L’Inter perde 3 a 2 l’ultima amichevole estiva prima dell’avvio del campionato. La gara di ieri sera contro il Chievo Verona – amichevole fissata all’ultimo minuto una volta diventata ufficiale la decisione dello sciopero dei calciatori – assumeva i crismi della prova generale. Non solo perché di fronte i nerazzurri avevano una compagine di serie A, ma anche perché – se non fosse stato per lo sciopero – l’Inter avrebbe affrontato questa sera il Lecce nella prima giornata del campionato 2011/2012. I segnali lanciati dal Brianteo (stadio di Monza dove si è disputata la partita) non sono affatto incoraggianti per Gasperini: la squadra è parsa ancora molto poco brillante, involuta, lenta e prevedibile. Il modulo tattico (il 3-4-3) non sembra ancora essere stato assimilato dalla squadra, che ha messo in mostra parecchie difficoltà. Gasperini, a fine gara, vede rosa (“abbiamo giocato un’ottima gara. Il risultato non è assolutamente veritiero. I ragazzi hanno fatto bene”) ma il pubblico la pensa in maniera decisamente diversa e riserva alla squadra nerazzurra – come già accaduto nel corso della trasferta in Svizzera per la gara contro l’Olympiakos – qualche sonora bordata di fischi. Sicuramente eccessiva, tenendo conto delle assenze di ieri sera tra le fila dei nerazzurri e soprattutto alcune lacune strutturali della rosa (un attaccante sinistro manca come il pane). Alla gara ha assistito anche Massimo Moratti, rientrato per l’occasione dalle vacanze: il patron nerazzurro – a fine gara – dà un giudizio positivo su quanto visto in campo, ma molto probabilmente non avrà gradito lo spettacolo fornito dai suoi ragazzi e avrà rimpianto di aver lasciato anticipatamente le spiagge. Il Chievo Verona, dal canto suo, ha messo in campo una buona grinta, sembrando in una condizione fisica globalmente migliore dei nerazzurri: le ottime prove di Squizzi e Moscardelli rincuorano Di Carlo, che ha in mano una squadra già pronta ad affrontare la prossima stagione. “Per la prima volta si è visto un Chievo concreto, contro un’Inter che quando accelera fa paura perché va in porta con tre passaggi” ha detto il tecnico a fine gara. In realtà, un’Inter così pericolosa non si è vista ieri sera al Brianteo e Gasperini non può che sperare che le parole del collega siano di buon auspicio per il futuro.