Iniziano questa sera le semifinali di Champions League, e all’Allianz Arena è già grande spettacolo. Si affrontano due realtà molto più simili di quanto la cultura dei due Paesi e la storia possano far pensare: Bayern Monaco e Barcellona puntano sulla forza dei loro vivai, sulla crescita fatta in casa dei loro giovani talenti, su un gioco che è prima di tutto corale e che poi, certo, risente molto di alcuni solisti. E in più, le due squadre che si affrontano stasera (ore 20:45, arbitra l’ungherese Kassai) hanno in comune Pep Guardiola. Che è stato una bandiera dei blaugrana e come allenatore li ha portati due volte sul tetto d’Europa e del mondo prendendosi 14 trofei in 4 anni, e che da luglio sarà alla guida dei bavaresi al posto dell’uscente Jupp Heynckes. Per chi tiferà Pep? Riccardo Gentile ci aveva detto la sua; qualunque sia la vera fede di Guardiola, il Bayern vuole vendicare quei quarti del 2009, nei quali furono tramortiti da un primo tempo perfetto del Barcellona che ne segnò addirittura 4. Stasera però è un’altra storia: i tedeschi sono cresciuti nel frattempo, hanno giocato due finali di Champions League e, pur perdendole, hanno preso l’abitudine ad arrivare fino in fondo. Il Barcellona, dal canto suo, è ancora lo squadrone che fa paura a tutti, ma forse quella parabola discendente iniziata lo scorso anno si deve ancora completare. Stasera si gioca l’andata: non si decide nulla, ma è chiaro che il Bayern Monaco punta tantissimo su questi novanta minuti per non dover andare al Camp Nou in apnea e quindi cercherà di attaccare fin dai primi minuti (clicca qui per l’intervista esclusiva a Luis Suarez).
Appena conosciuto il sorteggio, a Jupp Heycnkes avevano chiesto se avrebbe chiamato Guardiola per farsi dare dei consigli. Aveva risposto quasi indignato: “Non mi servono”. Quello che ribadisce stasera: “Rispetto molto Pep, siamo in ottimi rapporti e questa partita non cambierà le cose. Conosco bene il calcio spagnolo, il Barcellona e la mia squadra. Loro hanno dominato l’Europa negli ultimi anni, con filosofia e giocatori arrivati dal vivaio. Hanno una grande armonia, come persone e come squadra”. Il grande interrogativo è: giocherà Messi? “Credo di sì ovviamente, ma il Barcellona non è solo Messi, è una squadra di campioni come Iniesta, Piqué, Xavi, e altri. Affrontiamo una squadra di classe assoluta, ma noi giochiamo il calcio più moderno della storia del club. Puoi preparare tante situazioni a priori, ma la spontaneità è fondamentale nel calcio, e per essere spontanei bisogna avere buone intenzioni”. C’è un dubbio nella formazione: chi prenderà il posto dello squalificato Mandzukic? “Parlerò con Mario Gomez e Pizarro per capire”, dice Heynckes; nessuno dei due garantisce il lavoro sporco del croato, ma la squadra ne guadagna in killer instinct sotto porta. Il resto è decisamente confermato: come contro la Juventus c’è Muller che si sposta al centro e lascia quindi spazio a Robben sulla fascia destra, il compagno di centrocampo di Schweinsteiger dovrebbe essere Javi Martinez (che contro il Barcellona ha giocato anche una finale di Copa del Rey), dietro c’è Jerome Boateng in coppia con Dante.
Le soluzioni sono tante: conosciamo bene Rafinha che ha passato un anno nel Genoa, conosciamo anche Tymoschuk che più volte ha affrontato le italiane. Occhio a Shaqiri: trova poco spazio, ma quando gioca lascia sempre il segno e nel futuro sarà importante. Luiz Gustavo è più di una riserva, lo stesso vale per Pizarro che almeno sulla carta sembra destinato alla panchina.
Heynckes deve fare i conti con la squalifica di Mandzukic ma, ragionando a mente lucida, forse è meglio non averlo all’Allianz Arena che al Camp Nou. In più non c’è Toni Kroos, infortunatosi nella prima partita contro la Juventus e costretto a chiudere la stagione in anticipo. Da tempo inoltre è fuori causa il difensore (anche della Nazionale) Badstuber. Attenzione alle diffide: rischiano Dante e Lahm tra i titolari, poi Luiz Gustavo.
Come al solito in questi giorni ha parlato Jordi Roura in conferenza stampa, anche se poi in panchina andrà regolarmente Tito Vilanova. “Le due squadre si equivalgono, sarà una partita esaltante. Dovremo giocare come contro il Milan, i dettagli faranno la differenza. Sarà una gara veloce, intensa, chi sarà più propositivo avrà la meglio”. Messi ha saltato le due partite di campionato anche per precauzione, ma su di lui restano i dubbi: “Sta migliorando, ma bisogna sentire i medici. Noi giochiamo meglio quando Leo è in campo, sarebbe importante averlo a disposizione ma abbiamo già dimostrato di poter vincere anche senza di lui”. E poi, la grande novità in difesa, decimata da infortuni e squalifiche: Marc Bartra, ennesimo giovane del vivaio, in campo dal primo minuto come centrale: “Potrebbe giocare”, ammette Roura, “ma non abbiamo ancora deciso. E’ chiaro però che per lui sarebbe importante non sentire la pressione in gare come questa, contro un Bayern in gran forma e fortissimo. Non partiamo favoriti, è evidente”. Le soluzioni senza Bartrà sono due: l’arretramento di uno tra Sergio Busquets e Song al fianco di Piqué oppure l’inserimento di Abidal che più volte ha giocato da centrale, ma il francese è appena rientrato da un anno di inattività (a tempo di record) e ovviamente non può essere al massimo. Davanti c’è il solito ballotaggio sugli esterni: sono particolarmente in forma Fabregas, Sanchez e Tello, ma il primo è limitato nel suo raggio d’azione quando c’è in campo Messi, e Tello è forse troppo inesperto per partire titolare. Così, Vilanova dovrebbe partire con Pedro e Sanchez ma pronto a smentirci, anche perchè come detto lo stesso Messi non è sicurissimo di giocare (nel caso, la soluzione più probabile sarebbe quella di impiegare Fabregas come falso nove e inserire Villa, che è il più attaccante tra tutti).
David Villa naturalmente resta una soluzione più che utile dalla panchina: il Guaje di partite così ne ha giocate tante, e già contro il Milan è risultato decisivo. Per il centrocampo ci sono Thiago Alcantara e Song, Fabregas può tornare utile anche per andare a occupare la posizione che aveva nell’Arsenal in caso ci sia da contenere. Abidal è l’unico difensore di ruolo di cui Vilanova possa disporre.
Squalificato Adriano, infortunati Puyol e Mascherano: è emergenza vera, e in più ci sono le diffide da tenere in conto, perchè rischiano di saltare il ritorno Piqué e Jordi Alba (oltre a Song).
Neuer; Lahm, J. Boateng, Dante, Alaba; Javi Martinez, Schweinsteiger; Robben, Muller, Ribery; Mario Gomez. All. Heynckes
A disp: Starke, Van Buyten, Rafinha, Luiz Gustavo, Tymoschuk, Shaqiri, C. Pizarro
Squalificati: Muadzukic
Indisponibili: Badstuber, Kroos
Victor Valdes; Dani Alves, Piqué, Bartrà, Jordi Alba; Xavi, Sergio Busquets, Iniesta; Pedro, Messi, Sanchez. All. Vilanova
A disp: Pinto, Abidal, Thiago Alcantara, Song, Fabregas, David Villa, Tello
Squalificati: Adriano
Indisponibili: Puyol, Mascherano
Arbitro: Kassai (Ungheria)
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