Palermo-Cagliari finisce 1-1. Una partita sinceramente non bellissima, vissuta più sui nervi e sulle tensioni che le prime due gare della stagione avevano lasciato in due squadre ancora a secco di vittorie e con parecchi problemi legati anche e soprattutto al gioco. La prova sono i 4 ammoniti e i 41 falli fischiati, di cui ben 28 al Cagliari. Il possesso palla è stato a favore del Cagliari (58%), ma i rossoblu nel primo tempo non sono decisamente riusciti a concretizzarlo, subendo anzi il gol da Arevalo Rios e poi soffrendo la pressione di un Palermo che, pur avendo tutti i numeri statistici inferiori all’avversario, ha meritato la vittoria fino a metà della ripresa. 11 tiri a 8 per il Cagliari (4 a 3 nello specchio), 66.1% di passaggi riusciti contro 50.6%, 10 minuti contro 5 di supremazia territoriale, 47.8% a 42.9% come attacco alla porta, 42.6% di pericolosità offensiva contro il 34% dei rosanero: tutte le voci sono a favore del Cagliari, e forse è anche per questo che possiamo dire che il pareggio sia il risultato più giusto. Tra i singoli si distinguono, nel Palermo, Von Bergen e Donati: il centrale svizzero recupera 21 palloni ed è quasi impeccabile in difesa, Donati gioca in maniera positiva 38 palloni risultando il migliore dei suoi. Nel Cagliari, ottima la prova di Rossettini che sradica dai piedi degli avversari o comunque conquista 23 palloni, lo stesso numero di Daniele Conti cui però è mancata la lucidità necessaria per essere determinante anche in regia. Miccoli ci ha provato di più: tre conclusioni, ma tutte su punizione. Nel Cagliari Conti, Thiago Ribeiro e Pinilla hanno effettuato due conclusioni a testa.
1-0 al 40′: il Palermo trova il primo gol in questa stagione nel finale di primo tempo. Miccoli lavora un pallone appena fuori dal limite destro dell’area, torna indietro a piccoli passi e intanto studia la situazione; vede arrivare Arevalo Rios e lo serve corto, il destro secco dell’uruguayano è scagliato appena oltre la riga dei 16 metri e si infila nell’angolino lungo dove Agazzi non può assolutamente arrivare. 1-1 all’88’: il Cagliari nel secondo tempo prende in mano la partita e alla fine riesce a pareggiare, con merito. Azione tambureggiante dei sardi, il cross di Nené è respinto sulla zona destra della trequarti dove arriva Conti. Cross dentro, la difesa sale male e lascia libero Perico che in acrobazia prova il piattone destro a cinque metri da Ujkani. Il portiere para, ma nulla può sull’irruzione di Marco Sau che di testa è prontissimo ad anticipare tutti e spingere in porta: esordio in serie A, subito gol per lui.
Sannino in conferenza stampa cerca il lato positivo: “A differenza delle altre due partite, ho visto una squadra che La linea difensiva ha concesso poco, e questo mi fa dire che, rispetto alle altre gare, si è visto qualcosa di importante. Ci manca la cattiveria nelle ripartenze e nel mantenere alti i ritmi. Non voglio andare alla ricerca di alibi o sfumature singole”. Però, dà spiegazioni sui singoli, come Von Bergen che è stato costretto ad uscire: “Aveva un problema intestinale, non ha dormito per tutta la notte ma ha giocato”. Poi chiude il discorso: “Non siamo stati fluidi nella manovra. Stiamo vivendo un momento particolare, nessuno si immaginava di partire così male sotto l’aspetto dei risultati e delle prestazioni. Un pò di timore c’è, ma credo che la squadra oggi abbia saputo creare dei pericoli e poteva ottenere qualcosa di più”. Anche Ficcadenti guarda il bicchiere mezzo pieno: “Noi siamo partiti bene, prima del loro gol abbiamo creato delle buone occasioni. Siamo stati bravi nel secondo tempo, nonostante il Palermo fosse chiuso nella propria metà campo. Abbiamo cercato di arrivare in porta attraverso il gioco, le difficoltà c’erano perchè gli spazi erano pochi, ma con Ibarbo e la spinta degli esterni abbiamo strappato un punto meritato. Un commento inevitabile su Sau: “Veniva da un periodo delicato, l’anno scorso ha fatto tanti gol in serie B e credo possa ripetersi in questa stagione. Non ha subito il salto di categoria”.
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