La polemica a distanza tra Beppe Marotta e Zdenek Zeman sembra non voler finire mai. Dopo le dichiarazioni del boemo sulla squalifica di dieci mesi inflitta ad Antonio Conte, che hanno fatto intendere che secondo Zeman il pugliese non dovrebbe nemmeno dirigere gli allenamenti, e la successiva replica dell’ad della Juventus, il direttore generale del club giallorosso, Franco Baldini, prova a calmare gli animi e a concludere la spinosa vicenda. In una nota recentemente diffusa, infatti, viene spiegato che quella del tecnico della Roma era solamente “un’opinione personale, e in quanto tale da ritenersi legittima, fornita in seguito ad una domanda generica ed alla quale negli stessi termini è stata data risposta, tralasciando l’uso che della risposta è stato fatto, ha generato un’altra inutile polemica”. Baldini è così tanto deciso da fare da paciere tra le due parti che tira in ballo il nobile spirito olimpico: “Abbiamo appena finito di realizzare, attraverso le Olimpiadi, quanta bellezza lo sport sia invece in grado di generare – prosegue il direttore generale attraverso la nota diramata dal club giallorosso – bellezza che la As Roma davvero non vorrebbe rendersi complice nel disperdere”. “Una volta rilevato, da parte nostra, la profonda differenza tra regolamenti e sentenze con quelle che sono invece semplici ed inutili illazioni, ci auguriamo ed auguriamo a tutti un buon Campionato”, conclude il dirigente romanista. Pochi giorni fa Marotta non aveva proprio accettato le parole del tecnico boemo, secondo cui “gli squalificati non dovrebbero allenare”, facendo chiaramente riferimento, pur senza nominarlo, all’allenatore bianconero. “Anche se non ha mai menzionato Conte, il riferimento di Zeman era chiaro – ha detto Marotta ai microfoni di Sky Sport 24 – O la sua era una boutade, o è stato inopportuno, perché parla di un collega condannato per omessa denuncia e non illecito. Il regolamento dice che può andare in panchina. Zeman aveva già parlato degli scudetti della Juventus e il fatto è ancora più grave perché alimenta tensioni. Mi auguro che il presidente dell’associazione allenatori prenda una posizione. Di Zeman mi ricordo ancora il maggio 2005 quando negli ultimi dieci minuti di Lecce-Parma seguì la partita con le spalle girate al campo. Devo ancora capire quel gesto: dovrebbe spiegarlo invece di interessarsi delle vicende che non lo riguardano”.
Il club giallorosso ha quindi affidato la sua opinione al direttore generale Franco Baldini, che tenta con una breve nota di seppellire l’ascia di guerra. Il battibecco finirà davvero così? Tra Juventus e Roma, e in particolare tra Juventus e Zeman, è però difficile credere che possa davvero esserci una pace durevole. Questa estate avvelenata – si pensi anche alle polemiche sulla Supercoppa Italiana, l’arbitro e le successive squalifiche – non sta facendo bene al calcio italiano.