Gianfranco Zola sbarca a Londra con un proclama, in controtendenza rispetto alle ultime dichiarazioni sentite, ad esempio, da Lippi e Seedorf: «Conosco soltanto un tipo di gioco, divertente e votato all’attacco: il mio West Ham giocherà così. Voglio che le persone si eccitino guardandoci: d’altronde, è per questo che si gioca a pallone, no? Questa per me è una nuova era, un nuovo capitolo nella mia carriera. Un tempo ero un grande attaccante, e anche la mia squadra sarà estremamente offensiva».
Zola arrivò in Inghilterra nel 1996, e fino al 2003 rimase fedele alla maglia del Chelsea, dove ancora lo considerano un idolo. Blues e Hammers sono divisi da una fortissima rivalità, ma l’ex-bomber del Cagliari non sembra preoccupato: «So bene dell’esistenza di questo antagonismo, ma non credo sarà un problema. Ho trascorso sette anni al Chelsea e sono stati i migliori della mia carriera. Ho amato giocare con quella maglia, ma i tifosi devono capire che il passato non conta. Per me inizia un’esperienza del tutto nuova e diversa».
Il West Ham, al momento quinto in classifica in Premier League, giocherà domenica prossima in trasferta contro il West Bromwich. Nel frattempo arrivano i migliori auguri da parte di John Terry, suo compagno al Chelsea dal 1998 al 2003. «Zola è una leggenda per il Chelsea – spiega difensore – e sono sicuro che un giorno o l’altro tornerà con i Blues. Ha allenato la Nazionale Under 21 italiana ed ha accumulato esperienza. Sarà interessante poterlo vedere in futuro sulla panchina del Chelsea». Nella giornata di ieri Zola ha guidato, insieme a Pierluigi Casiraghi, gli azzurrini nel pareggio 1-1 contro la Croazia, un punto che ha qualificato l’Italia ai playoff per gli Europei del 2009. «Il momento più difficile è stato dire addio ai ragazzi nello spogliatoio. Con la Federcalcio devo ancora parlare – aggiunge Zola – ci sono punti da chiarire e decisioni da prendere, ma sono fiducioso che tutto si risolverà quando rientrerò in Italia».