La formula degli ottavi di finale di Champions League prevede che le otto partite di andata (e poi quelle di ritorno) siano spezzate su due settimane; dunque questa sera, oltre a Celtic-Juventus, si gioca soltanto Valencia-Paris Saint Germain. Gara intrigante: gli spagnoli sono abituati a questi climi pur se negli ultimi anni la crisi finanziaria ha ridimensionato le ambizioni di un club capace di giocare per due anni consecutivi la finale di Champions League (2000 e 2001, ma senza mai vincerla); il PSG ha fatto invece un po’ il percorso inverso, essendo rinato nel grande calcio europeo grazie agli sceicchi che hanno preso in mano la società e hanno investito con i loro petrodollari. Questo non è comunque stato necessario a vincere la Ligue 1 lo scorso anno, ma adesso hanno sei punti di vantaggio sul Lione in patria e si giocano questi ottavi di Champions League con i favori del pronostico, pur se forse non sono ancora attrezzati per arrivare fino in fondo. Al Mestalla comunque non si passa facilmente: sarà una battaglia, che vede però i transalpini leggermente favoriti sui 180 minuti. Arbitra il nostro Paolo Tagliavento.
Il Valencia è leggermente in crisi nella Liga: sarà dura agganciare il quarto posto, nonostante il cambio in panchina. Dentro Ernesto Valverde lo scorso dicembre in sostituzione dell’ex giocatore Mauricio Pellegrino; i risultati per ora non si vedono, ma in Champions League è arrivata la qualificazione. “Giocare una partita così è un bel momento”, ha detto il tecnico in conferenza stampa. “Abbiamo tanta fiducia, è un’opportunità che dovremo sfruttare al massimo. Loro hanno dei grandi attaccanti, ma se noi manterremo il possesso palla non vuol dire che fermeremo il PSG”. Valverde dimostra di avere le idee chiare: “Vogliamo qualificarci, siamo qui per vincere e non vogliamo sentire gente che dice ‘Hanno già fatto il loro dovere’. Puntiamo al massimo, dobbiamo imparare dagli errori del passato ma c’è ottimismo e so che l’atmosfera sarà particolare”. Lo spauracchio si chiama Zlatan Ibrahimovic: “Fa cose incredibili, segna tanti gol e difende se la squadra ne ha bisogno. Tutta la difesa dovrà cercare di fermarlo, non solo Rami”. Rami sarà dunque incaricato di fermare Ibrahimovic in prima battuta: sarà il centrale difensivo insieme a Ricardo Costa, con il portoghese Joao Pereira e Guardado sulle corsie. Il messicano rispetto a quando giocava nel Deportivo La Coruna ha abbassato la sua posizione fino a reinventarsi terzino; ex enfant prodige, darà spinta e qualità sulla corsia. A centrocampo linea a tre con Ever Banega incaricato di impostare il gioco partendo dal centrosinistra, Tino Costa sarà l’incursore incaricato di arrivare in zona gol anche con i tiri da fuori, in mezzo agirà Albelda. Davanti c’è Roberto Soldado, bomber designato della squadra, insieme a Sofiane Feghouli rientrato in anticipo da una fallimentare Coppa d’Africa con l’Algeria; e a Jonas, brasiliano capace di fare gol e forse l’elemento di maggior qualità della squadra.
Si siedono il secondo portiere Diego Alves (sempre in ballottaggio con Guaita, che però quest’anno parte favorito), poi l’ex Napoli Victor Ruiz, Quintanilla, Parejo, Jonathan Viera, il paraguayano giramondo Nelson Valdez e l’argentino Pablo Piatti, che quest’anno è rimasto indietro nelle gerarchie della squadra.
Valverde deve fare a meno del difensore Jeremy Mathieu e di Aly Cissokho, ex del Lione che è stato nel mirino delle italiane a lungo (era stato praticamente acquistato dal Milan quando giocava nel Porto, trasferimento poi bloccato per un presunto problema ai denti).
CLiCCA QUI PER LO SCHEMA CON IL MODULO DI PARTENZA E LE PROBABILI FORMAZIONI DI VALENCIA-PSG (CHAMPIONS LEAGUE, ANDATA OTTAVI) Carlo Ancelotti sa bene cosa sono gli ottavi di Champions League: ha vinto coppe da giocatore e allenatore, con questa formula ha trionfato due volte con il Milan. “Non penso che siamo i favoriti”, ha esordito in conferenza stampa, “questo turno è completamente aperto. Il Valencia gioca bene, hanno giocatori di talento e sono organizzati. Nonostante livelli diversi di talento tutti i giocatori hanno le stesse responsabilità e sanno cosa devono fare sul campo. Credo che sarà una partita aperta, un bello spettacolo, non molto fisica quanto tattica. Noi siamo forti in contropiede, ma il nostro obiettivo è sempre quello di giocare a calcio. La squadra ha dimostrato carattere e personalità, qualità che mostreremo sul campo”. C’è stato spazio anche per considerazioni sul suo futuro: “Un allenatore è sempre legato ai risultati, il mio contratto scade a fine giugno, c’è un’opzione sul rinnovo che la società non ha ancora esercitato perchè aspetta di sapere cosa vinceremo o dove arriveremo. L’obiettivo? Mi è stato chiesto di tenere la squadra in Champions League, per il momento ci siamo”. Ancelotti sceglie il 4-4-2: ha così tanti giocatori a disposizione che può decidere ogni volta con che modulo giocare, ma stavolta sembra orientato sul “classico” dopo aver sperimentato 4-2-3-1 e 4-3-3. In porta ovviamente Salvatore Sirigu, in difesa viene confermato il veterano Jallet sulla fascia destra con Maxwell dalla parte opposta, coppia centrale formata da Alex e dal capitano Sakho, che recentemente ha ammesso di star ponderando un addio al club a fine stagione. In mezzo al campo Verratti agirà in coppia con Matuidi, sulle fasce tantissima qualità con il brasiliano Lucas Moura – aggregato alla squadra a gennaio – e Jeremy Menez, coppia d’attacco con la fantasia di Ezequiel Lavezzi e la concretezza di Ibrahimovic, chiamato per l’ennesima volta a dimostrare di essere decisivo in Europa quando conta. Curiosità: degli undici di partenza del PSG, sei hanno giocato in serie A.
Anche la panchina ha tanta qualità e ci sono scelte importanti: il secondo portiere Douchez, poi un altro veterano come Zoumana Camara che è passato dall’Itaila (Inter senza mai giocare, quindi Empoli). Sylvain Armand è a Parigi dal 2004, terzino sinistro o all’occorrenza difensore centrale; c’è Gregory Van Der Wiel, acquistato in estate dall’Ajax ma poco utilizzato (indiziato alla cessione a fine anno); c’è Chantome, poi c’è Javier Pastore che ultimamente sta giocando molto (infatti anche questa sera potrebbe essere in campo, nel caso al posto di Menez o Matuidi), infine Kevin Gameiro che è un’ottima soluzione alternativa per l’attacco.
Assenze pesanti in casa transalpina: non saranno della partita Thiago Silva, che da quando è arrivato sotto la Tour Eiffel ha spesso sofferto di problemi muscolari e infortuni, e Thiago Motta, anche lui non sempre presente per guai fisici di varia natura.
CLiCCA SUL PULSANTE > QUI SOTTO PER LO SCHEMA CON IL MODULO DI PARTENZA E LE PROBABILI FORMAZIONI DI VALENCIA-PSG (CHAMPIONS LEAGUE, ANDATA OTTAVI)
Guaita; Joao Pereira, Ricardo Costa, Rami, Guardado; Tino Costa, Albelda, Banega; Feghouli, Soldado, Jonas. All. Valverde
A disp: Diego Alves, Victor Ruiz, Quintanilla, Parejo, Jonathan Viera, Nelson Valdez, P. Piatti
Squalificati: –
Indisponibili: Mathieu, Cissokho
Sirigu; Jallet, Alex, Sakho, Maxwell; Lucas Moura, Verratti, Matuidi, Menez; Ibrahimovic, Lavezzi. All. Ancelotti
A disp: Douchez, Z. Camara, Van Der Wiel, Armand, Chantome, Pastore, Gameiro
Squalificati: –
Indisponibili: Thiago Silva, Thiago Motta
Arbitro: Tagliavento (Italia)