La prima fase di Champions League 2013-2014 chiude i battenti questa sera. Alle 20,45 a Old Trafford si gioca Manchester United-Shakhtar Donetsk, partita valida per il gruppo A. I Red Devils sono già qualificati: la vittoria per 5-0 sul campo del Bayer Leverkusen ha consentito agli uomini di David Moyes di chiudere la pratica con un turno di anticipo ed evitare strascichi pesanti (due anni fa fu eliminazione). Lo Shakhtar cerca invece una vittoria per gli ottavi di finale, a meno che non arrivi un regalo da San Sebastian (ma dovrà essere una vittoria della Real Sociedad a meno che gli ucraini non centrino almeno un pareggio). Ci sono tuttavia due dati che spaventano Mircea Lucescu: innanzitutto allo United serve ancora un punto per la certezza del primo posto, e poi la striscia negativa in campionato impone agli inglesi di cercare la prestazione e, soprattutto, la vittoria per allontanare i malumori e le nubi nerissime che aleggiano sul Teatro dei Sogni. Arbitra il serbo Mazic.
Il Manchester United è in piena crisi: dopo aver perso in casa contro l’Everton, la ex squadra di David Moyes, i Red Devils sono caduti ancora a Old Trafford per mano del Newcastle, scivolando così a 13 punti dalla vetta e fuori dalle posizioni europee. Niente è ancora compromesso e, come si ripete dall’inizio della stagione, era ampiamente annunciato che la prima stagione senza la presenza di Sir Alex Ferguson in panchina non sarebbe stata una cavalcata trionfale; tuttavia gli scivoloni stanno cominciando a essere troppi, e allora Moyes vuole vedere una reazione della squadra. “Non siamo stati costanti” ha detto il manager scozzese in conferenza stampa “abbiamo giocato bene alcune partite in Europa e male alcune in campionato. Ci è mancata un po’ di fortuna, ma possiamo migliorare sotto alcuni aspetti; ad esempio la precisione nei passaggi e le occasioni da gol. Dobbiamo counque crescere in generale, ma intanto sono soddisfatto della qualificazione già avvenuta”. Il tecnico si è poi preso tutte le responsabilità del caso per i risultati negativi; del resto è anche vero che lo United ha battuto la capolista Arsenal ed è alla seconda fase di Champions League con un turno di anticipo. Questa sera si gioca ancora con il 4-2-3-1: spazio a Chicharito Hernandez davanti, con Rooney ormai impiegato nel ruolo di treqartista che sta scoprendo anche nell’Inghilterra. Valencia a destra, a sinistra Kagawa che aveva lamentato il poco spazio ma ora gioca con più regolarità. Terzino sinistro l’olandese Alexander Buttner, a destra Rafael Da Silva che ultimamente è entrato nelle mire del Napoli.
Quando ti puoi permettere di lasciare in panchina gente come Nani, Ashley Young, Wilfried Zaha e Ryan Giggs significa che la tua squadra è davvero profonda; ci sono anche Rio Ferdinand e Danny Welbeck a completare il quadro, Moyes non si può certo lamentare dell’organico a disposizione e infatti il problema non è certo quello. Ad ogni modo c’è materiale per passare rapidamente a un 4-3-3 o coprirsi con un 4-4-2 all’inglese.
Indisponibili per la partita di questa sera Smalling, Vidic ed Evra; sono rimasti a casa Fellaini e Van Persie.
Mircea Lucescu ne ha viste troppo per fidarsi della crisi dello United. E infatti, non si fida. “In campionato forse non giocano bene, ma non si possono paragonare due competizioni. In Premier League le squadre si conoscono meglio, in Champions League la situazione è diversa”. E il tecnico rumeno ha poi aggiunto: “Ho visto le sconfitte contro Everton e Newcastle. I Toffees sono la ex di Moyes e avevano quindi motivazioni extra, contro i Magpies è mancata un po’ di incisività. Ma dipende anche dai dettagli”. Come sappiamo il campionato in Ucraina è fermo: alla ripresa lo Shakhtar avrà l’ostacolo Dinamo Kiev, ma sarà solo il primo marzo. Può essere uno svantaggio o uno svantaggio, ma sarà un dettaglio che riguarderà eventualmente gli ottavi di finale, quando gli arancioneri torneranno in campo con due mesi di stop e dovranno quindi riprendere il ritmo partita. Per stasera, nessun problema: la formazione scelta da Lucescu non presenta novità se non nell’inserimento sull’esterno sinistro offensivo di Bernard, gioiellino brasiliano acquistato dall’Atletico Mineiro che è già protagonista di spot in patria e viene considerato come la prossima stella del calcio verdeoro. Finora ha trovato poco spazio, questa sera ha la grande occasione. Il resto è sempre uguale: Lucescu in conferenza stampa ha parlato di manager che utilizzano il turnover per avere la rosa sempre fresca, lui invece gioca sempre con gli stessi undici. Quindi, Dario Srna sulla fascia destra, la mediana composta da Fernando (ex Gremio) e Hubschmann, Douglas Costa che dopo qualche stagione in panchina si è ripreso una maglia da titolare, Luiz Adriano davanti, in gol nell’ultimo turno di campionato contro il Chornomorets.
Turno di riposo per Taison, che lo scorso gennaio era stato acquistato per sostituire Willian: si può dire che l’esperimento non sia troppo riuscito e la differenza tra i due si è vista, ma lo Shakhtar ha comunque tanta qualità grazie ai brasiliani che da tempo acquista e di conseguenza può facilmente sopperire. Infatti, come detto, Bernard è destinato a prendersi la maglia da titolare. Altri verdeoro sono Ilsinho ed Eduardo Da Silva, due che invece il loro spazio alla Donbass Arena lo hanno sempre trovato anche se magari non con troppa costanza.
Lucescu ha avuto la possibilità di lavorare con tutta la rosa a disposizione per questa ultima partita.
1 De Gea; 2 Rafael da Silva, 4 P. Jones, 6 Evans, 28 Buttner; 8 Anderson, 23 Cleverley; 25 Valencia, 10 Rooney, 26 Kagawa; 14 J. Hernandez. All. Moyes
A disp: 13 Lindegaard, 5 Ferdinand, 11 Giggs, 29 Zaha, 17 Nani, 18 A. Young, 19 Welbeck
Squalificati: –
Indisponibili: Smalling, Vidic, Evra, Carrick, Van Persie
30 Pyatov; 33 Srna, 5 Kucher, 44 Rakitsky, 13 Shevchuk; 17 Fernando, 3 Hubschmann; 20 Douglas Costa, 29 Alex Teixeira, 10 Bernard; 9 Luiz Adriano. All. Lucescu
A disp: 32 Kanibolotsky, 77 Ilsinho, 38 Kryvtsov, 6 Stepanenko, 8 Fred, 28 Taison, 11 Eduardo da Silva
Squalificati: –
Indisponibili: –
Arbitro: Mazic (Serbia)