Il due a due finale ha un gusto diversissimo per Genoa e Atalanta. La squadra di casa lascia Marassi con la consapevolezza di essere scampata ad una vera e propria disfatta, sotto i colpi di un’Atalanta mai doma e capace di far tremare il Genoa sino all’ultimo istante. Per tale motivo la squadra bergamasca lascia la Liguria con l’amaro in bocca e quella sensazione spiacevole di non aver ancora capito come sia possibile tornare a casa senza i tre punti. Il protagonista indiscusso del match è stato Maximiliano Moralez, 24 anni, attaccante dei neroblu: un metro e cinquantanove – da qui il soprannome “el nano” – di pura potenza, velocità e fantasia. Il ragazzo ha siglato due reti ed è stata una costante spina nel fianco della retroguardia rossoblu: davvero una bella scoperta questo giovane, che in Europa aveva già tentato un’esperienza – in Russia quattro anni fa – che si era rivelata fallimentare. In casa genoana a parlare è il patron Preziosi: “Non voglio più vedere un primo tempo così: sembravamo una squadra da oratorio. Meno male che nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Mai più. Malesani a rischio? Non scherziamo, il nostro rapporto è sereno e non ho dubbi su di lui”. Il tecnico dei rossoblu si assume le proprie responsabilità e condivide – in sintesi – il giudizio espresso dal presidente: “Abbiamo avuto un problema tattico a centrocampo e questo ha finito per coinvolgere tutta la squadra. Nel calcio non esistono maghi: io ho fiducia in questa squadra. Purtroppo ho faticato a farmi comprendere da alcuni giocatori, ma dopo l’intervallo le cose sono cambiate e siamo stati più equilibrati”. Il tecnico dei bergamaschi – Colantuono – incassa i complimenti, ma avrebbe preferito i tre punti: “Se pensassimo di essere bravi andremmo incontro a delusioni cocenti. Serve equilibrio, sia nei momenti negativi che in quelli positivi. Certo che oggi abbiamo giocato un tempo a ritmi impressionanti”. L’Atalanta con il punto di ieri ha iniziato la propria scalata verso la luce, portandosi a quota -5 in classifica: ma se la squadra continuerà a giocare così, nessun sogno è proibito.