Vittoria probabilmente inaspettata per il Cagliari sul campo della Sampdoria, sconfitta con il punteggio di 0-1. Dall’avvento sulla panchina sarda del tandem Pulga-Lopez sono arrivate tre vittorie su tre partite, di cui ben due in trasferta. Il tris è arrivato oggi a Genova, dove Dessena ha firmato il colpaccio che lancia verso una tranquilla posizione di classifica gli ospiti e che invece fa definitivamente entrare in crisi una Sampdoria per la quale l’ottimo inizio di stagione è ormai soltanto un lontano ricordo. Ora andiamo ad analizzare l’incontro dello stadio “Marassi” attraverso le statistiche ufficiali della Lega Calcio. Il Cagliari è stato più cinico, ma la Sampdoria avrebbe avuto da opporre numeri significativi: il possesso palla è stato al 53% per i blucerchiati, che hanno giocato 566 palloni rispetto ai 527 del Cagliari. La differenza è significativa per quanto riguarda il numero dei calci d’angolo (10-6) e ancora più netta per quanto riguarda i tiri (19-10). Qui però iniziano i guai per Ciro Ferrara: di quei 19 tiri, solo tre sono stati nello specchio della porta cagliaritana, mentre gli ospiti possono vantare un 4/10. Insomma, Sampdoria troppo imprecisa, come certifica il deludente 35,7% di pericolosità degli attacchi. Non che il Cagliari abbia fatto molto meglio (39,6%), ma al nuovo corso del presidente Cellino sembra essere sufficiente anche così. E il Cagliari può tornare in Sardegna felice: i fantasmi ora volteggiano dalle parti di Bogliasco.
Andiamo a descrivere dunque l’episodio che ha deciso la partita. Il secondo tempo è iniziato da appena un minuto quando Thiago Ribeiro scende sulla fascia destra: l’attaccante del Cagliari arriva quasi sul fondo e poi lascia partire un bel cross verso il centro dell’area. In verità, sul pallone è in vantaggio il difensore blucerchiato Rossini, il quale però non riesce ad intervenire; in questo modo, la sfera passa e su di essa si avventa Dessena in tuffo: il suo colpo di testa (in verità, tra testa e spalla) da pochi metri dalla linea di porta si rivela imparabile per l’estremo difensore della Sampdoria (0-1). Da segnalare che Dessena ha esultato nonostante sia un ex: consentiteci di dire “viva la sincerità”. La Sampdoria avrebbe ancora molto tempo per rimontare, ma non ci riesce. A fine partita, fa festa il Cagliari.
Il momento è difficile per la Sampdoria, e l’allenatore Ciro Ferrara lo commenta così ai microfoni di Rai Sport: “Dobbiamo essere bravi a non trovare alibi per le assenze. È un periodo che tra squalifiche e infortunati non sono mai riuscito a schierare la stessa squadra. Non posso rimproverare molto ai miei ragazzi, in occasione del gol abbiamo commesso un errore, ma poi hanno fatto quello che avevo chiesto nel secondo tempo, abbiamo sprecato qualche occasione, non siamo stati lucidi, c’era il tempo per pareggiare e le occasioni le abbiamo avute. Sono obiettivo, nelle ultime due partite con Chievo e Parma non si era vista una buona Samp, mentre oggi nel primo tempo la squadra ripartiva, non ha corso pericoli. Nel secondo tempo dopo essere andati in svantaggio abbiamo forzato le giocate e loro si chiudevano bene, in alcune occasioni ci siamo lasciati anticipare troppo. Dobbiamo lavorare in maniera serena, lo so che è difficile, ho un gruppo di ragazzi molto giovani e non dobbiamo mettergli pressioni, speriamo di tornare a fare un risultato positivo già a partire dalla trasferta con l’Inter per rasserenare l’ambiente”. Tutt’altra atmosfera, giustamente, in casa Cagliari. Pulga commenta così la sua terza vittoria consecutiva da quando guida la squadra con Lopez: “Abbiamo fatto una grande partita. Il risultato è giusto ed è merito dei ragazzi che da quando siamo arrivati io e Lopez si stanno facendo in quattro e si sono messi a disposizione. Capita spesso di far gol nel secondo tempo, frutto del lavoro settimanale, riusciamo a tenere il ritmo alto e questo è importante. Vincere tre partite con vittorie per 1-0 significa avere grande solidità difensiva, mister Lopez era un difensore, bisogna dargli grandi meriti”.