Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova, è intervenuto in diretta in collegamento audiovisivo nel corso della trasmissione di Rai Uno “Oggi è un altro giorno”, condotta da Serena Bortone. Immancabilmente, all’esperto è stato richiesto un commento sugli accadimenti capitolini, ossia sugli scontri avvenuti a Roma in occasione delle due manifestazioni no Green Pass nel fine settimana: “Una certa colpa ce l’ha la narrativa del Green Pass. La legge sulla carta verde presenta delle contraddizioni, che nascono da un messaggio sbagliato”.
Chiaramente, Crisanti non giustifica la violenza utilizzata dai manifestanti, ma tira le orecchie nei confronti del Governo per la tipologia di concetto che ha voluto trasmettere agli italiani in merito alla sicurezza connessa al possesso del Green Pass: “Non è che quest’ultimo rende sicuri, semplicemente induce la gente a vaccinarsi. Le persone non sono stupide, vedono che in Israele dopo 6 mesi l’efficacia del siero contro l’infezione scende vertiginosamente”.
ANDREA CRISANTI: “ALLARGARE ULTERIORMENTE LE MAGLIE PER LE DISCOTECHE E LE SALE DA BALLO? SIAMO GIÀ OLTRE IL LIMITE RACCOMANDATO…”
Nel prosieguo del suo intervento su Rai Uno, Crisanti ha poi commentato la recente concessione per quanto riguarda la riapertura delle sale da ballo e delle discoteche, sottolineando senza troppa retorica che “allargare ulteriormente le maglie in questo momento non sarebbe possibile, anzi: siamo già oltre a quello che aveva raccomandato il Cts”.
Insomma, il microbiologo ha voluto chiarire in via del tutto definitiva che questa riapertura con il Green Pass e la capienza al 50% non rappresenta nient’altro che una prova: “Vedremo se funzionerà, di certo in Italia siamo avvantaggiati dal fatto che una cospicua parte di noi si è vaccinata di recente ed è ancora protetta. Vale la pena provare, ma incrociamo le dita”.