“ATTACCO A MUMBAI”, STORIA VERA DEL FILM SU ITALIA 1
“Attacco a Mumbai” racconta la storia vera degli attacchi avvenuti il 26 novembre 2006 nella città indiana, con varie sparatorie in diverse zone della città, come in stazione e nell’hotel Taj Mahal. Ad intervenire sono stati ben 400 soldati dei reparti speciali dell’Esercito e 300 appartenenti allo Special Action Group della Guardia di Sicurezza Nazionale, ossia un corpo scelto composto da militari dell’esercito e poliziotti alle dipendenze del Ministero dell’Interno. Ad intervenire anche i MARCOS commando, ossia reparti speciali della Marina. Le forze dell’ordine sono state protagonisti di numerose operazioni per liberare gli ostaggi e bloccare i terroristi sia negli hotel che nel centro ebraico. A rivendicare gli attentati è stata l’organizzazione Deccan Mujahideen, organizzazione fino a quel momento poco conosciuta.
“ATTACCO A MUMBAI”, LA STORIA VERA DEL FILM
Il film “Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio”, racconta la storia di una serie di 10 attacchi terroristici islamici che sono avvenuti contemporaneamente nella città indiana il 26 novembre 2008. Gli attacchi hanno provocato 195 vittime e circa 300 feriti, la maggior parte indiani. Gli scontri nella città indiana sono durati circa 60 ore e sono terminati con la liberazione dell’hotel Taj Mahal, dove erano rimasti gli ultimi terroristi. Gli ostaggi liberati durante le operazioni è di 610 persone. Nove terroristi sonno rimasti uccisi, solo uno è stato preso vivo. Il più grave degli attacchi ha avuto luogo nella sala d’aspetto della stazione: uomini armati hanno sparato e lanciato granate contro la folla. Sono stati poi presi d’assalto gli hotel di lusso della città con la presa di numerosi ostaggi.
“ATTACCO A MUMBAI”, LA STORIA VERA DEL FILM DI MARAS
Questa sera Italia 1 propone in prime time “Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio” (titolo originale “Hotel Mumbai”, film diretto dal regista greco-australiano Anthony Maras e che, uscito nelle sale nel 2019, annovera nel cast non solo l’attore di origine indiana Dev Patel ma anche Armie Hammer e Jason Isaacs. E, come ‘spoilera’ già la localizzazione italiana del titolo della pellicola, questa produzione internazionale che aveva ricevuto diverse nomination agli AACTA Awards (i premi cinematografici e televisivi assegnati da quella che è l’Academy australiana, NdR) racconta un drammatico fatto di sangue che prende spunto da una storia vera.
Infatti il luttuoso evento di cronaca su cui si è basato Anthony Maras per scrivere assieme a John Collee la sceneggiatura di “Attacco a Mumbai” sono proprio gli attacchi terroristici jihadisti coordinati (in totale furono dieci) avvenuti simultaneamente nella metropoli indiana, conosciuta come Bombay fino al 1955. Il bilancio finale di quella vera e propria mattanza rende ancora oggi quella strage una delle più sanguinose dell’era moderna con 195 vittime accertate e più di 300 feriti, la maggior parte dei quali di origini indiane e questo nonostante gli attacchi fossero rivolti soprattutto a cittadini stranieri. Dopo aver preso di mira soprattutto i quartieri turistici e la stazione di ‘Chhatrapati Shivaji’ con armi automatiche e granate, a essere più colpiti furono soprattutto tre hotel, l’Oberoi il Triden e il Taj Mahal. Ricordiamo inoltre che gli scontri tra i terroristi islamici e le forze dell’ordine durarono 60 ore e si conclusero con un blitz al Taj Mahal dove gli ultimi criminali si erano asserragliati (solo uno dei dieci del commando fu preso vivo).
“ATTACCO A MUMBAI” e GLI ATTACCHI JIHADISTI DEL NOVEMBRE 2008 E LA STRAGE
“Attacco a Mumbai”, costruendo la propria narrazione attorno alla figura di un giovane cameriere in servizio al Taj Hotel, Arjun (interpretato da Dev Patel), ricostruisce con l’andamento del thriller i fatti di quel drammatico 26 novembre del 2008 in cui una intera città fu gettata per tre giorni nel caos più totale da una serie di attacchi di militanti arrivati dal Pakistan che miravano non solo a luoghi simbolo ma anche a quelle aree a maggiore densità turistica. Ovviamente il film di Maras, pur tenendo sempre presente la base dei fatti storicamente accertati, si focalizza sulle singole storie (a volte anonime o dimenticate) di coloro che diedero prova di grande coraggio o semplicemente umanità in quelle convulse ore, riuscendo a sopravvivere o quantomeno a mettere in salvo altre persone. Non è nemmeno un caso che, in una delle scene finali, il regista fa un doveroso omaggio a uno degli hotel protagonisti della vicenda e restaurati nel corso degli anni successivi.
Ispirato dalle storie di coraggio soprattutto del personale degli hotel, eroici nel proteggere anche i clienti dal fuoco delle armi automatiche degli jihadisti, Maras ha avuto anche accesso ad alcune delle trascrizioni originali delle telefonate intercettate tra i terroristi e i loro complici: inoltre, a mescolare ancora di più i piani tra realtà e fiction c’è il fatto che per il ruolo del protagonista era stato scelto proprio Patel, attore britannico ma di origini indiane, non solo perché è una delle star più in vista a quelle latitudini ma perché i fatti del 2008 pare che l’abbiano toccato profondamente, visto anche il profondo legame che lega il 32enne londinese a Mumbai. Non solo: una delle scene di “The Millionaire” (2008) con lo stesso Patel fu girata proprio nella stessa stazione luogo dell’attacco, un’esperienza “scioccante e terrificante” a suo dire.