Novara-Catania è stata la partita con più gol della sesta giornata di serie A. Un 3-3 ricco di emozioni e colpi di scena, con sei marcatori diversi e un piacevole confronto tra due diverse concezioni del calcio: il Novara di Tesser avanza con accelerazioni violente e improvvise, Montella sta modellando un Catania che si basa su tocchi morbidi e soluzioni in velocità. Apprezzabile da entrambe le parti la capacità di reagire nei momenti difficili (Novara due volte sotto, Catania che va in svantaggio a cinque minuti dalla fine). Una gara equilibratissima anche guardando ai dati statistici: possesso palla e tiri sono in equilibrio. Sblocca il risultato Nicola Legrottaglie, che al 13’ festeggia il suo debutto in campionato dopo tre soli giorni di allenamento con una deviazione di stinco che manda in rete un calcio d’angolo di Capuano (il difensore, emozionato, a fine gara ha dichiarato: “Il mio gol? Diciamo che la mano di Dio mi ha dato la forza…”). Il Novara reagisce immediatamente: dopo un minuto Meggiorini è fermato fallosamente in area da Marchese, ma l’arbitro Brighi non concede il rigore. A fine primo tempo si lamenta invece il Catania per un gol annullato a Delvecchio per un fuorigioco dubbio. Ma il meglio arriva nella ripresa: dopo soli 4 minuti i padroni di casa pareggiano su rigore trasformato da Rigoni e concesso per un fallo di mano dello stesso Delvecchio. La partita sale d’intensità e diventa molto piacevole: al 10’ Lodi riporta in vantaggio i siciliani con il suo pezzo forte, una splendida punizione che s’infila all’incrocio dei pali, imparabile per Ujkani. Il Novara patisce per alcuni minuti ma sa reagire e ottiene di nuovo il pareggio al 20’ con Morimoto.
Il centravanti giapponese, entrato in campo da soli 8 minuti, risolve di testa una mischia in area catanese generata da una punizione di Pinardi dopo la sponda di Rigoni. Da quel momento si susseguono le occasioni su entrambi i fronti: il Novara agisce sull’asse Pinardi-Rigoni, gli ospiti si affidano alla velocità di Gomez, il migliore in campo. Sono i padroni di casa a passare in vantaggio al 40’ con Jeda (anche lui entrato in campo da pochi minuti) che finalizza un contropiede al secondo tentativo, dopo un tiro respinto da Andujar. Sembra finita, ma gli etnei non mollano e proprio al 90’ pareggia Gomez, che gode di troppa libertà in area avversaria e può così trafiggere Ujkani. Al termine della partita tutti soddisfatti, salvo due piccole polemiche: il presidente del Catania Pulvirenti punge Maxi Lopez, ancora una volta in panchina (“deve svegliarsi”), mentre Tesser si lamenta per il rigore negato, che viene dopo il gol ingiustamente annullato al Novara contro l’Atalanta domenica scorsa.
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