In principio era il bambino di 5 anni che scriveva al Premier Conte, pochi giorni dopo il nuovo “caso” social interno al Governo proviene dal Ministra della Pubblica Amministrazione Lucia Azzolina: su Facebook la titolare dell’Istruzione ha pubblicato una lettera integrale di un nonno di 63 anni che ringrazia la volontà della Ministra di voler tenere aperte le scuole in questa seconda ondata. Non solo, la lettera polemica con tutti coloro che hanno attaccato la Azzolina negli scorsi mesi e di fatto rappresenta la miglior arma di “difesa” per la stessa Ministra della Scuola: «Caro nonno Massimo, sono io che ringrazio te e le migliaia di genitori, docenti, studentesse e studenti che in questi giorni mi stanno scrivendo dei bellissimi messaggi di sostegno come il tuo», scrive la Azzolina sulla propria pagina Facebook pubblicando l’intera lettera del 63enne pensionato. «L’amore e l’attenzione che state dimostrando per la scuola è grande», ribadisce l’inquilina del Ministero di via Trastevere. «Sono un nonno di 63 anni che, inizialmente da inoccupato e da quest’anno da pensionato, accudisce da 5 anni le sue nipotine di 6 e 3 anni, in supporto alla famiglia della mia primogenita», scrive il nonno nella lettera inviata alla Azzolina.
LA LETTERA DEL NONNO ALLA MINISTRA
Il signor Massimo racconta dei mesi in lockdown da “confinato” con le proprie nipotine, visto il lavoro della figlia (in ospedale) e il compagno (impegnato in settori indispensabili): ha cercato di fare loro mancare il meno possibile l’assenza della scuola materna e «della naturale vita “da bambini con i bambini” che questa comporta». È però nel centro della lettera il passaggio più “difensivo” sull’operato della Ministra Azzolina: «Ritengo che lei, nei mesi scorsi, sia stata sottoposta ad un attacco, tanto pretestuoso quanto vergognoso, che ha pochi precedenti nella vita politica del nostro Paese, che ha indignato chiunque abbia a cuore la nostra istituzione scolastica, in particolare dopo i “maltrattamenti” che ha subito negli ultimi decenni». Secondo il pensionato il ringraziamento nei confronti della Ministra è doveroso, avendo lei mantenuto quella «“direzione ostinata e contraria” nella necessità di mantenere la scuola aperta ai nostri bambini». Addirittura nel chiudere la lettera, il nonno scrivente aggiunge «Senza la sua insistenza nel sostenere quanto ciò fosse importante, mi sarei perso la gioia e l’entusiasmo con cui mia nipote mi racconta ogni giorno tutte le cose bellissime che sta imparando con la sua prima esperienza nella scuola elementare».