Finisce 1-1 la partita del Bentegodi tra Chievo e Parma. Entrambe le squadre fanno un passo avanti verso la salvezza, obiettivo principale; per il Chievo sarà una realtà fino al termine della stagione, mentre il Parma è fondamentalmente già al sicuro e sta ora puntando le posizioni europee (vincendo avrebbe scavalcato la Roma e si sarebbe portato al settimo posto). Si è trattato di una gara non troppo entusiasmante: il Chievo ha provato a condurre le danze, trovatosi in svantaggio al termine della ripresa ha dovuto cercare di affrettare i ritmi ma, una volta riuscito a pareggiare, non ha più avuto la lucidità necessaria per prendersi i tre punti. Eugenio Corini può comunque ritenersi soddisfatto: la sua squadra ha avuto meno possesso palla degli avversari (46%) ma si è dimostrata più efficace del Parma, convertendo i minuti di possesso in 11 calci d’angolo e altrettanti tiri, di cui ben sette sono stati ben indirizzati (molto bravo è stato Mirante a negare la gioia del gol a Thereau, autore di cinque conclusioni). Buona anche la precisione con cui i clivensi hanno giocato la palla (68,4% di positività), che ha prodotto il 45,6% di attacco alla porta e il 56,5% di pericolosità, numeri decisamente superiori a quelli del Parma che ha tirato appena cinque volte e ha trovato il gol nell’unica conclusione precisa della giornata. Due calci d’angolo battuti, una supremazia territoriale maggiore (12 minuti e rotti) ma mal sfruttata, visto che l’attacco alla porta è stato pari solo al 40% e la pericolosità del 41%. Entrambe le squadre si sono anche difese, con la paura di poter perdere la gara: è così che si spiegano il 60% e il 54,4% di protezione dell’area di rigore. Tra i singoli va segnalata la prova di Farkas: è stata negativa, ma per lui ci sono anche 22 recuperi, due in più di Marco Andreolli che fino al 31 gennaio resterà un uomo mercato. A 17 e 16, rispettivamente, Zaccardo e Alessandro Lucarelli, che però si sono distratti in occasione del pareggio di Paloschi, il solito rapace dell’area di rigore capace di andare in gol con una conclusione (per il Chievo quello che ci ha provato di più è stato Sardo: due tiri per lui). Zaccardo ha brillato anche in fase di costruzione, distribuendo 70 passaggi (l’azione iniziava sempre da lui), in questo è stato superiore anche a Valdes che oggi non si è fatto particolarmente apprezzare per brillantezza e lucidità nella manovra. Per il Chievo bene Luca Rigoni, autore di 57 passaggi andati a buon fine.



Sansone prende palla alla trequarti e punta la porta, poi premia il taglio di Belfodil che si inserisce in area; passaggio in verticale che il franco-algerino gira di prima intenzione incrociando con il destro, per il settimo gol in campionato. sesto gol in nove partite per Alberto Paloschi, ex della partita. Thereau si muove sulla trequarti a sinistra e fa spiovere un pallone in area di rigore. Paloschi è bravissimo a tagliare alle spalle del difensore e ad anticipare l’uscita (in ritardo e scomposta) di Mirante con un colpo di testa che supera l’estremo difensore del Parma e finisce in porta.



Eugenio Corini ha parlato così ai microfoni della RAI: “Meritavamo di vincere, andati in svantaggio non ci siamo disuniti e poi abbiamo costruito tante situazioni. Sono comunque orgoglioso dei miei ragazzi”. E sulla situazione di Stefano Sorrentino: “C’è stato un comunicato della società, se un giocatore non si allena per una settimana è difficile convocarlo. Stefano ha fatto la sua scelta e io sper solo che tutto si concluda per il meglio”. Roberto Donadoni si prende il pareggio: “Lasciamo stare l’Europa”, ha detto ai microfoni della RAI. “Oggi con un po’ di convinzione in più avremmo potuto vincere, ma questo punto ci va bene. E’ bello giocare contor una squadra che ti teme, ma questa cosa va usata meglio, dobbiamo concretizzare di più”. Adesso per il Parma c’è il Napoli: “Lottano per le prime posizioni, avremo di fronte una squadra difficile, ma è una cosa stimolante e cercheremo di rendergli dura la vita, si vedrà alla fine come sarà andata. Cavani? E’ un giocatore di grande qualità, può fare la differenza ovunque”



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