Esce dal baratro il Siena: la vittoria contro la Sampdoria arriva dopo una striscia di cinque sconfitte consecutive, e vale i primi tre punti per Beppe Iachini sulla panchina dei toscani. Per lui una vittoria dal sapore speciale, visto che lo scorso giugno non era stato confermato proprio dalla società blucerchiata nonostante avesse portato a termine una grande cavalcata che aveva portato alla promozione in serie A dopo un solo anno. Qualche sassolino dalle scarpe se l’è tolto, pagando anche un certo nervosismo quando nel finale si è beccato con Gastaldello (per un pallone tirato in campo dalle tribune a gioco in corso) scatenando una semi-rissa che però è stata subito sedata dagli stessi giocatori. L Sampdoria torna invece nel tunnel di brutti risultati: era reduce da quattro punti conquistati in fila contro Juventus e Milan, ora si ritrova ancora sconfitta ma sempre con tre punti di vantaggio sulla terzultima (i cugini del Genoa). Situazione che dunque può tornare critica in un amen; il Siena invece è sempre ultimo, ma quantomeno rosicchia due punti al Palermo e tre al Grifone e quindi si rilancia, facendo vedere di avere le carte per salvarsi (del resto sul campo ha conquistato 20 punti) nonostante le cessioni degli ultimi giorni (Calaiò e Larrondo, oltre a D’Agostino ormai verso Pescara). La partita in sè non ha mostrato gran che: in campo sono andate due squadre con la paura di perdere, che dunque hanno prevalentemente giocato a centrocampo e si sono rivelate molto imprecise nella costruzione del gioco. 56% di possesso palla per i padroni di casa che hanno giocato positivamente il 62% dei palloni (56% per la Sampdoria) ma hanno tirato appena 7 volte, di cui 3 nello specchio della porta (due per Bogdani e Reginaldo, oltre che Rosina), mentre la Sampdoria ha avuto sei tiri con una sola conclusione in porta. La scarsa precisione si è notata anche dal fatto che il giocatore a concludere più passaggi è stato un difensore, Neto, con 45; dietro di lui l’ex Vergassola con 42, poi il nuovo acquisto Della Rocca con 41 e Costa con 39. Tra i giocatori più abili nel recuperare palloni si è distinto Gastaldello (anche lui un ex) che ne ha arpionati 30, contro i 23 di Neto (che dovrebbe rimanere a Siena nonostante gli interessi di alcune squadre italiane), i 21 di Palombo e i 20 di Contini: tutti difensori, a centrocampo infatti si è fatta tanta densità ma senza troppa aggressività. La Sampdoria chiude la partita senza ammoniti, mentre nel Siena ce ne sono tre e tutti a risultato acquisito: Rubin, Bogdani e Sestu nel finale hanno cercato di contenere i bliucerchati come meglio hanno potuto, ma il fatto che Russo non abbia estratto cartellini fino al 76′ fa capire che la partita si è incanalata su un binario di calma piatta e paura di perdere.



L’azione del vantaggio del Siena viene costruito sulla fascia destra. Sestu, appena subentrato a Rosina, trova il fondo e mette in mezzo un cross velenoso che giunge sul secondo palo; De Silvestri è in ritardo sulla diagonale e così Bogdani è libero di colpire di testa e battere l’incolpevole Romero.

Beppe Iachini si presenta ai microfoni nel dopo gara e per la prima volta può parlare di una vittoria: “E’ una buona affermazione, è maturata con il gioco e la costante ricerca del gol, contro un avversario duro. Dietro abbiamo concesso poco, ripartendo sempre con l’idea di segnare. E’ una vittoria che fa morale, dobbiamo continuare con questa mentalità e tra due mesi tireremo le somme”. Poi un commento sull’agitazione del finale: “Sono stato espulso per essere uscito dall’area tecnica, poi Gastaldello si è arrabbiato perchè pensava che fossi stato io a buttare il pallone in campo, quando invece stavo solo richiamando i miei giocatori. Comunque non è successo niente: questi episodi devono rimanere sul campo”



Delio Rossi commenta così la partita ai microfoni di Sky Sport: “Oggi molti dei miei giocatori erano sottotono, non so se per un fatto tecnico o organico. Volevamo il massimo ma senza fare sforzi. Questo è un ottimo gruppo anche se non lo conosco ancora benissimo, per cui martedi parlerò con i ragazzi per capire cosa sia successo. Questa squadra ha sempre giocato a quattro e ha le caratteristiche per farlo, ma oggi andavamo indietro, voglio capire perchè”. Essendo gennaio, non può mancare un accenno al mercato: “Credo che siamo venuti meno nella manovra di avvicinamento alla porta, non credo quindi che un singolo davanti possa risolvere la partita. Se non servi le punte è difficile che segnino, comunque la società sa cosa deve fare”



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