Questa mattina sono arrivate puntuali le sentenze della Disciplinare sulla prima parte dell’inchiesta del calcioscommesse. La Federcalcio dunque ha reso noti senza alcuna attesa aggiuntiva i verdetti, dopo che già nella giornata di ieri – nonostante fosse domenica – la Figc aveva ricevuto le ottanta pagine di sentenza e motivazioni extra patteggiamenti. Dunque è stata smentita l’ipotesi che tutto potesse slittare di un giorno per aspettare il risultato dell’Italia, impegnata questa sera agli Europei contro l’Irlanda a Poznan.
La Disciplinare ha confermato solamente in parte parte le richieste avanzate dalla Procura federale guidata da Stefano Palazzi. La principale notizia (visto che riguarda la prossima serie A) è che non c’è stato nessuno sconto per il Pescara, che dunque partirà da -2 nel prossimo campionato, proprio come l’Atalanta, che aveva patteggiato la stessa identica pena. La Disciplinare ha confermato dunque la responsabilità oggettiva del club per l’illecito commesso da un proprio tesserato in occasione di Piacenza-Pescara del 9 aprile 2011. Una parziale riduzione della penalizzazione giunge invece per il Novara, che dal -6 richiesto passa al -4 da scontare nel prossimo campionato di serie B, e mantiene anche la possibilità di disputare la coppa Italia (ne era stata chiesta l’esclusione). Il Novara viene punito per “la gravità delle condotte dei tesserati, del cui operato la Società risponde a titolo di responsabilità oggettiva”; lo sconto è dovuto all’attenuante “che va riconosciuta per l’ampia e idonea attività di prevenzione attuata dalla Società, puntualmente documentata; per il fatto di aver provato a combattere il fenomeno delle scommesse arrivando a denunciare un propria gara sospetta per flussi anomali e per i danni diretti ricevuti dai propri tesserati”. La per cui Palazzi aveva chiesto la pena più dura era stata l’AlbinoLeffe che giocherà in Prima Divisione nella prossima stagione: i bergamaschi pagano la presenza tra gli indagati di molti tesserati, ma se non altro ricominceranno da -15 anziché da -27. Il forte scontro all’AlbinoLeffe, difeso dall’avvocato Chiacchio, è dovuto ai “danni ricevuti dalla società per gli illeciti commessi dai propri tesserati”. Tra gli altri club, arrivano sconti più o meno ampi per la Reggina (da -6 a -4), il Piacenza (da -19 a -11, anche se la situazione degli emiliani è in alto mare visto che la società è fallita), il Monza (da -6 a -5) e l’Ancona (da -10 a -8), mentre sono stati confermati il -2 al Padova e il -1 ad Empoli, Ravenna e Aversa.
Solo ammende per Sampdoria, Siena e Spezia. Tutto questo tenendo presente che molti altri procedimenti sono ancora in corso, e che la calda estate del calcioscommesse vivrà purtroppo ancora molti capitoli.
Per quanto riguarda i giocatori, sono state confermate le richieste di radiazione per Alessandro Zamperini, Mario Cassano, Luigi Sartor e Nicola Santoni. Il primo paga “il ruolo di rilievo assunto nell’associazione a delinquere, la effettuazione di scommesse illecite e la partecipazione all’illecito sportivo relativo alla gara Cesena-Gubbio”; il secondo “la violazione plurima degli articoli 6 e 7 del Codice di Giustizia Sportiva”; il terzo “la sua funzione di collegamento con gli asiatici”; il quarto “la pluralità degli illeciti commessi”, tra cui “l’alterazione effettiva del risultato di Padova-Atalanta del 26 marzo 2011”. In totale sono 33 i tesserati condannati: spiccano i 4 anni a Mastronunzio, i 3 anni e 6 mesi a Nicola Ventola, i 3 anni a Vantaggiato. La pena minima è per Santoruvo, che se la cava con sei giornate di squalifica. Prosciolti Luigi Consonni, Achille Coser, Maurizio Sarri e Rjiat Shala.