Il Parma si aggiudica il derby emiliano battendo il Bologna in trasferta, col punteggio di 2-1. Una vittoria un pò a sorpresa, perlomeno dopo il vantaggio del Bologna che al 9′ del secondo tempo si era portato meritatamente in avanti. La reazione dei ragazzi di Donadoni è stata tanto rapida quanto letale: in dieci minuti, dal 55′ al 65′, il Parma ha ribaltato la partita. Le statistiche testimoniano una partita indecisa sino all’ultimo, anche una vittoria del Bologna non sarebbe stato un furto alla luce di quanto visto in campo. I rossoblù hanno totalizzato un maggiore possesso di palla, il dato finale dice 53% per loro e 47% per gli avversari gialloblù. Complessivamente, il Bologna ha trascorso più tempo al’attacco: il dato relativo, quello della supremazia territoriale, è di 11’44’ per i padroni di casa e di 8’13” per il Parma. Che però ha effettuato più tiri, 16 di cui 8 nello specchio della porta, contro gli 11 (5 in porta) del Bologna. Soprattutto il Parma è risultato più pericoloso: l’indice di pericolosità degli ospiti è del 58%, contro il 43% della squadra di Pioli. Il Bologna ha pagato la scarsa vena dei suoi due attaccanti principali, Gilardino e Gabbiadini: non è bastato il solito Diamanti, molto generoso nel suo ondeggiare sulla trequarti ma sfortunato al tiro. E a proposito. proprio Alessandro Diamanti è stato, assieme ai parmensi Marco Parolo e Nicola Sansone, il giocatore che ha calciato di più verso la porta: 4 tiri per lui e per i due avversari. Il Bolognese Saphir Taider è invece il giocatore che ha effettuato più passaggi riusciti di tutti: sono 47. Secondo il compagno Daniele Portanova con 45, terzo Nicolò Cherubin (41) alla pari con Jaime Valdes. Il regista del Parma non ha offerto una prova molto lucida in fase di impostazione, ma è stato fondamentale siglando un gol bellissimo ed altrettanto importante, quello dell’1-1, che ha consentito ai suoi di restare in partita e continuare a puntare al successo. Ora il Parma non può più nascondersi: i ducali hanno quasi gli stessi punti del Milan, e sono a ridosso della zona Europa. Diventerà un’obiettivo o resta una diabolica tentazione da cui tenersi alla larga?
I GOL – 1-0 al 54′: punizione per il Bologna dalla fascia sinistra. Batte Diamanti che mette al centro, Panagiotis Konè colpisce di testa da centro area e coglie il palo; sulla respinta la difesa alza il pallone che però resta i area, irrompe Diamanti che vince un paio di rimpalli; il pallone arriva a Sorensen che da centro area gira a rete di collo destro, trafiggendo Pavarini per il suo primo gol in campionato. 1-1 al 56′: azione personale di Valdes che raccoglie palla poco oltre centrocampo, avanza di corsa e dai venticinque metri scaglia un destro strepitoso sotto la traversa. Per il “Pacarito” cileno è il terzo gol in campionato, il primo su azione dopo due rigori. 1-2 al 66′: azione di Gobbi sulla fascia sinistra; giunto presso il fondo il terzino sterza verso l’interno scartando Taider, e crossa a mezz’altezza al limite dell’area, dove Nicola Sansone di coordina benissimo e gira meravigliosamente al volo di sinistro. Imparabile per Agliardi che ancora una volta può solo raccogliere.
Intervistato da RaiSport al termine della partita col Parma, l’allenatore del Bologna, Stefano Pioli, ha rilasciato alcune dichiarazioni tra cui le seguenti: “Non volevamo chiudere in questo modo il 2012, ma siamo incappati in una giornata storta. Dopo il vantaggio abbiamo mollato in termini di concentrazione e il Parma ci ha puniti. Il primo tempo è stato difficili, non siamo riusciti a dare ritmo con la nostra solita intensità. Nella ripresa abbiamo costruito diverse situazioni pericolose, ma purtroppo il Parma ci ha punito“. Ecco invece alcune delle parole di Roberto Donadoni, allenatore del Parma, tratte dal postpartita di SkySport: “E’ un successo meritato, stiamo raccogliendo i frutti del lavoro settimanale. Sin qui abbiamo lasciato per strada qualche punto, ma posso solo elogiare i miei ragazzi per quello che stanno facendo“. Ishak Belfodil, attaccante centrale del Parma, non ha segnato ma si è reso comunque utile con un gran lavoro di fisico e in fase di sponda. Alla domanda se il francese possa essere paragonato ad Ibrahimovic, Donadoni ha sorriso: “E’ un paragone esagerato, è un ragazzo giovanissimo (classe 1992, ndr) che ci teniamo stretti. Dovrà continuare a lavorare“.