Cesena-Lecce termina con il risultato di 1-0 per gli ospiti e dà una mazzata in testa – forse definitiva – ai progetti dei bianconeri romagnoli. Una sconfitta inaspettata contro un Lecce in crisi al pari del Cesena e con sulla panchina un Di Francesco virtualmente esonerato mentre l’effetto Arrigoni proprio non si è visto. Partita combattuta, nervosa e giocata “alla morte” quella del Manuzzi, con un espulso (Muriel del Lecce) e due ammoniti, Parolo (Cesena) e Carrozzieri (Lecce). La partita l’ha fatta decisamente il Cesena con un possesso palla a favore e soprattutto provando tantissime volte la conclusione. Cerca il gol ma non lo trova il Cesena con venticinque tiri di cui sette nello specchio ma che non hanno minimamente fruttato quanto quelli del Lecce. I salentini hanno tirato solo otto volte verso la porta avversaria e solo due in porta, ma hanno fatto un gol. La differenza sta tutta qui, e rischia di fare la storia per il Cesena che è davvero in caduta libera. Di Francesco invece la sfanga con una vittoria che non sarà scacciacrisi, ma almeno la allontana e permette di vivere la sosta con tutto un altro spirito. A nulla è servita la maggior precisione alla manovra e la netta supremazia territoriale del Cesena sul Lecce. I salentini hanno giocato da piccola e hanno fatto secchi i romagnoli che davvero non sanno proprio trovare il bandalo della matassa. E se state pensando che magari, sfruttando una palla inattiva o un corner con un po’ di fortuna avrebbero potuto anche trovare il gol scordatevelo. Venti corner a due e nemmeno un colpo di testa pericoloso. Tra i migliori passatori cinque su sei sono del Cesena, e tra i tiratori siamo a quattro su sei. Capire perché la squadra di Campedelli non riesca a segnare è un mistero insondabile che probabilmente starà ancora ossessionando Giampaolo e che mister Arrigoni ha saggiato nella sua durezza. “E’ un problema psicologico” ha sentenziato il nuovo mister cesenate. Da impazzire.