Andrea Stramaccioni parla nel post partita di Milan-Udinese e si concentra sullepisodio che ha aperto le danze: il rigore su Keisuke Honda e realizzato da Menez. Ammettiamo anche che fosse rigore ha detto lallenatore friulano. Quello che è inconcepibile è lespulsione di Domizzi. Danilo è sulla riga di porta, Karnezis è in uscita sul pallone; il regolamento parla chiaro, lammonizione sarebbe stata giusta e comunque per me quello non è rigore. Honda si lascia cadere appena sente il contatto, ma anche perchè capisce che non può più arrivare sul pallone. Poi cè una battuta: Valeri mi ha fischiato tre rigori contro in una partita contro il Genoa sono un po sfortunato con gli arbitri romani. Anche ieri infatti si trattava di Paolo Valeri.
Milan-Udinese finisce 2-0. Una partita a dire il vero pesantemente condizionata dagli errori arbitrali che hanno fatto infuriare i friulani, cui manca un rigore mentre non c’era quello dato al Milan, che ha causato pure l’espulsione di Domizzi. Pippo Inzaghi comunque si tiene una buona prestazione, la doppietta di Jeremy Menez e i tre punti: “E’ stata la migliore prestazione del Milan in questa stagione e il pubblico si è divertito: siamo sulla strada giusta. Durante la partita il presidente ha chiamato Galliani dicendo che si stava divertendo a casa. Insomma per tornare quelli che eravamo ci sono due strade, il gioco e il lavoro. Oggi ci sono tanti motivi di soddisfazione, c’erano tanti giocatori all’esordio. Van Ginkel e Armero era tanto che non giocavano. Sono felice per loro. Sono felice per come è entrato Pazzini, ci darà una grande mano. Sono contento per il rientro di Montolivo. Oggi avevamo fuori 5/6 titolari, questa è la risposta più importante”.
In piena emergenza difensiva, e non solo, il Milan riceve a San Siro la sorprendente Udinese di Stramaccioni. I rossoneri devono fare i conti con diverse assenze a cominciare dai pesanti forfait di Abate, De Sciglio e De Jong; Inzaghi lancia quindi dal 1′, per la prima volta, il colombiano Armero nelle vesti di terzino sinistro con Van Ginkel ed Essien centrocampisti al fianco di Bonaventura. In attacco, e questa è l’altra novità importante, non c’è Torres, sostituito da Menez come falso nueve. Nell’Udinese l’unica incertezza era rappresentata da Widmer, sostituito da Piris a causa di una distorsione alla caviglia dello svizzero. Pronti, via. Succede di tutto nel primo tempo con i padroni di casa assoluti dominatori della scena e più volte vicini al gol. Dopo 6′ Honda scambia con Menez che cade in area avversaria: Valeri, giustamente, lascia proseguire fra le proteste del francese. Al 16′ ecco l’episodio chiave del match: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Rami svetta bene di testa indirizzando il pallone in porta. Karnezis respinge ma la sfera sembra aver superato la linea: classico episodio di gol fantasma. L’arbitro non assegna la rete anche se i dubbi permangono. Il Milan non demorde e continua a costruire gioco soprattutto nella parte destra del campo dove Bonera e Honda sono in forma. Ci provano nell’ordine El Shaarawy e Bonaventura con due tiri dalla distanza: tentativi fuori di pochissimo. Al 38′ Honda è bravo a spondare per l’inserimento in area di Menez ma la botta al volo del francese non è precisa: grandissima chance cestinata dal Milan! Poco dopo i due giocatori citati si scambiano il favore ma Honda non riesce a spingere in rete l’assist del compagno. Nella ripresa Essien prova a suonare la sveglia al 54′ ma Karnezis risponde presente. La partita cambia improvvisamente al 62′ quando Valeri concede il rigore al Milan ed espelle Domizzi per fallo su Honda. Dal dischetto Menez spiazza il portiere friulano. Sembra ormai fatta per i rossoneri che sfiorano il raddoppio con El Shaarawy. Al 70′ ecco però la doccia fredda con il doppio giallo ad Essien che vale l’espulsione del ghanese. Nonostante la parità numerica, il Diavolo segna il 2-0 con Menez: l’ex Psg parte da lontano, entra in area bianconera, si beve Danilo e fulmina Karnezis per quello che è un gol stupendo. Nel finale l’Udinese si fa notare con Geijo all’88 ma il suo tiro dal limite non trova di poco la porta difesa da Diego Lopez. In contropiede i locali potrebbero calare il tris prima con El Shaarawy, para Karnezis, poi con Pazzini, non lesto a ribattere la corta respinta di Karnezis, infine con Poli, deviazione a lato dopo un corner. Il risultato non cambia fino al triplice fischio di Valeri; il Milan vince meritatamente 2-0 contro l’Udinese. Diamo adesso un’occhiata ai dati: pochi tiri in porta per entrambe le squadre con il Milan che ne totalizza 6 mentre l’Udinese si ferma a 5. 7-0 corner a 0 in favore dei rossoneri. Per quanto riguarda il possesso palla, Diavolo in vantaggio con il 61,6%: i friulani si fermano al 38,9%. Al termine del match queste le dichiarazioni del patron dell’Udinese, Giampaolo Pozzo, a Sky Sport: “Il rigore può essere dubbio, ma è condizionato e l’espulsione è incomprensibile. Inoltre, c’era un rigore su Badu. Questo è un direttore di gara che non può arbitrare. Con l’Udinese ha sempre sbagliato tutto, io amo il calcio e difendo questa istituzione. Stiamo facendo passi avanti e anche gli arbitri sono bravi, ma si devono eliminare questi due-tre più scarsi, Valeri compreso”. Per il Milan, queste le parole di Philippe Mexes a Sky Sport: “La cosa più importante è la vittoria, ci dà fiducia, dobbiamo continuare su questa squadra. Oggi abbiamo disputato una partita molto serena”. (Federico Giuliani)
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