L’ayahuasca è una sostanza stupefacente preparata dagli sciamani o curanderi indigeni per i riti di visione e di comunicazione con il divino. Il significato del nome, infatti, è di “liana dei morti” oppure di “corda che collega il mondo dei vivi con il mondo degli spiriti”. Al di là delle questioni mistiche, ad ogni modo, si tratta di una vera e propria droga – formulata come un liquido che può essere ingerito come bevanda – che provoca reazioni simili a quelle dell’assunzione dell’LSD.
Gli effetti psichici causati dalla miscela infatti possono essere allucinazioni visive ed uditive (anche con la visione di forme geometriche e colori brillanti), espansioni di coscienza e iper-connessioni con il mondo circostante, al punto da avere la sensazione di trovarsi in altre dimensioni. “L’uso di queste piante consente di avere accesso a quello che Jung chiamava inconscio collettivo: una specie di archivio a cui, in uno stato ordinario, una parte di realtà cui non abbiamo accesso, ma che l’uso di queste piante rende accessibile, con visioni simili a quelle che abbiamo nell’attività onirica”, ha spiegato la psicoterapeuta Tania Re nel corso di una puntata de Le Iene in cui Joe Bastianich provò l’ayahuasca.
Ayahuasca, cos’è droga chiamata “liana dei morti”. Usi benefici e legalità
L’ayahuasca, la droga conosciuta anche come “liana dei morti”, in alcuni casi viene utilizzata anche a scopi benefici. Alcune ricerche scientifiche avrebbero dimostrato che aiuta a combattere patologie come la depressione farmacoresistente, l’ansia, il disturbo da stress post-traumatico, il morbo di Parkinson, le dipendenze, la schizofrenia, la sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Oltre agli effetti psichici citati, però, ce ne sono alcuni fisici indesiderati come vomito, diarrea, vampate di calore, tachicardia e ipertensione. È per questo che l’uso è sconsigliato a determinate categorie di pazienti a rischio.
In gran parte dei Paesi, tra cui ad esempio l’Italia e la Francia, ad ogni modo, l’ayahuasca, così come le altre, resta illegale. La sua componente principale è infatti la DMT, il cui uso è vietato. È necessario però evidenziare che ci sono delle particolarità. L’ayahuasca in alcune zone degli Stati Uniti, così come in Brasile, è ammessa per scopi religiosi. È infatti in tempi recenti diventata parte costitutiva dei rituali di diverse dottrine religiose. In altri Paesi la questione è al limite oppure ancora in discussione. Tra questi c’è la Spagna, dove il DMT è illegale ma il decotto non lo è.