Vittoria inaspettata e davvero preziosa per il Cesena, prima squadra in questa stagione a violare lo stadio “Barbera” di Palermo.La rete di Adrian Mutu, che ha siglato il punteggio di 0-1, consegna tre punti pesantissimi alla squadra di Arrigoni, che così sale a quota 12 in classifica ed avvicina di molto la zona-salvezza, ormai distante solo due punti. Non male per una squadra che un mese fa era nettamente ultima. Il Palermo, invece, deve rinunciare ad avvicinare le zone più alte della classifica, rimanendo fermo a quota 20 punti: brutto colpo da assorbire in casa siciliana, perché nessuno se lo aspettava: tutti già parlavano del record di vittorie interne consecutive di Delio Rossi da eguagliare, chissà se questa è una delle ragioni della inopinata sconfitta. Il primo tempo, molto piacevole, si era chiuso con il risultato di 0-0. Le occasioni non erano però mancate da entrambe le parti; solo una grande prova dei due portieri impedisce di muovere il risultato. Curiosamente si tratta delle due riserve, Benussi (che sta superando Tzorvas nelle gerarchie rosanero) e Ravaglia, questa sera sostituto dello squalificato Antonioli tra i pali dei romagnoli. Nella ripresa è arrivato il gol di Mutu su colpo di testa (non il pezzo forte del suo repertorio), e un minuto dopo l’espulsione di Munoz, che ha definitivamente tagliato le gambe ai padroni di casa. Come sempre, andiamo a vedere cosa ci dicono le statistiche della partita: il Palermo ha dominato il possesso palla, chiudendo il match con un eloquente 58% in questa statistica. Ma a che cosa serve questo gran possesso palla, se poi gli avversari tirano venti volte verso la tua porta, e tu solo undici verso la loro? Sta probabilmente nella risposta a questa domanda il perché della sconfitta rosanero. Certo, i tiri nello specchio sono stati sei per parte, ma resta il fatto che il predominio territoriale è stato sterile, utile solo a vincere le statistiche che premiano la quantità, come il numero di palloni giocati (652-461 per il Palermo) o quella dei calci d’angolo, che sono stati 6-4 per i rosanero. Ma la percentuale di pericolosità ci dice: 40,7% Palermo, 53,2% Cesena. Ed è questo il dato che inchioda Mangia ed esalta Arrigoni.
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