Mancano pochissimi minuti al via del match tra Udinese e Rennes, gara valida per il girone I della Uefa Europa League. L’udinese è chiamata a confermare quanto di buono fatto nella prima giornata di campionato (netta vittoria in quel di Lecce), così come il Rennes, che arriva alla sfida odierna forte della terza posizione in campionato. Insomma, ci sono tutti gli elementi per assistere ad un match spettacolare e denso di emozioni.
Nell’Udinese si preannunciano alcune novità importanti dal punto di vista tattico: la squadra di Guidolin scenderà infatti in campo ricorrendo ad un turnover moderato che, nonostante le dichiarazioni di rito dei protagonisti – “a questa competizone ci teniamo” – la dice lunga sull’importanza che l’Europa League ormai (non) riveste per i club italiani. Per la gara del Friuli – stadio che si preannunica pressochè deserto – Guidolin manderà in campo la squadra disponendola nel consueto 4-4-1-1, con Handanovic in porta, Basta, Benatia, Danilo e Domizzi in difesa, Isla, Badu, Asamoah e Pereyra a centrocampo e Abdi ad agire alle spalle dell’unica punta Di Natale. Per il bomber friulano è prevista in partenza la staffetta con Barreto.
Per quanto riguarda il Rennes, invece, non dovrebbero esserci particolari novità all’usuale schema di gioco di mister Antonetti: un 4-2-3-1 molto rigido, con l’ex nerazzurro Dalmat a giostrare in mezzo al campo e a dettare i tempi della manovra transalpina. Per il resto la formazione dovrebbe essere fatta, con Costil in porta, Mavinga, Boye, Kana Biyik e Teophile Caterine in difesa, M’Vila e Tettey davanti alla linea difensiva e il trittico formato da Dalmat-Pitroipa-Ekoko ad agire alle spalle dell’unica punta Hadjl. I francesi sono decisamente carichi all’idea di sfidare una delle formazioni italiane che nell’ultimo anno ha dimostrato di esprimere il miglior calcio, in grado anche di mettere sotto formazioni blasonate come l’Arsenal. L’allenatore del Rennes su tutti esprime grande attesa per questa sfida stimolante con l’Udinese “Questa è l’Europa League, è un piacere parteciparvi. Siamo un un altro mondo e abbiamo a che fare con il calcio italiano. Qui si respira una grande cultura calcistica, per noi è una buona cosa perché dobbiamo irrobustirci”. E allora che la lezione cominci: Udinese-Rennes sta per cominciare.
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