Il Genoa vince e convince, finalmente. La vittoria del Grifo per 4-1 condanna il Pescara all’aritmetica retrocessione in serie B, dove gli abruzzesi tornano un anno dopo la promozione. Tre punti pesantissimi per il Genoa di Ballardini che stacca il Palermo e si porta fuori dal trio retrocessione, a tre giornate dalla fine. E’ naturalmente troppo presto per considerarsi al sicuro, ma è stato importante per i liguri timbrare il secondo successo consecutivo e sistemare un pò la differenza reti, che adesso è di -14, contro il -16 del Palermo. Il Pescara invece resta a quota 22 e saluta la serie A: anche oggi ha pesato la debolezza della fase difensiva. Il Delfino ha confermato la peggior difesa del campionato: la statistica di 74 gol incassati parla da sola. E a proposito di dati, una rapida analisi dei numeri del match testimonia come la vittoria del Genoa sia stata meritata. Il Grifo è stato anzitutto più pericoloso, raggiungendo un indice di pericolosità del 77%, contro il 34% del Pescara che è rimasto in partita per poco. Il Genoa ha totalizzato una supremazia territoriale (il tempo trascorso nella metacampo avversaria) di 12’39”, dato abbastanza insolito se raffrontato a quello generale della squadra in questo campionato. Va comunque ricordato che da quando Ballardini è tornato in panchina il Grifone ha messo in mostra un gioco un pò più propositivo. 7’52” la supremazia territoriale del Pescara, che però ha visto poco la porta: delle 11 conclusioni totali solo 2 hanno inquadrato lo specchio della porta di Sebastian Frey. 19 invece i tiri del Genoa, di cui 5 nello specchio: non una gran percentuale ma sufficiente per una vittoria larga. Questo grazie anche all’ottima vena di Marco Borriello, che ha realizzato due splendidi gol salendo a quota 12 in campionato. L’attaccante campano si può considerare il migliore in campo e ha effettuato 6 conclusioni. 4 invece quelle di Andrea Bertolacci, a segno da fuori area per il quarto gol personale. 



Anche Matuzalem ha giocato una partita positiva in mezzo al campo, totalizzando 75 passaggi riusciti, più di tutti; seguono in questa classifica Thomas Manfredini (48 passaggi giusti), che ha servito anche l’assist per il primo gol di Floro Flores, poi il pescarese Togni (48) e il genoano Antonelli (47). Il Genoa ha giocato in tutto 670 palloni, il Pescara 521. 8-4 per i padrini di casa il computo dei calci d’angolo. Prossima giornata: il Genoa affronterà il Torino in trasferta, in una partita che se vinta può valere la salvezza, mentre il Pescara giocherà in casa contro il Milan. Per gli abruzzesi sarà l’occasione per onorare un campionato sfortunato, e dimostrare di poter giocare in maniera dignitosa anche contro avversari tecnicamente più forti.



Passano 19 minuti nel corso del primo tempo per vedere il Genoa passare in vantaggio. Il merito è del gol di Antonio Floro Flores, che nelle ultime giornate si è sbloccato dopo l’infortunio che l’aveva penalizzato: cross in area da un calcio di punizione, torre del difensore Manfredini che si era sganciato in avanti e Floro Flores – ancora di testa – può infilare da pochi metri. Vano il tuffo di Perin, i suoi difensori erano in vacanza non autorizzata (1-0). Altri dieci minuti e il Genoa raddoppia. Un gol d’autore di Marco Borriello, che merita di essere visto e rivisto più volte. Lancio in profondità di Rigoni, che pesca la punta sullo scatto. Borriello stoppa e poi controlla il pallone, sembra un controllo laborioso ma in realtà Borriello si ricava lo spazio per girarsi e lasciare partire uno splendido tiro a giro che tocca il palo alla destra di Perin e poi si infila in rete (2-0). Potrebbe essere l’occasione di chiudere la partita, ed invece passano solamente cinque minuti e il Pescara accorcia le distanze proprio con il grande ex Giuseppe Sculli (che poi si scusa con i tifosi del Grifone), che al 35′ minuto infila con uno splendido colpo di testa ad incrociare la porta difesa da un Frey nell’occasione del tutto incolpevole (2-1). Il Genoa però riporta il margine di vantaggio in doppia cifra al 9′ minuto della seconda frazione di gioco, e il merito è ancora di Marco Borriello. Riceve palla da Bertolacci, ma il gol è tutta farina del sacco della punta, che si esibisce in una splendida botta di sinistro che si infila in rete sotto alla traversa della porta difesa dal povero Perin (3-1). Allunga il Genoa al 24′ minuto del secondo tempo, e questa volta il merito è di Andrea Bertolacci: lancio lungo dalle retrovie, Borriello e Perin si scontrano ma il portiere si rialza subito (è Borriello a rimanere a terra) e così l’azione prosegue. Il pallone giunge appunto a Bertolacci, che trova la rete con una precisa conclusione dalla distanza (4-1).
Giustamente la ribalta nel dopo-partita va al migliore in campo, cioè Marco Borriello, decisivo con la sua doppietta nel successo del Genoa: “Dagli altri campi sono arrivati risultati positivi per la nostra classifica. Adesso è tutto nelle nostre mani, il destino dipende solamente da noi. Abbiamo fatto una buona gara, sicuramente il Pescara non aveva le nostre stesse motivazioni. I successi danno tanto morale, è normale. E adesso mercoledì a Torino può essere la sfida decisiva per la salvezza. Andiamo lì per giocarcela fino in fondo”.



In casa del Pescara ormai retrocesso ha parlato il presidente Daniele Sebastiani, che un anno dopo – sempre a Marassi – deve commentare il ritorno in serie B: “Un anno fa in questo stadio abbiamo festeggiato la promozione, un anno dopo abbiamo siamo retrocessi potete immaginare i sentimenti che mi passano nella mente. L’importante però adesso è ripartire e ripartire bene. Non voglio fare proclami ma sicuramente Pescara dovrà essere protagonista nel prossimo campionato e noi dovremo lavorare per sbagliare il meno possibile. Se devo pensare a un errore fatto forse è quello di non avere preso giocatori di esperienza all’inizio del campionato”.

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