Finisce 1-1 la partita tra Atalanta e Udinese; un pareggio che fa comodo a entrambe le squadre, che smuovono la classifica e restano distanti dalla zona retrocessione facendo anche un passettino in avanti verso un’Europa League che rimane comunque difficile. 22 adesso i punti degli orobici, 24 quelli dei friulani: sarebbero appaiate se i lombardi non avessero i due punti di penalizzazione per il calcioscommesse. E’ stata una partita nella quale l’Udinese ha stranamente fatto più possesso palla (52%): solitamente i friulani sono abituati, specialmente in trasferta, a far sfogare l’avversario per poi partire in contropiede. L’Atalanta forse avrebbe meritato qualcosina in più: alla fine chiude con 12 conclusioni di cui 6 nello specchio contro le 7 (tre in porta) dell’Udinese, ma riesce a passare soltanto su rigore anche perchè si perde in uno sterile possesso palla (effettua 535 passaggi contro i 524 dell’Udinese, pur avendo controllato come detto di più) e conclude con appena il 47,6% di attacco alla porta e il 48,8% di pericolosità, preccupandosi più che altro di proteggere la porta (64% scarso). Così i bianconeri riescono a contenere e a fare il loro gioco, nonostante la supremazia territoriale sia inferiore (6:47 contro 10:44 dell’Atalanta) e nonostante uno scarso 36% di attacco alla porta accompagnato da un altrettanto misero 33,3% di pericolosità. Gli orobici però riescono a segnare soltanto su calcio di rigore, vanificando tutti i loro sforzi offensivi. Tra i singoli molto bene Angella che si segnala per i 22 palloni recuperati, 20 per Domizzi e Danilo: segno di una difesa, quella dell’Udinese, sempre molto attenta e anche sollecitata dagli avversari. Stendardo accantona le polemiche con la società e recupera a sua volta 20 palloni. Il più preciso in campo è Cigarini: da lui passa il gioco della squadra orobica, sono 52 i passaggi andati a buon fine. Due in meno per un Bellini sempre presente sulla fascia destra, 45 per Danilo che si conferma il primo giocatore dell’Udinese a impostare il gioco. 45 anche per Peluso, che potrebbe aver giocato l’ultima partita in maglia nerazzurra (piace sempre alla Juventus). Bene De Luca e Denis: la coppia offensiva dell’Atalanta ha messo insieme 6 conclusioni (3 a testa), per l’Udinese a sorpresa sono stati Badu e Pasquale, anche perchè Totò Di Natale ha giocato 25 minuti subentrando a metà del secondo tempo.



Bel cross di Giovanni Pasquale dalla fascia sinistra, che scavalca Lucchini (piuttosto incerto nella circostanza) e raggiunge Muriel appostato nei pressi del secondo palo. Il Colombiano colpisce da pochi passi, Consigli riesce a toccare il pallone ma non può deviarlo: per il colombiano grande gioia dopo il lungo infortunio. 40′ 1-1 Atalanta: fallo di Angella su Peluso durante una mischia nell’area di rigore friulana. I bianconeri contestano, ma un contatto c’è. Sul dischetto si presenta German Denis, che realizza spiazzando Brkic che aveva parato due rigori nelle ultime tre giornate. Da manuale.



Stefano Colantuono si presenta così ai microfoni di Sky Sport: “E’ un buon pareggio alla luce dei risultati maturati sugli altri campi. Abbiamo fatto un girone d’andata straordinario, nonostante la penalizzazione abbiamo fatto tanti punti, e manca ancora una partita per chiudere il girone d’andata. Speriamo di mantenere il distacco dalla terzultima”. Poi una battuta sul mercato, precisamente sulla situazione di Federico Peluso che piace molto alla Juventus: “E’ chiaro che qualcosa accadrà, io però spero che per noi non succeda niente. Nel caso correremo ai ripari insieme alla società. Lo avevamo già fatto prendendo Brivio, un ragazzo dall’avvenire sicuro.Magari faremo qualcosa in altri settori”. Francesco Guidolin si dimostra comunque soddisfatto per il risultato ottenuto: “Sarà un bel Natale: non voglio montarmi la testa ma devo dire che il pareggio di oggi è buono e chiudiamo l’anno nella parte nobile della classifica. Abbiamo un certo modo di lavorare, quindi non possiamo sempre pensare di fare campionati eccezionali. Per il 2013 ho una sorpresa, ma non è questo il momento per rivelarla”. Chissà: potrebbe essere un acquisto sul mercato, oppure il cambio di modulo (qualche volta Guidolin ha cambiato in corsa passando alla difesa a 4 con Danilo regista davanti alla linea).



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