Sorpresa Conte: il tecnico salentino decide di schierare dal primo minuto Simone Padoin sulla fascia destra a centrocampo, perchè Caceres va a comporre il terzetto arretrato. Chiara l’idea: Padoin è tatticamente più duttile e soprattutto Conte vuole mantenere la posizione centrale di Bonucci, che sul centrodestra perde molto del suo potenziale. Solo panchina dunque per quanto riguarda Ogbonna, davanti confermato il tandem Tevez-Llorente, Pogba in campo. 1 Buffon; 4 M. Caceres, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 20 Padoin, 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba, 22 Asamoah; 10 Tevez, 14 Llorente. A disp: 30 Storari, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 11 De Ceglie, 8 Marchisio, 27 Quagliarella, 9 Vucinic. Allenatore: Conte
Mister Solbakken dovrà rinunciare soltanto all’infortunato Braaten, mentre Conte per l’ennesima volta non potrà contare su Lichtsteiner e Pepe, ai box da diverso tempo (l’esterno romano ha giocato venti minuti dal luglio 2012 e non è dato sapere quando potrà rientrare in campo) ai quali di recente si sono aggiunti anche Giovinco, Isla e Barzagli. Situazione non facile per il tecnico salentino, che anche per questo motivo ha deciso di tornare al 3-5-2.
Non dovrebbero esserci molte novità per la Juventus, ma come di consueto non sono da escludere i possibili colpi di scena, quali l’utilizzo di uno tra Quagliarella e Vucinic al posto di Llorente, che però visto l’ottimo stato di forma dovrebbe nuovamente essere schierato titolare da Conte; per quanto riguarda il Copenaghen, lo schieramento di Jorgensen nel suo ruolo originale di esterno mancino anziché da seconda punta in appoggio a Vetokele, annunciato alla vigilia, potrebbe essere accantonato per riproporre il primo sulla linea d’attacco.
La Juventus non può assolutamente fallire questa sera come accaduto nel girone d’andata, quando non riuscirono ad andare oltre all’1-1, rimediando la stessa figurata fatta soltanto un anno fa contro il Nordsjaelland. La speranza dei tifosi bianconeri, è che la propria squadra, esattamente come un anno fa contro gli altri danese, riesca a tirare fuori le unghie e ad ottenere una netta vittoria che li rilanci verso la qualificazione, mentre i tifosi ospiti possono sperare soltanto in un miracolo per vedere la loro squadra proseguire o negli ottavi di Champions, oppure ai sedicesimi di finale di Europa League. Per riuscire nel rispettivo intento, però, le due compagini avranno bisogno dell’apporto dei loro uomini chiave. Juventus, il protagonista è… Tevez – La punta argentina, arrivata dal Manchester City a prezzo di saldo, in campionato sta andando a mille, ma in Champions sta faticando parecchio dal punto di vista realizzativo, come dimostrano le zero marcature in quattro giornate disputate nella fase a gironi. Dopo cinque anni in cui non segna in una competizione internazionale, quale occasione migliore per sbloccarsi e tornare ad essere anche in Europa l’Apache che tutti conoscono? Copenaghen, il protagonista è… Vetokele – Si tratta dell’ennesimo prodotto di belle speranze del calcio belga. Si tratta di un attaccante che, nonostante i suoi appena centosettantatre centimetri di altezza, ha dimostrato una grande esplosività ed un’ottima prestanza fisica, un po’ come Obafemi Martins ai tempi dell’Inter. Forse, a causa dell’inesperienza dovuta alla sua giovane età (è del 1992), non è mai stato un grande bomber, ma, quest’anno, con il suo club, ha già totalizzato otto gol in sedici partite, anche la Champions è l’unica competizione in cui non è ancora riuscito a timbrare il cartellino, dato che ha giocato soltanto ad Istanbul contro il Galatasaray. Chissà che non riesca a sbloccarsi proprio stasera…
Partita da vincere ad ogni costo: questa è Juventus-Copenaghen per i bianconeri. Obiettivo chiarissimo, dunque, stasera alle ore 20.45 allo Juventus Stadium, nella sfida valida per la quinta giornata del gruppo B di Champions League, che al momento vede i campioni d’Italia clamorosamente ultimi. Nulla è compromesso, ma è chiaro che in casa contro la teorica ‘Cenerentola’ del girone (che ha un punto in più della Juventus) sarà consentito solo vincere se i bianconeri vorranno raggiungere gli ottavi della massima Coppa europea. Ecco perché una partita che era considerata sulla carta facile è diventata fondamentale: un match da vincere, appunto. Eccovi allora le probabili formazioni e le notizie su Juventus-Copenaghen, che sarà arbitrata dallo svedese Eriksson.
Antonio Conte è stato molto chiaro in conferenza stampa: “Contro il Copenaghen sarà una partita fondamentale, senza un domani. Ci sarà un domani solo se vinceremo, altrimenti no. Dobbiamo fare tre punti a tutti i costi, non vedo altre possibilità. Il primato in Serie A non cambia nulla, non avrebbe cambiato nulla nemmeno se la Roma avesse battuto il Cagliari. Dobbiamo solo pensare a noi e a migliorare. Questa è una sfida fondamentale e molto difficile, da vincere assolutamente se vogliamo andare agli ottavi. Abbiamo il vantaggio di sapere che dobbiamo vincere per forza, non ci sono alternative, ma allo stesso tempo dover fare tre punti per forza rende la partita complicata. Barzagli la settimana scorsa ha lavorato per recuperare, da ieri è tornato ad allenarsi con noi, ma non è a disposizione. In rosa ci sono sostituti come Caceres, che sta facendo bene. Barzagli tornerà con i tempi giusti, con l’Udinese. Cerchiamo di utilizzare il sistema migliore per noi, quello che ci può dare maggiori garanzie. In Champions abbiamo utilizzato sia il 4-3-3 sia il 3-5-2, in campionato abbiamo ritrovato solidità difensiva grazie al 3-5-2. A Firenze i 15 minuti di blackout ci hanno fatto perdere l’imbattibilità, però dopo quella sconfitta abbiamo ritrovato intensità e la voglia di essere protagonisti. Non penso che i nostri tifosi sciopereranno. Per noi sono fondamentali, ci hanno spinto verso traguardi incredibili, non penso che ci abbandoneranno nel momento in cui dobbiamo stringerci per la vittoria, non oso nemmeno immaginarlo. Llorente è stato bravo: è arrivato da campione affermato, ha vinto tanto con la Spagna e fatto bene con l’Athletic e ha avuto la voglia e la pazienza di lavorare con sacrificio. È in crescita e ha ancora ampi margini, è un giocatore completo e moderno, non il tipico centravanti d’area. In lui vediamo tutte le qualità che ci hanno convinto a portarlo a Torino. Tevez ci ha sorpreso, ma non dimentico Quagliarella, Giovinco, Vucinic, gente che ci ha fatto vincere tanto. Giocheranno quelli che mi daranno garanzie, non guardo i giocatori in faccia ma dai piedi al collo. Oggi Tevez e Llorente stanno facendo molto molto bene, si sono guadagnati i gradi da titolare sul campo”. Nessun dubbio dunque in attacco, discorso diverso invece negli altri reparti: in difesa favorito Ogbonna su Caceres per sostituire Barzagli, anche perché il sudamericano dovrebbe invece fare l’esterno destro di centrocampo. Se invece Caceres scalerà in difesa, entrerà Padoin. L’altro dubbio è nel cuore del centrocampo: Pogba e Pirlo sicuri, il terzo dovrebbe essere Vidal, che però è diffidato, e fra due settimane si va ad Istanbul. Se Conte dovesse decidere di non rischiarlo, ipotesi comunque improbabile perché oggi bisogna vincere, il sostituto sarà all’altezza: parliamo infatti di Marchisio.
La composizione esatta della panchina dipenderà dalle scelte del mister, ma alla fine dovremmo trovare fuori dagli undici titolari Marchisio e Padoin. Oltre a loro, saranno a disposizione Vucinic e Quagliarella in attacco, e poi Storari, Peluso e De Ceglie. Non mancheranno dunque grandi nomi, almeno da centrocampo in su.
Problemi soprattutto in difesa, dove manca Barzagli, e sulle fasce, dove è vera emergenza, visto che mancano Isla, Lichtsteiner e Pepe. In avanti invece è indisponibile il solo Giovinco.
Queste le parole in conferenza stampa di Stale Solbakken, allenatore norvegese del Copenaghen: “Non ho paura di fare la fine del Nordsjælland, che qui l’anno scorso perse 4-0. Ma so che domani (oggi, ndR) la Juventus avrà una grande pressione; ho un grande rispetto per loro, ma in questa stagione abbiamo già affrontato squadre molto forti come il Galatasaray e il Real Madrid quindi ciò che posso dire è che se la Juventus giocherà sotto pressione, questo potrebbe anche essere un vantaggio per noi. Ogni minuto che giochiamo in questa competizione per noi è assai prezioso. Contro il Real Madrid nella ripresa abbiamo fatto degli errori stupidi. Abbiamo molti giocatori giovani e sappiamo che dobbiamo imparare; questo incontro è anche un’occasione di crescita. Siamo molto soddisfatti di quello che abbiamo fatto finora, soprattutto se consideriamo di essere in un gruppo che contiene alcune delle principali contendenti alla vittoria finale. Rispetto alla partita dell’andata, la Juventus oggi è più forte. Ha un giocatore come Llorente che nelle ultime settimane è molto cresciuto e ha un centrocampo fortissimo: per noi sarà durissima. Abbiamo bisogno di un punto per andare avanti e faremo comunque il possibile per ottenerlo, del resto anche noi siamo cresciuti in queste settimane, sebbene non siamo nella condizione di poter effettuare turnover e questo ci può penalizzare. A ogni modo, confidiamo nella possibilità di poter ottenere un buon risultato”. Dall’andata tutti si ricordano il portiere Wiland, che fece miracoli, e il trequartista Jorgensen, autore del gol danese. Oltre a loro, bisognerà prestare grande attenzione alla punta Vetokele, Under 21 belga che con la sua Nazionale di recente ha sfidato l’Italia e che arriva da quattro gol segnati nelle ultime tre giornate di campionato. Per il resto da segnalare l’ex bianconero Mellberg, che avrà il compito di guidare la difesa ospite in questa trasferta per loro difficilissima.
Tra i giocatori che non dovrebbero essere titolari, segnaliamo in particolare Toutouh, elemento dotato di grande fantasia che sarà certamente inserito se Solbakken vorrà dare più qualità alla manovra della sua squadra.
Nessuno squalificato, bisogna però sottolineare l’indisponibilità di Braaten per un problema alla coscia. Per il Copenahen è una perdita importante.
1 Buffon; 19 Bonucci, 5 Ogbonna, 3 Chiellini; 4 M. Caceres, 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba, 22 Asamoah; 10 Tevez, 14 Llorente. All. Conte.
A disp: 30 Storari, 11 De Ceglie, 20 Padoin, 13 Peluso, 8 Marchisio, 27 Quagliarella, 9 Vucinic.
Squalificati: –
Indisponibili: Barzagli, Lichtsteiner, Isla, Giovinco, Pepe.
21 Wiland; 2 Jacobsen, 5 Mellberg, 17 R. Sigurdsson, 3 Bengtsson; 19 Gislason, 6 Claudemir, 8 Delaney, 30 Bolanos; 18 N. Jorgensen; 9 Vetokele. All. Solbakken.
A disp: 1 Christensen, 15 Margreitter, 25 Remmer, 11 Santin, 24 Toutouh, 16 Kristensen, 12 Adi.
Squalificati: –
Indisponibili: Braaten.
Arbitro: Eriksson (Svezia).
Partita da dentro o fuori per i bianconeri. Domani sera a Torino arriva il Copenaghen: la situazione nel gruppo B di Champions League dice che quando mancano 180 al termine della prima fase i bianconeri sono addirittura ultimi con 3 punti, e hanno i danesi davanti con 4, insieme al Galatasaray. Conte ha però detto bene: i bianconeri sono padroni del loro destino, perchè con due vittorie (devono andare anche in Turchia) gli ottavi di finale arriverebbero comunque, anche se i turchi di Roberto Mancini dovessero vincere questa sera al Santiago Bernabeu (la discriminante è che, non dovessero farlo, alla Juventus basterebbe un pareggio). Dunque, la strada è chiara: si punta alla vittoria senza se e senza ma, non si fanno calcoli. L’arbitro sarà lo svedese Jonas Eriksson.
La Juventus è la seconda squadra per tiri tentati: addirittura 85. Un dato che fa riflettere, se pensiamo che di reti in quattro partite ne sono arrivate “appena” 6, non poche in assoluto ma certo il numero minimo rispetto alle occasioni create. L’anno scorso si parlava di attacco sterile, quest’anno il problema non sembra essere tanto questo, quanto un vero e proprio caso di sfortuna: in particolare contro il Copenaghen all’andata si è messa di mezzo la super prestazione di Wiland che ha cancellato tante occasioni, tra le quali due pazzesche nel primo tempo di Pogba e Chiellini. Il fatto però che la Juventus sia ancora in corsa e dipenda esclusivamente dai suoi risultati mette fiducia; in più, c’è la striscia aperta di cinque vittorie in campionato (senza gol subiti) che racconta dello stato di forma bianconero. Un anno fa contro i danesi del Nordsjaelland finì 4-0: era un’altra partita decisiva. Conte dovrebbe tornare al 3-5-2: l’assenza di Barzagli impone lo schieramento con i tre centrali, perchè Caceres scala a destra vista l’indisponibilità di Isla e Lichtsteiner. Tra Pogba e Marchisio favorito il francese, ma il Principino può tornare utile nel caso si vada davvero con il tridente, dove verrebbe preso in considerazione anche Mirko Vucinic rientrato dall’infortunio (ma sfavorito rispetto a Llorente che va cavalcato essendo in gran forma).
Sono 33 i tiri in porta della formazione danese, che in quattro partite ha realizzato tre gol; il rendimento dei danesi è però sostanzialmente diverso tra casa (4 punti) e trasferta (0, con 7 gol subiti). Tuttavia la formazione guidata da Solbakken è riuscita ad emergere in un girone nel quale era chiaramente la cenerentola, e merita di stare nella posizione che occupa al momento. Il calendario (dopo questa partita ci sarà il Real Madrid in casa) non lascia troppi spiragli nemmeno per una qualificazione in Europa League, ma di sicuro fino all’ultima giornata i danesi saranno in lotta per l’obiettivo, anche per gli ottavi di finale. per quanto riguarda la formazione, dovrebbe essere il consueto 4-4-2: in attacco si dovrebbe vedere la coppia Santin-Vetokele che all’andata non aveva giocato, mentre Nicolai Jorgensen, il marcatore all’andata, agirà sulla fascia sinistra a centrocampo. Dubbi in mediana: giocherà uno tra Claudemir – veterano del gruppo – e Delaney, al momento è favorito quest’ultimo ma Solbakken potrebbe decidere di schierare entrambi, relegando dunque in panchina Youssef Toutouh. Possibilità di giocare dal primo minuto anche per il costaricano Christian Bolanos, in porta naturalmente Wiland e a comandare la difesa l’ex juventino Olof Mellberg.