La storia ci insegna che tutti i supereroi hanno un loro punto debole. L’imbattibile corazzata di Trento, campione di Europa e del Mondo in carica, l’ha evidentemente trovato nella Bre Banca Lannutti Cuneo, unico team che finora ha saputo sottrarre ai trentini alcuni importanti trofei, quali scudetto, Supercoppa Italiana e adesso anche la Coppa Italia. E di nuovo con un risultato senza se e senza ma: un secco 3-0.



Il match, che vedeva Cuneo partire da sfavorita dopo la prova opaca di ieri contro Macerata, inizia con molti errori da una parte e dall’altra. I piemontesi sono però i primi a riuscire a prendere il controllo della tensione e dell’adrenalina e a imprimere una tale rapidità e aggressività al gioco da mandare in tilt il sestetto di Trento. Sotto i devastanti turni a servizio di Grbic (poi eletto miglior giocatore dell’intero torneo), Cuneo si porta avanti prima 13-7 e poi 17-9. Dall’altra parte del campo Juantorena e Kaziysky non risultano incisivi, Stokr addirittura viene sostituito. La squadra è in confusione e gli avversari chiudono facilmente il set 25 a 17.



La storia non cambia nel secondo parziale. Trento risulta irriconoscibile a servizio, sbagliando spesso e non riuscendo a mettere in difficoltà la perfetta ricezione di Cuneo, che si porta subito avanti 10-6. Stokr rientra in campo e i suoi compagni sembrano riprendere fiato, ma è solo illusione. I piemontesi volano 20-14 e poi controllano il set chiudendolo grazie ai plurimi errori degli avversari in battuta (15 in totale alla fine del match).

Il terzo set è indubbiamente il più spettacolare. Cuneo torna avanti 8-6, ma Trento ritrova l’orgoglio, pareggia i conti grazie ad un ritrovato Juantorena e inizia a lottare punto a punto. Al PalaOlimpia di Verona va in scena così finalmente il vero spettacolo del volley, ma è di nuovo Cuneo a trovare il break decisivo sul 21-19. Ed ecco dunque che alla squadra di Giuliani di nuovo non resta che amministrare con lucidità e chiudere set e partita.



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Finisce così, con Trento alle prese ormai con un problema psicologico davanti alla sua bestia nera, e Cuneo che si gode sia il trofeo vinto in appena 74 minuti che il suo pupillo Simone Parodi, miglior giocatore della partita (11 punti per lui, con una percentuale del 90% in ricezione) e ormai fenomeno lanciatissimo verso la leadership della futura nazionale di giovani guidata da Berruto. Prossimo appuntamento per i due sestetti sarà la Champion’s League: Trento è già qualificata alla Final Four essendo la squadra ospite, mentre Cuneo si dovrà invece sudare la qualificazione sul campo. Se ci riuscisse sarà di nuovo una spettacolare rivincita tutta italiana, che a prescindere da come andrà di nuovo a finire, continuerà a rappresentare ormai un appuntamento stellare che tutto il mondo del volley ammira e ci invidia.

O 0-3 (17-25, 19-25, 22-25).

 

Kaziyski 13, Stokr 11, Juantorena 8, Sala 6, Birarelli 3, Sokolov 3,

 

Nikolov 12, Volkov 12, Parodi 11, Wijsmans 10, Mastrangelo 7, Grbic 1.