I fatti risalgono al 9 agosto. Finale dei LA Women’s Tennis Championship: Flavia Pennetta sta affrontando la finale, avversaria è l’australiana Samantha Stosur. Alle spalle si è lasciata giocatrici da top ten della classifica WTA (Women’s Tennis Association), quali Nadia Petrova e Vera Zvonareva nei quarti, e in semifinale ha battuto anche la ex numero uno, la very glamourous Maria Sharapova.
Ora Flavia non perdona, dopo un inizio in cui domina chi batte, gioca in maniera molto aggressiva (lo dichiarerà in seguito)e va a conquistarsi due set: 6-4, poi scivola cedendo la battuta ma recupera 6-3 e vince in un’ora e 21 minuti.Sale così al 12 posto nel ranking WTA e si guadagna i 107mila dollari dei premio, oltre che la gloria del suo ottavo torneo in carriera.
La Pennetta, 27 anni, nata a Brindisi, residente svizzera e “adottata” spagnola, diventa così colei che regala all’Italia il 42esimo successo WTA e va a inseguire i 12 titoli vinti da Sandra Cecchini tra l’84 e il ’92. E può puntare ad essere tra le prime 10 tenniste al mondo: tra lei e la numero 10, la Petrova appunto, c’è uno scarto di 100 punti; è la prima italiana che arriva così vicino alla top ten, in termini di punti. Questa distanza è inoltre colmabile dai risultati che potrebbero arrivare del torneo di Cincinnati nel quale da oggi Flavia è già impegnata, in compagnia di Schiavone, Vinci ed Errani. La ragazza è una che lavora sodo, dunque. Quest’anno ha già disputato 17 tornei, e intascato così due vittorie, la finale di Acapulco, persa contro la pantera Venus Williams, due semifinali a Stoccarda e Baastad, un quarto e cinque ottavi. E adesso, il 31 agosto, l’aspettano gli US Open, dove dovrà difendere i 500 punti dell’anno scorso. Punta in alto, insomma, più dei suoi colleghi maschi, che al momento esultano a San Marino. Che dire, se non augurarle “in bocca al lupo”?