Sempre più vicino il gran finale dei Giochi Olimpici Invernali Sochi 2014. Oggi tornano protagonisti gli uomini nello sci alpino, con lo slalom gigante. I grandi favoriti sono lo statunitense Ted Ligety, l’austriaco Marcel Hirscher e il francese Alexis Pinturault, ma anche la squadra italiana potrà essere protagonista, in particolare con Roberto Nani e Manfred Moelgg, che nel corso della stagione sono stati i migliori azzurri in questa specialità. Inoltre, le gare maschili finora disputate non hanno rispettato i pronostici, quindi tutto sarà davvero possibile. La Nazionale italiana ha già all’attivo due medaglie grazie a Christof Innerhofer, ora toccherà agli specialisti delle prove tecniche provare ad aumentare il bottino. Per presentare questa gara, ma anche commentare più in generale queste Olimpiadi, ci siamo affidati al nome più glorioso nella storia dello sci italiano, medaglia d’oro in gigante a Calgary 1988 e Albertville 1992. Parliamo naturalmente di Alberto Tomba: eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net
Come le sono sembrati queste Olimpiadi finora? Fino ad oggi mi sono piaciute molto, ma io sono di parte. Per me l’Olimpiade è stata sempre la più alta celebrazione dello sport e una parte importante della mia carriera agonistica. Poi, sarà che le seguo da una posizione privilegiata dagli studi di Sky, ma ho finalmente la possibilità di vedere tutti gli sport in diretta, anche le medaglie della Fontana e di Zoeggler, il pattinaggio, l’hockey…
Un suo commento sulle prove degli atleti italiani e in particolare di Innerhofer nelle gare di sci alpino? Sono stati tutti bravissimi. Armin, 6 medaglie in 6 edizioni, un recordman e un atleta appassionato che si è meritato il successo, Arianna Fontana e Christof Innerhofer poi hanno dimostrato che la squadra italiana ha degli elementi di valore che anche sotto una pressione insopportabile riescono a dare il meglio, che hanno fame di vittoria unita alla capacità di gestirla.
Quali saranno i favoriti dello slalom gigante? Beh, i nomi che girano sono sempre quelli, Ligety, Pinturault, Hirscher, anche Neureuther, che ha già dimostrato ottime capacità in gigante, e spero che l’incidente che ha avuto venerdì mentre in auto raggiungeva l’aeroporto gli permetta di gareggiare al suo meglio (l’intervista è stata concessa quando non c’erano ancora informazioni esatte circa la partecipazione del tedesco, ndR). Poi ci sono i nomi un po’ meno conosciuti, tipo Dopfer, che è comunque temibile. Sugli italiani niente pronostici per scaramanzia, lo sapete…
Ma cosa potranno fare gli atleti azzurri? Augurarsi di svegliarsi bene alla mattina e sperare che le condizioni meteorologiche restino le stesse per tutti. E poi giocarsela senza paura.
I favoriti dello slalom speciale quali saranno? Anche qui Hirscher e Neureuther su tutti… ma anche Hargin e poi chissà che non arrivi qualche “vecchietto” come Kostelic o Matt. Lo slalom è una gara piena di pressione perché arriva alla fine dei Giochi Olimpici e gli atleti sanno che è la loro ultima occasione per una medaglia…
La sorpresa e la delusione finora di questi Giochi?
La sorpresa Viletta, la delusione un po’ Svindal, è così in forma in Coppa del Mondo che mi aspettavo almeno una medaglia. Poi una nota di merito a Bode Miller, è tornato più carico che mai…
Nostalgia dei tempi in cui era atleta? Sì ma è una nostalgia positiva, sono bellissimi ricordi, emozioni indelebili che mi accompagneranno per sempre.
Come le sembra l’atmosfera fuori dalla pista? Più tranquilla di quella che sembrava prima delle gare. Ho sentito Karen Putzer, anche lei inviata per Sky, e mi ha detto che Sochi è una bella località sul Mar Nero, più estiva che invernale, e che gli addetti al lavoro diventano ogni giorno più amichevoli. (Franco Vittadini)