Abbiamo chiesto a Nando Sanvito, giornalista sportivo di Mediaset, un commento sull’addio di Carlo Ancelotti e il nuovo corso brasiliano targato Leonardo.
Finisce l’avventura di Ancelotti al Milan. Comincia quella con il Chelsea?
Tutto sembra indicare che sarà così, anche se queste ultime settimane sono state convulse…
Perché?
Perché Ancelotti ha vissuto sull’altalena. Per un po’ ha accarezzato l’idea di rimanere al Milan nonostante da tempo e col consenso di Galliani si fosse accordato con Abramovic. Poi quando è apparso chiaro che Berlusconi non l’avrebbe confermato, negli ultimi giorni c’è stato il corteggiamento della Roma e poi del real madrid di Perez, che dopo il No di Wenger ha tentato di capire se Ancelotti poteva liberarsi dall’accordo coi Bleus. Anche a Londra lo hanno saputo perché Ancelotti ha giocato a carte scoperte
Che ambiente troverà?
Molto difficile. L’amministratore delegato Kenion è stato scavalcato da Abramovic sulla scelta di Ancelotti, ha in mano la macchina del club e certo non stenderà un tappeto di rose all’ex milanista. I tabloid inglesi sono pronti poi a buttarsi come squali sulla complicata vita privata di Ancelotti, che arriva a Londra con lo psicologo Bruno De Michelis (Filippo Galli si è rifiutato di seguirlo) come figura di raccordo tra staff tecnico, medico e atletico (fu uno degli ideatori di Milan Lab), ma già nell’ambiente di Stamford Bridge si insinua che il suo principale lavoro sarà di assistenza psicologica proprio ad Ancelotti
E’ vero che il Chelsea tenterà di prendere Kakà?
Quello che so è che Abramovic è molto arrabbiato con il Real Madrid perché la scorsa estate gli negò Robinho cedendolo al City. Per rompere le scatole agli spagnoli ora il Chelsea va o finge di andare sugli obbiettivi del club spagnolo, come ad esempio Ribery e Kakà