E’ 0-1 il sorprendente risultato del primo tempo del ritorno di semifinale tra Chelsea e Basilea. Destino sulla carta segnato per entrambe le squadre, in virtù del risultato dell’andata: dopo i gol di Moses e Luiz, agli svizzeri serve un miracolo per non salutare la competizione sul più bello, mentre i londinesi sembrano lanciatissimi verso la seconda finale europea consecutiva, anche se stavolta il palcoscenico è quello di “riserva”. “Sulla carta”, dicevamo: già, ma solo lì, perchè la realtà, è tutta un’altra cosa. Gli svizzeri sono avanti: ottima la loro interpretazione, premiato il loro spirito battagliero. Benitez sembra quasi snobbare la serata: Terry, Oscar e Mata in panchina, dentro gli uomini di coppa Moses e Torres, mentre sono indisponibili Ba e Ashley Cole. Yakin invece deve rinunciare a Dragovic, anch’egli squalificato, ed è costretto a chiedere un sacrificio a Streller, acciaccato ma troppo importante per una serata da impresa come questa. Chi non snobba la serata, invece, è il pubblico londinese: tutto esaurito Stamford Bridge, come se fosse una serata di grande gala. E in effetti, quasi per confermare la fiducia dei tifosi di casa, e soprattutto dei tanti e rumorosissimi svizzeri in trasferta, la patita regala grandi emozioni. Il ritmo è vibrante, il Basilea intelligente nel gestire la qualità del Chelsea e giocare le proprie velenose carte. I Blues, dal canto loro, sono eccezionali quando ingranano, vista la grande qualità a loro disposizione: tuttavia le loro sono folate, che si alternano a momenti di fragilità difensiva. Sono i padroni di casa a partire fortissimo: se infatti dopo pochi secondi Streller ha sul sinistro il vantaggio, è al 9′ minuto che ci si mette le mani fra i capelli: Lampard, servito a tu per tu con Sommer, colpisce un palo clamoroso con un destro non impeccabile. I Blues si gasano, spinti da un grande pubblico, e giocano in gran velocità monopolizzando le trame offensive: ci prova Torres di destro, ma un ottimo Sommer la mette in corner. Il Basilea però quando riparte fa venire i brividi agli avversari, come al 26′, quando Streller prova un sinistro alla Totti, ma il suo splendido gesto tecnico finisce a lato di pochi centimetri. Da qui in poi gli svizzeri cominciano a crescere, e il Chelsea comincia a rinculare. Ma al 30′, Ramires potrebbe mandare tutti a casa: azione pazzesca di hazard a sinistra, tacco in area per Moses che serve Ramires da solo al limite dell’area piccola, ma il suo piattone è in bocca a Sommer. Gol sbagliato, gol subito: e se Salah al primo tentativo sbaglia, al 39′ (anche se è Cech con un grande intervento a negargli il gol), non si ripete al 46′: palla filtrante di Streller e sinistro nel sacco. Vantaggio svizzero, a sorpresa: chi ben comincia, è già a metà dell’opera…  



Gioca bene, soprattutto in ripartenza, ma spreca troppo e si fa bucare con una disattenzione.

Solido e attento dietro, anche un po’ fortunato, ma letale in attacco: e se sbaglia una volta, alla seconda fa centro.

Palo sfortunato in avvio, poi tanta quantità e diversi palloni gestiti.

Salah segna, ma è lui l’epicentro della formazione svizzera.



Sbaglia tanti passaggi, e si mangia un gol colossale.

Troppo nervoso: inizialmente si scarica con tre interventi duri, poi sembra spegnersi.

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