Grande spettacolo allo stadio Luigi Ferraris, ma alla fine a sorridere è soltanto il Chievo di Eugenio Corini, che espugna il campo del maestro Luigi Delneri con il pirotecnico punteggio di 2-4. Eroe dell’incontro è stato Alberto Paloschi, autore di una tripletta (si porta a casa il pallone della partita) che – unita al gol finale di Stoian – vanifica le reti rossoblu di Said e Jankovic. Tre punti fondamentali per i gialloblu veronesi, che salgono a quota 15 punti in classifica e staccano i padroni di casa, che rimangono in una posizione critica con 12 punti. Con gli ospiti presto in vantaggio, è stato logicamente il Genoa a fare di più la partita: 54% di possesso palla e 523 palloni giocati, contro i 454 contati per il Chievo. Il dominio dei rossoblu è stato particolarmente netto nel conto dei calci d’angolo (8-2), ma come è giusto che sia, le statistiche più interessanti sono quelle che riguardano i tiri. Le conclusioni totali sono state 13-8 per il Genoa, ma i tiri in porta vedono avanti il Chievo per 6-3. Veronesi quindi molto più efficaci, e lo spiegano le percentuali di pericolosità degli attacchi: 45,6 per il Genoa, 65,1 per il Chievo. Ma in gare come queste, le cifre sono troppo riduttive per raccontare le emozioni.
Girandola di emozioni e sei gol a Marassi.0-1 per il Chievo al 14′ con PALOSCHI: cross dalla destra nell’area genoana, sul secondo palo Hetemaj scatta oltre Sampirisi che lo trattiene leggermente col braccio sinistro: l’arbitro Tagliavento fischia un rigore forse un po’ fiscale ma ammissibile. Dal discetto calcia Paloschi: interno destro basso alla sinistra di Frey, che si tuffa, tocca ma non riesce a respingere, e il Chievo è in vantaggio. 0-2 per il Chievo al 22′, ancora grazie a PALOSCHI: l’azione nasce nel cerchio di centrocampo, dove Luca Rigoni ruba la palla a Bertolacci e lancia alto in verticale per Paloschi, che scatta in posizione regolare (lo tiene in gioco Sampirisi, sul lato destro) ed entra in area da destra anticipando l’uscita di Frey con un leggero tocco di sinistro. La reazione del Genoa si materializza con il gol dell’1-2 al 40′ con SAID: angolo per il Grifone dalla bandierina di destra: cross nel mucchio e colpo di testa vincente del giovane Said (entrato al posto di Toszer), che stacca su Cofie ed indirizza bene il pallone sul secondo palo. Ma il Chievo riallunga, 1-3 al 46′ e tripletta per lo scatenato PALOSCHI: Thereau avanza sulla trequarti sinistra, si accentra leggermente e lancia verso il lato destro dell’area, dove Guana fa da sponda per l’accorrente Paloschi che di testa, dal limite dell’area piccola, fa secco Frey per la terza volta. Nella ripresa, il Genoa si riavvicina con il gol del 2-3 al 56′ con JANKOVIC: azione insistita del Genoa, la palla danza al limite dell’area e la raccoglie Jankovic, che si allarga sulla destra prima di sparare un bel destro; la palla, dopo una leggera deviazione di Dramè, s’insacca sotto la traversa. Ma il sigillo arriva con il gol del 2-4 di STOIAN al 90′: contropiede del Chievo: Rigoni lancia Hetemaj che conclude in diagonale col sinistro, dal vertice mancino dell’area. Il tiro è centrale ma Frey non trattiene, facendosi sfuggire il pallone di quel tanto che basta da consentire a Stoian il tap-in vincente.
Sconfitta clamorosa per il Genoa, e Delneri deve commentare senza gioia il trionfo del ‘suo’ vecchio Chievo: “Dobbiamo cambiare atteggiamento. Pesa molto essere sconfitti in casa, davanti al nostro pubblico. Dobbiamo rimboccarci le maniche per fare meglio la prossima volta”. La sua panchina però al momento sembra salda: “Penso che proseguirò, c’è il dovere di lavorare al massimo. I risultati determinano molto ma possono cambiare”. Del Neri ammette: “Siamo tornati indietro, a Bergamo pensavamo di aver risolto qualcosa. Sapevamo che il Chievo avrebbe agito in contropiede ma la resa è stata sotto tono, abbiamo fatto errori grossolani e sono pesate le assenze di giocatori esperti”. Eugenio Corini invece può festeggiare la vittoria sul maestro: “E’ stata una partita che i ragazzi hanno interpretato molto bene, con coraggio e spirito in uno stadio come Marassi. Affrontavamo un Genoa rigenerato dopo la vittoria sull’Atalanta, ma lo abbiamo fatto con coraggio giocando una partita importante dal punto di vista della prestazione, eravamo equilibrati e in campo e pronti a ripartire con grande efficacia. E’ stata una vittoria meritata. Paloschi è stato fuori tre mesi per un grave infortunio alla caviglia, è rientrato per un quarto d’ora e ha subito fatto gol su rigore contro l’Udinese. E’ un ragazzo che lavora, un grande professionista, che ha una media-gol importante. Il suo è un recupero molto importante, ora ha preso entusiasmo e forza, siamo felici perché i suoi gol ci hanno permesso di vincere una partita importante e anche in prospettiva sono importanti”.