Si gioca ale 19 Juventus-Trabzonspor, andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Vediamo quali potrebbero essere i protagonisti della partita, pronti a risolvere la sfida da una parte e dall’altra. I bianconeri sono grandi favoriti ovviamente: giocano in casa e sono superiori tecnicamente e come esperienza. E’ la prima da titolare con la maglia della Juventus: un’occasione da non sprecare. Prende il posto di Fernando Llorente, che al momento è un intoccabile: molto probabilmente questo spezzone di stagione lo vedrà protagonista soprattutto in Europa League, ma Conte ha già fatto vedere come le gerarchie possono essere sovvertite con l’impegno e i risultati sul campo. Dunque, l’italo-argentino ha la grande opportunità di lasciare un segno importante dopo i due spezzoni giocati in campionato, e prendersi più minuti da qui a maggio. Il Mondiale si avvicina… E’ soprattutto bomber di campionato: ha segnato 7 gol in 13 partite. In Europa League ha giocato un totale di 15 minuti: gli è sempre stato preferito Paulo Henrique, ma questa sera dovrebbe essere lui ad andare in campo dal primo minuto. E’ un classe ’89, nato in Germania; a differenza di molti (Ozil e Khedira i più famosi) ha scelto la nazionalità turca: con l’Under 21 ha messo insieme 7 partite e due gol. Attaccante centrale, può giocare anche sugli esterni. Attenzione: la Juventus soffre questi centravanti rapidi e guizzanti.
Alle ore 19 di questa sera la Juventus inizia ufficialmente la sua avventura in Europa League. Sfida al Trabzonspor: andata dei sedicesimi di finale. Si gioca allo Juventus Stadium, un motivo in più per fare un risultato che metta già al sicuro la qualificazione, perchè subire un gol potrebbe significare un rischio in vista di un ritorno in un ambiente caldo (e dove i bianconeri, almeno parlando di Turchia, sono già caduti con dolore lo scorso dicembre). Arbitra il bielorusso Kulbakov.
Antonio Conte ha posto l’accento sui tanti impegni che aspettano la Juventus: “Comprese le nazionali sono 16 partite in 52 giorni. Significa che avrò bisogno di tutti, vogliamo onorare al meglio l’Europa League e senza un po’ di turnover sarebbe impossibile”. Poi, ecco la ricetta per proseguire il cammino: “Ferocia agonistica e attenzione, perchè loro hanno giocatori come Zokora, Bosingwa e Malouda che non sono gli ultimi arrivati. Avremo bisogno di tutte le risorse, i risultati si fanno sempre più pesanti e per ottenere qualcosa bisogna volerlo fortemente”. Sul fatto che la Juventus sia considerata una delle principali favorite per la vittoria del torneo, “mancano ancora tante partite e ci vorrà una grande Juventus per andare avanti. Certo, vincere l’Europa League al secondo anno nelle coppe sarebbe straordinario”. Spazio dunque alle seconde linee: a centrocampo Marchisio può essere considerato un titolare aggiunto, così Osvaldo (che affianca Tevez) anche se naturalmente l’argentino ha bisogno di mettere minuti in campo più che altro per trovare la giusta intesa con i compagni. Sulle corsie Isla e Peluso, dietro il turnover è obbligato con Caceres e Ogbonna nuovamente in campo.
Si riposa dunque Arturo Vidal: il dubbio era chi lasciare fuori tra lui e Pirlo, contando che Pogba avrebbe quasi certamente giocato. La scelta cade stavolta sul cileno, che ha tirato a lungo la carretta. Con lui si siedono anche i due esterni titolari Lichtsteiner e Asamoah, per l’attacco scelti Giovinco e Fernando Llorente. Attenzione allo spagnolo, che nel 2011-2012 fu protagonista in Europa League trascinando l’Athletic Bilbao in finale, poi persa contro l’Atletico Madrid. Servirà, strada facendo, anche la sua esperienza in questa competizione.
Barzagli e Chiellini sono ancora costretti ai box: turnover forzato, anche se Conte avrebbe preferito averli a disposizione e magari metterne uno in campo per fargli recuperare la condizione in vista del campionato. In fase di recupero Mirko Vucinic che si era fermato appena prima del Chievo, nuovi problemi per Pepe che sembra destinato a ripetere la stessa stagione di quella appena trascorsa, quando aveva giocato appena venti minuti.
Hami Mandirali, che con la maglia del Trabzonspor ha messo insieme 550 presenze (era un centrocampista offensivo) è subentrato a stagione in corso: il club ha fatto bene in Europa, meno in campionato. Alla vigilia della trasferta di Torino ha dichiarato che “il calcio è pieno di sorprese, la Juventus è la favorita per vincere il torneo ma noi nel girone siamo arrivati davanti alla Lazio e non ci dispiacerebbe tornare una terza volta in Italia”. Si riferisce alla Fiorentina, potenziale avversaria negli ottavi di finale, ma anche alla fine che disputerà proprio allo Juventus Stadium. Intanto per questa sera sceglie il 4-2-3-1, nel quale Bosingwa sulla fascia destra difensiva e Zokora in mezzo al campo portano tanta esperienza internazionale. Da tenere d’occhio sono loro, ma anche due difensori centrali molto fisici come Yumlu e Aykut Demir e l’attaccante Emre Gural, che ha segnato 7 gol nella Super Liga turca. Olcan Adin, un mancino che però parte da destra, è un altro giocatore in grado di mettere la palla in porta e può risultare decisamente pericoloso.
Restano fuori, almeno inizialmente, due dei grandi protagonisti della fase a gironi: l’attaccante Paulo Henrique e il trequartista polacco Mierzejevski, che a parte i “vecchietti” arrivati dalla Premier League è un po’ la stella della squadra. Un motivo in più per diffidare del Trabzonspor, che avrà poco blasone internazionale ma ha una rosa profonda e di qualità.
Mandirali ha i suoi problemi: deve rinunciare ad Aydogdu, al difensore centrale Sol Bamba che è un altro dei senatori del gruppo e soprattutto a Florent Malouda. E’ lui il leader tecnico della formazione: arrivato dal Chelsea dove non aveva più spazio, ha già affrontato la Juventus e nella sua carriera ha vinto la Champions League e l’Europa League e ha giocato una finale del Mondiale. La sua assenza rischia di farsi sentire non poco, anche se come detto il Trabzonspor ha le armi per sopperire.
1 Buffon; 4 M. Caceres, 19 Bonucci, 5 Ogbonna; 33 Isla, 6 Pogba, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 13 Peluso; 10 Tevez, 18 Osvaldo. All. Conte
A disp: 30 storari, 26 Lichtsteiner, 20 Padoin, 23 Vidal, 22 Asamoah, 12 Giovinco, 14 Llorente
Squalificati: –
Indisponibili: Barzagli, Chiellini, Pepe, Vucinic
1 Kivrak; 3 Bosingwa, 22 Yumlu, 4 Aykut Demir, 99 Kadir Keles; 5 Zokora, 55 Bourceanu; 29 Olcan Adin, 20 Colmani, 21 Ozer Hurmaci; 9 Emre Gural. All. Mandirali
A disp: 89 Zeky Ayvaz, 88 Caner Osmanpasa, 19 Ozdemir, 83 Janko, 32 Yusuf Erdogan, 10 Mierzejewski, 12 Paulo Henrique
Squalificati: –
Indisponibili: Bamba, Malouda
Arbitro: Kulbakov (Bielorussia)
La Juventus inizia domani sera alle ore 19 il suo cammino in Europa League: a Torino affronta il Trabzonspor per l’andata dei sedicesimi di finale. Lo stimolo della finale casalinga potrebbe fare la differenza tra il giocare la competizione giusto come “allenamento” per il campionato e il provare realmente a vincere la coppa, che sarebbe comunque una bella soddisfazione e un trofeo che ancora manca nella bacheca dei bianconeri (l’ultima Coppa UEFA risale al 1992-1993). Arbitra il bielorusso Aleksei Kulbakov.
Per i bianconeri la discesa in Europa League resta un fallimento: i quarti di finale di Champions dello scorso anno, e gli acquisti estivi di Tevez e Llorente, facevano pensare a una squadra pronta a prendersi almeno le semifinali. Invece è arrivata l’eliminazione al primo turno: dopo il pomeriggio da incubo di Istanbul arriva un’altra squadra turca, quasi fosse un segno del destino. Questa è meno competitiva, ma si sa che andare a giocare in certi ambienti può essere difficile per il clima e il calore dei tifosi. Antonio Conte fa giusto turnover: il terzo scudetto consecutivo resta la priorità, e comunque la Juventus ha una rosa in grado di superare almeno i primi turni con alcune seconde linee in squadra. Sarà il turno di Osvaldo come titolare, per la prima volta dopo due spezzoni in campionato; con lui ci sarà Carlos Tevez, che contro il Chievo è entrato negli ultimi venti minuti. A centrocampo dovrebbe essere il turno di Pirlo di stare in panchina: giocherà Pogba in posizione centrale, mentre c’è totale cambio sulle corsie dove Isla e Peluso prendono il posto di Lichtsteiner e Asamoah. Dietro, scelte obbligate: sono ancora fuori Barzagli e Chiellini, perciò giocheranno Ogbonna e Caceres insieme a Bonucci.
Il Trabzonspor si è ben comportato nel girone eliminatorio di Europa League (era in quello della Lazio), dando un’impressione di qualità offensiva e una certa solidità a centrocampo, pur se nella fase difensiva bisogna forse lavorare. Resta una formazione difficile da affrontare soprattutto in Turchia; l’ambiente può fare la differenza. In campionato la squadra di Trebisonda sta affrontando una stagione difficile, per il momento c’è il nono posto anche se il distacco dalla quarta è soltanto di cinque punti. I problemi per Tami Mandirali, che ha sostituto Mustafa Agkay all’inizio dell’anno, arrivano dagli infortuni: dovrà fare a meno di Sol Bamba e Florent Malouda, che sono due dei giocatori più esperti della rosa. I turchi saranno comunque in campo con un 4-2-3-1 nel quale brilla la stella di Paulo Henrique, di fatto l’attaccante titolare anche se Emre Gural tecnicamente potrebbe avergli preso il posto; dietro di lui sono pericolosi i trequartisti, a cominciare dal polacco Mierzejewski e per arrivare poi ad Olcan Adin (che gioca sulla destra) e Yusuf Erdogan, prospetto molto interessante. Zokora guida la cerniera in mediana insieme a Gustavo Colman. Dietro, assente Bamba, giocheranno Yumlu e Demir, con Bosingwa che porta esperienza sulla fascia destra e Kadir Keles a sinistra.