Il Cesena, ancora inchiodato a zero punti, non è riuscito ad andare oltre lo zero a zero contro il Chievo di Di Carlo, che di punti, invece, ne ha totalizzati già sette. Stati d’animo opposti, quindi, per le due squadre, con i romagnoli che dovevano assolutamente conquistare i tre punti. Anche per salvare la panchina di Marco Giampaolo che adesso si fa sempre più traballante. Tra i bianconeri non c’era ancora l’esperto portiere Francesco Antonioli. In porta quindi confermato il giovane Ravaglia, in difesa Comotto e Lauro sulle fasce, con il duo Von Bergen-Rodriguez come centrali. In mezzo al campo Guana ha giostrato da vertice basso, con Parolo e Candreva, interni di grande qualità, al suo fianco. Qualità anche davanti, grazie all’interessantissimo trio formato da Eder, Mutu e Martinez. Il Chievo di Di Carlo, dal canto suo, si è schierato con il consueto 4-3-1-2, con Sorrentino a guardia dei pali, dietro a Sardo, Morero, Cesar e Jokic. Il centrocampo con l’americano Bradley e l’ex-bresciano Hetemaj ai lati di Rigoni, che ha giocato da playmaker arretrato. Poi Cruzado subito dietro le punte Pellissier e Moscardelli.
La gara inizia alla grande, con il Cesena che si rende pericoloso già dai primi minuti di gioco con Guana, che tira di poco fuori un pallone dal limite dell’area. Il Chievo intanto fa il suo dovere in difesa e non si lascia spaventare troppo dai tentativi degli avversari. Passano pochi minuti, e l’euforia di inizio gara scompare totalmente e la partita diventa lenta e noiosa, con gli uomini di Giampaolo che tentano in tutti i modi di tenere vivo il gioco. La prima conclusione nello specchio della porta arriva al minuto 47, con Candreva che di sinistro impegna Sorrentino che respinge bene con i pugni.
Nella ripresa entra Bogdani al posto di un impalpabile Ghezzal, ed è proprio il neo entrato a toccare di testa per Mutu che calcia in porta trovando però un’ottima risposta di Sorrentino. Il Cesena vuole a tutti i costi portare a casa i tre punti, mentre il Chievo si limita a difendere senza troppa convinzione. Di Carlo inserisce Paloschi e Sammarco al posto di Moscardelli e Cruzado, ma la mossa si rivelerà inconcludente. Al minuto 16 l’azione chiave della partita: Bogdani cade in area, steso da Sardo, ed è calcio di rigore. Mutu si presenta sul dischetto ma Sorrentino compie il miracolo e neutralizza il tiro del romeno. Il Chievo gestisce il resto della partita e si accontenta del punto, ma le due squadre escono tra i fischi del pubblico.
Cesena (4-3-3): Ravaglia; Comotto, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Parolo, Guana, Candreva; Eder, Mutu, Ghezzal.
Chievo Verona (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Morero, Cesar, Jokic; Bradley, Rigoni, Hetemaj; Cruzado; Pellissier, Moscardelli.
Luca Banti
Lauro, Guana, Eder e Ceccarelli nel Cesena. Cesar, Jokic e Hetemaj nel Chievo.
Cesena (4-3-3): Ravaglia 6; Comotto s.v. (Ceccarelli 6), Von Bergen 5.5, Rodriguez 6, Lauro 5.5; Parolo 6.5, Guana 6, Candreva 6; Eder 5, Mutu 6.5 (Martinez s.v.), Ghezzal 6 (Bogdani s.v.)
Chievo Verona (4-3-1-2): Sorrentino 6; Sardo 6, Morero 5.5, Cesar 6, Jokic 6; Bradley 5, Rigoni 6.5, Hetemaj 6 (Vacek s.v.); Rinaldo 5 (Sammarco 6); Pellissier 6.5, Moscardelli 5 (Paloschi 6)