Pomeriggio da dimenticare per la Roma che non è riuscita a battere il Livorno di Tavano e compagni. Dopo una serie di 20 partite consecutive senza vittoria, la squadra dell’ ”esordiente” Serse Cosmi guadagna tre punti vitali all’Olimpico, a scapito di una Roma svogliata e inconcludente. A regalare la vittoria dei toscani è stato Tavano: l’attaccante ha così interrotto il lungo digiuno del Livorno che non segnava fuori casa da oltre 300 minuti.



I giallorossi, anche oggi orfani di Francesco Totti, non sono mai entrati in partita e nonostante diverse occasioni interessanti sono rimasti a bocca asciutta ma, soprattutto, ad 11 punti in classifica. Poche se non inesistenti le note positive e, tra quelle negative, c’è da registrare la grigia prestazione di Mirko Vucinic che, fallendo clamorosamente diverse palle gol, deve rimandare l’appuntamento con la prima rete stagionale incassando, tra l’altro, i fischi del suo pubblico. Claudio Ranieri, a fine partita, ha ammesso le colpe della squadra, dichiarando infatti che “abbiamo oggettivamente giocato molto male”, anche se, dice, “non meritavamo la sconfitta”.



0-1 (0-1)

40′ pt Tavano (L)

(4-4-2): Doni; Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise; Taddei (24′ st Pit), De Rossi, Faty (14′ st Baptista), Perrotta; Vucinic, Menez (1′ st Guberti). (Lobont, Andreolli, Brighi, Okaka). All: Ranieri.

(3-5-1-1): De Lucia; Perticone (25′ pt Galante), Knezevic, Miglionico; Raimondi, Pulzetti (20′ st Benussi), Bergvold (9′ st Filippini), Moro, Pieri; Candreva; Tavano (Diniz, Marchini, Lucarelli, Cellerino). All: Cosmi.

Russo. NOTE: spettatori: 30 mila. Espulso De Lucia (L) al 19′ st per doppia ammonizione. Pulzetti (L) per comportamento non regolamentare; Cassetti (R) e Miglionico (L) per gioco falloso; De Rossi (R) e Raimondi (R) per reciproche scorrettezze. Angoli: 8-2 per la Roma Recupero: 2′ e 4′



5: Nel primo tempo non deve intervenire quasi mai, salvo in occasione del gol di Tavano in cui il portiere giallorosso arriva in ritardo sul pallone. Nel secondo tempo da notare un’uscita incauta, ma per il resto si tratta di ordinaria amministrazione. Incerto.

5,5 : Qualche buon contrasto in difesa e alcune iniziative interessanti sulla fascia che, però, avrebbe potuto sfruttare maggiormente. Servivano certamente più cattiveria e incisività.

6: Alcuni importanti interventi in difesa e anche un colpo di testa con il quale manca il go perl un pelo. Purtroppo però sembra proprio che non ci sia un gruppo coeso e consolidato nella retroguardia giallorossa.

5: Ancora alcune incertezze e un parziale ritardo nel contrastare Tavano che ha così potuto tirare e trovare il gol partita. Il francese, ancora alla ricerca della forma ideale, ha provato a risollevarsi nel secondo tempo con qualche timida iniziativa, tra cui un paio di tiri. Opaco.

L’ex Liverpool ha giocato a tutto campo, dalla difesa all’attacco, recuperando alcuni palloni e producendo diverse iniziative interessanti partendo dalla fascia. Impreciso e impulsivo, ma forse, uno dei più reattivi.

5: Prova a costruire alcune azioni offensive anche se in più d’una occasione pecca di imprecisione, i suoi errori compromettono le dinamiche offensive della Roma. Non è riuscito a concludere la partita a causa di una botta che lo ha costretto ad uscire dolorante.

5,5: il giovane romano veste ancora una volta la fascia di capitano e, dalla sua posizione centrale di centrocampo, prova, in modo non troppo convinto, a far ripartire la squadra. Controlla abbastanza bene il gioco e propone iniziative interessanti, peccato per qualche imprecisione di troppo e per il resto della squadra che non ha colto i suoi spunti.

5 : Coraggiosa mossa di Ranieri che propone il giovane calciatore a centrocampo dal primo minuto al posto dell’indisponibile Pizarro. Alcuni contrasti ed interventi interessanti ma Faty mostra in più occasioni indecisione e tentennamenti che gli costano la sostituzione nel secondo tempo.

5,5: In linea con la poca reattività dei suoi compagni ha però creato alcune occasioni da gol, in una delle quali si è trovato dinnanzi un ottimo portiere avversario. Ha anche effettuato qualche buon recupero ma non è riuscito a dare prova di particolare brillantezza, soprattutto nelle azioni offensive in cui si richiedeva razionalità e precisione.

4: Da più parti ci si aspettava un suo gol, un po’ per il suo lungo digiuno, un po’ per lo svantaggio maturato con il Livorno. Il montenegrino ha però sciupato malamente almeno 4 nitide palle gol, facendo arrabbiare, e non poco, il pubblico giallorosso che lo ha poi fischiato con veemenza. Deve ritrovare se stesso. E pure il fiuto per il gol.

5: Mostra grinta e voglia di giocare, si lancia in ambiziose azioni personali e esibisce caparbietà nei contrasti. Il francese non è però riuscito a dare ordine e razionalità al suo gioco macchiando le potenziali giocate con imprecisioni varie. Al suo posto è entrato Guberti.

6- : Entra in un momento delicatissimo e dà subito una scossa ai suoi compagni. Nei primi 15-20 minuti del secondo tempo si muove bene sulla fascia, lancia parecchie volte i suoi compagni (tra cui Vucinic) ma poi si perde un po’ nel seguito del match.

5: Entra e corre. Viene bloccato fallosamente per ben due volte mentre galoppava verso la porta. Quando però gli è stato richiesto il sangue freddo e la concretezza, non riesce a cogliere l’attimo propizio.

5-: Non si fa notare per particolari iniziative. Nonostante qualche guizzo e infiltrazione nella difesa avversaria, non riesce a dare un contributo sufficiente.

5: E’ consapevole delle colpe della sua squadra e ne prende atto. Anche se forse avrebbe potuto dare un’opportunità più lunga a Menez e magari mandare a riposare Mirko Vucinic.

(Marco Fattorini)