Il gol decisivo è stato segnato da Bastrini al 24’ del secondo tempo. Con una deviazione, un’incertezza del portiere e due compagni in posizione di fuorigioco, giudicata ininfluente dal guardalinee, dopo una respinta corta di Faisca. Bastrini i giorni scorsi aveva ricevuto anche l’incoraggiamento di Stefano Borgonovo, suo allenatore nelle giovanili del Como.
Proprio Bastrini che questo incontro non doveva proprio giocarlo. Merito della vittoria dei veneti anche le intuizioni tattiche dell’allenatore Maran. Quando ha visto infatti che Alemao si stava esprimendo molto male nella posizione di fantasista, ha inserito Olivera e Minesso. Ha così cambiato modulo nel corso della partita passando dal 4-3-1-2, al 4-4-2.
Una scelta vincente. Vicenza che aveva rischiato subito di soccombere con Russo bravo ad uscire su Lupoli. Poi i biancorossi sono diventati padroni del campo. Grande Paro nel Vicenza. Male nell’Ascoli Djuric e Lupoli. E d’altronde le occasioni dei marchigianoi si contano sulle punta delle dita. Solo un cross di Sommese che è andato contro la mano di Paro. L’arbitro Giancola ha però giudicato involontario il fallo.
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