2010, anno dei Mondiali in Sudafrica. L’Italia si presenterà a questa importante manifestazione come campione del mondo in carica. Francesco Graziani ha vinto il titolo iridato nel 1982 in Spagna, con il mitico Enzo Bearzot. E’ stato anche giocatore importante del Torino, della Fiorentina e della Roma. Con la compagine granata ha vinto lo scudetto del 1976, con il club giallorosso ha disputato la finale di Coppa dei Campioni nel 1984. Analizza per ilsussidiario.withub.it la situazione delle sue ex squadre e della Nazionale.

Graziani, parliamo della Roma, una sua ex squadra. Come vede questa stagione?

Credo che i tifosi della Roma debbano essere contenti della gestione attuale. La famiglia Sensi ha fatto veramente molto e ha messo la Roma tra i primi club del campionato italiano. Anche quest’anno i giallorossi hanno tutte le possibilità di entrare tra le prime quattro. E non è cosa da poco.

E la Fiorentina?

Sta disputando un’ottima stagione e l’essere arrivata prima nel suo girone di Champions League è un grande risultato. Certo, per vincere il titolo ci vuole qualcosa di più. E forse la dirigenza attuale non ha ancora i mezzi per colmare il gap che separa i viola da altre squadre come Inter, Milan e Juventus.

Il Torino invece fa addirittura fatica a rimanere in serie A in pianta stabile. C’è stata anche una forte contestazione dei tifosi…

Non condivido le contestazioni dei tifosi fatte in questo modo. Non fanno bene al calcio. Tra l’altro i sostenitori granata dovrebbero ricordarsi che Cairo ha salvato il Torino da una situazione molto delicata. Penso poi che il torneo di serie B è molto difficile ma il Toro ha tutti i mezzi per uscire da questo momento negativo e puntare dritto alla promozione in serie A.

Il 2010 sarà l’anno dei Mondiali dove può arrivare l’Italia?

Credo che ripetersi sarà difficile. Solo due squadre nella storia del calcio sono riuscite in questa impresa. L’Italia di Vittorio Pozzo nel 1934 e nel 1938 e il Brasile di Pelè nel 1958 e nel 1962, ma possiamo certamente fare la nostra figura e piazzarci in un modo onorevole.

Lei su quali giocatori consiglia di puntare l’attenzione prima dell’inizio dei Mondiali?

Mi piace molto Matri. Tra l’altro è un giocatore che ricorda molto le mie caratteristiche. E poi non è da trascurare Montolivo. Negli ultimi tempi è cresciuto molto. E’ molto migliorato.

Quali saranno le favorite per la conquista della Coppa?

Direi le solite. In Europa le più forti sono Inghilterra e Spagna. Sotto metterei Francia e Olanda che non sono attualmente ai quei livelli.

 

E le squadre africane?

Possono fare molto bene, dato che il Mondiale si giocherà proprio in Africa. Ghana, Costa D’Avorio e Camerun hanno tra le loro fila giocatori molto forti. Potrebbero essere veramente loro la sorpresa per Sudafrica 2010. E si sa che in ogni competizione così importante di sorprese ce ne sono sempre anche se onestamente non credo siano già pronte per vincere. Un posto in semifinale però potrebbe scapparci…

Il calcio africano sta crescendo…

Credo proprio che l’Africa sia il futuro di questo sport. Ci sono le basi per una crescita ulteriore nei prossimi anni. Credo che rappresenti veramente la nuova frontiera del football. Ci sono infatti già molti giocatori di questo continente che giocano in Europa.

 

Ci sono anche altri posti dove questa disciplina sta diventando molto popolare, come gli Stati Uniti…

Sì è interessante quello che sta succedendo negli Stati Uniti. Dopo la disputa della Coppa del Mondo del 1994 il calcio è esploso e si disputa anche un campionato di buon livello. E il calcio viene molto giocto, soprattutto dai ragazzi nei college. Sono in molti che scelgono questo sport in alternativa agli sport americani.

 

L’Australia e la Cina hanno chiesto di ospitare i Mondiali del 2018…

E’ una cosa buona che il calcio si espanda in continenti nuovi. Dovessi scegliere a chi dare i Mondiali del 2018 li assegnerei alla Cina. Sarebbe investire in un potenziale umano incredibile e credo che sarebbe un successo straordinario.

 

(Franco Vittadini)