In Atletico Madrid-Milan, partita valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League, ci sono anche dei giocatori che non potranno scendere in campo. I Colchoneros devono fare a meno del giovane terzino sinistro Javier Manquillo, assente già all’andata, mentre Tiago è tornato ad allenarsi ma non è al 100% e potrebbe dunque essere sacrificato in nome di una panchina che permette solo sette scelte. Clarence Seedorf sorride rispetto ad altri giorni in cui la lista degli infortunati era più lunga: oggi sono fuori in tre, di cui due – Cristante e Petagna – difficilmente avrebbero trovato spazio. Manca anche Stephan El Shaarawy, fuori praticamente da tutta la stagione: il rientro in campo è previsto per il prossimo mese, giusto per assaggiare il campo e far ritrovare il ritmo partita in vista del prossimo anno.
Si gioca questa sera Atletico Madrid-Milan, ritorno degli ottavi di finale di Champions League 2013-2014. I due allenatori non hanno sostanziali dubbi di formazione, anche se Diego Simeone deve ancora sciogliere le riserve tra una formazione più votata all’attacco o una che contenga e protegga il risultato; in questo senso i due giocatori in ballottaggio sono David Villa, che giocherebbe sulla linea di Diego Costa, e Raul Garcia che agirebbe alle sue spalle. Clarence Seedorf invece deciderà all’ultimo se inserire Abate o De Sciglio sulla corsia destra: di certo non giocheranno insieme perchè il tecnico olandese è poco propenso a spostare il giovane del ’92 a sinistra. A centrocampo invece Essien sembra favorito su Muntari, ma la verve dell’ex Udinese e la sua capacità di inserirsi in zona gol potrebbero far scegliere il suo profilo per iniziare la partita.
Inizia tra poche ore Atletico Madrid-Milan, ritorno degli ottavi di finale di Champions League 2013-2014. Si parte dallo 0-1 a favore dei Colchoneros maturato a San Siro: vediamo allora quali potrebbero essere i protagonisti della partita, quelli che possono risultare decisivi in un modo o nell’altro. Quando si parte in vantaggio di un gol diventa importante la gestione del pallone, il trascorrere del tempo, i dettagli: certo l’Atletico non penserà a difendersi, non subito almeno; non è nel suo DNA. Ma dovrà mantenere il controllo e cercare di sfiancare il Milan con il possesso palla: ecco allora che Gabi diventa fondamentale. Il metronomo di Diego Simeone è il primo regista della squadra, quello che si fa dare palla dai difensori e la smista agli esterni. Toccherà a lui dettare il ritmo e cercare di non aumentare troppo la velocità della partita, che altrimenti potrebbe favorire la voglia di rivincita del Milan. Balotelli deve fare i gol, Taarabt è la scheggia impazzita per far saltare il banco; Andrea Poli però all’andata è stato tra i migliori, e soprattutto la sua posizione come finto esterno sulla trequarti, largo a destra, ha saputo dare un bilanciamento al Milan che così non alza troppo il baricentro e ha un giocatore in grado di dare sostanza e non solo fantasia. Spetterà a lui il compito di evitare che i rossoneri si spacchino in due tronconi, lasciando delle voragini che l’Atletico Madrid potrebbe sfruttare; sarà suo il compito di andare a pressare sui primi portatori di palla ed evitare che il Milan si schiacci troppo sulla trequarti difensiva. In più ha ottimi tempi di inserimento che potranno essere molto utili.
Questa sera alle ore 20.45 appuntamento di lusso con Atletico Madrid-Milan, partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League che si giocherà allo stadio Vicente Calderon della capitale spagnola. Una missione molto difficile attende i rossoneri di Clarence Seedorf, che sono chiamati a cercare di ribaltare la sconfitta per 1-0 subita all’andata a San Siro: le difficoltà aumentano se si considera che la formazione allenata da Diego Simeone è seconda nella Liga, mentre il Milan occupa una anonima decima posizione in serie A, specchio delle tante difficoltà vissute dai rossoneri nel corso della stagione. Tuttavia, la prestazione dell’andata, terminata con una sconfitta certamente immeritata, lascia accesa almeno la speranza di compiere l’impresa che potrebbe salvare l’intero bilancio stagionale. Eccovi dunque le ultime notizie sulle due squadre e le probabili formazioni di Atletico Madrid-Milan, partita che sarà diretta dall’arbitro inglese Clattenburg.
Così ha parlato Diego Simeone nella conferenza stampa alla vigilia della partita: “Come una finale. Mi aspetto il miglior Milan, un club fortissimo, abituato alla Champions League e con giocatori di grande talento. E una squadra del genere, in una partita secca, è pericolosa, a prescindere dal risultato dell’andata. Temo Balotelli, un giocatore che fa la differenza, ma dobbiamo stare attenti anche a chi gli fa arrivare i palloni, giocatori come De Sciglio, Muntari ed Emanuelson negli spazi sono pericolosi. Non so che partita sarà, lo scarto dell’andata è minimo anche se obbliga il Milan a cercare il gol. Noi dovremo contenere e controllare la partita, la posizione di Taarabt tra le linee e le incursioni di Poli: se controlleremo il centrocampo tutto sarà più semplice. La sfida dipenderà dall’intensità che metteremo in mezzo al campo. È questa la chiave, dobbiamo approfittare degli spazi che ci concederà il Milan”. Per tutti questi motivi non dovrebbe esserci Villa al fianco di Diego Costa in attacco: più probabile un 4-4-1-1 che assicuri una maggior presenza a centrocampo, con Raul Garcia trequartista e Arda Turan elemento di maggior qualità e fantasia nel reparto mediano dei Colchoneros, anche a costo di schierare quasi sempre gli stessi giocatori. D’altronde la rosa dell’Atletico non è profonda come quelle di Real e Barcellona, con cui però sta riuscendo a combattere sostanzialmente alla pari in campionato.
Riflettori puntati su due giocatori: il primo è naturalmente David Villa, autore di una doppietta sabato contro il Celta Vigo ma probabilmente sacrificato oggi per i motivi già visti. Lo stesso discorso vale anche per il fantasista brasiliano ex Juventus Diego, anche lui protagonista sabato ma destinato alla panchina: facile però pensare che Simeone non esiterà ad affidarsi a loro appena lo riterrà opportuno a partita in corso.
Assente come già all’andata il difensore Manquillo, spicca invece l’indisponibilità di Tiago, centrocampista che poteva anche essere ipotizzabile nella formazione titolare. Vero che il secondo ex juventino della rosa di Simeone è tornato ad allenarsi dopo diversi problemi fisici ma – anche a causa della panchina “corta” che ancora vige nelle competizioni Uefa – rischia seriamente di non trovare posto fra i 18 per la partita.
Così invece ha presentato la partita di stasera Clarence Seedorf: “Sappiamo che sarà difficile, sappiamo che l’Atletico è una squadra di qualità e che per noi questo è un anno difficile, ma il Milan ha una sua storia, e la storia parla quando si viaggia per l’Europa. I miei ragazzi sentono tutto questo, e ho visto una grande reazione dopo la sconfitta di Udine. Balotelli sta bene, non c’è nessun dubbio sulla sua presenza, ma gioca il gruppo, non il singolo. Questa partita va giocata con il cuore, che viene prima della tattica. Il calcio è come la vita: a volte ti dà la possibilità di superare te stesso, e questa è una di quelle volte. Non scendiamo in campo solo per il Milan ma anche per l’Italia, il calcio italiano ha bisogno dei punti Uefa, e spero che tutti ci diano energia. Credo che l’atteggiamento delle due squadre sarà lo stesso della partita di andata, perché il vantaggio è minimo. Il 2007 è un bel ricordo, anche quello era un anno difficile, eppure abbiamo tirato fuori energie che non sembravano esserci e abbiamo vinto la Coppa. Ho giocato molte volte al Calderon, è uno stadio fantastico. Per noi però non sarà un problema”. Non ci sono di fatto dubbi sulla formazione: come ampiamente annunciato, in avanti tornano Taarabt, Poli e soprattutto Kakà in appoggio a Balotelli. A centrocampo intoccabile De Jong, Essien ha scavalcato Muntari nel “derby” ghanese, anche se sono ancora possibili sorprese. In difesa infine Abate dovrebbe essere preferito a De Sciglio.
Oltre a De Sciglio e Muntari, che hanno ancora speranze per una possibile maglia da titolari, l’attesa si concentra su Robinho e soprattutto Pazzini, che in tanti vorrebbero vedere al fianco di Balotelli fin dal primo minuto. Non sarà così, ma certamente ci sarà spazio per il ‘Pazzo’ a partita in corso, alla ricerca della grande impresa.
Continua l’assenza di El Shaarawy, per il quale questa stagione è stata a dir poco disastrata e passata quasi per intero in infermeria. Oltre a lui saranno assenti altri due giovani, cioè Petagna e Cristante: non sarà quindi questa la partita del vivaio rossonero.
13 Courtois; 20 Juanfran, 2 Godin, 23 Miranda, 3 Filipe Luis; 6 Koke, 14 Gabi, 4 Mario Suarez, 10 Arda Turan; 8 Raul Garcia; 19 Diego Costa. All. Simeone
A disp.: 1 Aranzubia, 12 Alderweireld, 22 Insua, 24 Sosa, 11 Cristian Rodriguez, 9 Villa, 26 Diego.
Squalificati: –
Indisponibili: Manquillo, Tiago.
32 Abbiati; 20 Abate, 25 Bonera, 13 Rami, 28 Emanuelson; 34 N. De Jong, 15 Essien; 16 Poli, 22 Kakà, 23 Taarabt; 45 Balotelli. All. Seedorf.
A disp.: 1 Amelia, 2 De Sciglio, 17 C. Zapata, 21 Constant, 4 Muntari, 7 Robinho, 11 Pazzini.
Squalificati: Montolivo.
Indisponibili: El Shaarawy, Petagna, Cristante.
Arbitro: Clattenburg (Inghilterra).
Si avvicina Atletico Madrid Milan, e Seedrof sta apportando le ultime modifiche alla formazione che prenderà parte alla sfida. Per il Milan è una sfida fondamentale che potrebbe segnare la stagione e la parola d’ordine in casa rossonera è vincere. Lo ha ribadito Galliani in una intervista in cui chiede al bomber rossoner di stringere i denti:”Supermario ha un pochino di dolore com’è normale, ma credo che possa conviverci. Kakà può tornare Kakà in notti come queste? Speriamo, Kakà e tutti gli altri”.
Domani sera, ore 20.45, scatta il grande appuntamento al Vicente Calderon: Atletico Madrid-Milan, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. La partita che per i rossoneri può cambiare una stagione: solo nel 1995 sono riusciti a ribaltare una sconfitta casalinga, ora sono costretti a farlo se vogliono dare un senso ad un’annata che in molti si aspettavano di transizione ma non certo fino a questo punto. Arbitra l’inglese Mark Clattenburg; si parte dallo 0-1 della partita di andata, firmato Diego Costa. Significa che per andare ai quarti il Milan ha bisogno di vincere con un gol di scarto ma segnandone almeno due, oppure con due di differenza.
I Colchoneros sembrano aver superato il momento critico: nel weekend hanno vinto sul campo del Celta Vigo con la doppietta di David Villa, giunto a 13 gol in campionato, e hanno effettuato il controsorpasso ai danni del Barcellona diventando la prima inseguitrice del Real Madrid. Tutto ancora aperto per il Cholo Simeone, che ha dominato il girone eliminatorio con cinque vittorie e un pareggio; il dato che deve preoccupare il Milan è il fatto che in casa i Colchoneros non hanno mai perso quest’anno, ottenendo 14 vittorie e 3 pareggi tra Liga e Champions League. L’unica sconfitta è arrivata in Copa del Rey, contro il Real Madrid: non sembra che questo Milan abbia la forza delle Merengues, perciò dalle parti del Calderon c’è un velato ottimismo circa il proseguimento del cammino europeo. Per di più Simeone ha tutta la rosa a disposizione: se il suo problema era quello di avere poche alternative stavolta può contare sugli effettivi al completo, con l’unica eccezione del giovane terzino sinistro Manquillo. Sarà sempre 4-4-2, ma senza pensare a difendere il risultato: in casa i Colchoneros giocano sempre per vincere, dunque è probabile che ci sia Villa ad affiancare Diego Costa, con i soliti Koke e Arda Turan sulle corsie laterali. Uno schema classico che all’occorrenza diventa 4-2-3-1 per dare più spinta e aprire più spazi a Diego Costa.
La seconda sconfitta consecutiva in campionato non è certo un bel biglietto da visita per i rossoneri, che si presentano a Madrid con 35 punti in classifica, la decima caduta sul groppone e gli obiettivi principali irraggiungibili, dallo scudetto (una chimera già dopo poche giornate) al terzo posto. Dovesse fallire anche l’aggancio all’Europa League, il Diavolo si troverebbe fuori dalle coppe per la prima volta dal 1998-1999, e ora giova poco ricordare che in quella stagione libera da impegni infrasettimanali arrivò un insperato scudetto. Clarence Seedorf cerca di predicare fiducia, ma sa benissimo che il suo Milan da trasferta non gira: in campionato ci sono 3 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte, in Champions League una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Se guardiamo al solo bilancio con l’olandese in panchina siamo invece a due vittorie e due sconfitte; un miglioramento, ma non tale da farsi prendere dall’entusiasmo. Le buone notizie comunque ci sono: Poli ha recuperato e sarà della partita, ci sarà anche Mario Balotelli mentre Kakà, che si è riposato sabato sera (è entrato nella ripresa) affiancherà Taarabt. Squalificato Montolivo, a centrocampo c’è il ballottaggio tra Essien e Muntari su chi dovrà affiancare De Jong; al momento il favorito sembra essere il ghanese, ma Seedorf si riserva di pensarci fino all’ultimo. Rami e Bonera saranno i due centrali di difesa, con De Sciglio che resta a destra perchè Seedorf non lo vuole spostare dall’altra parte e dunque apre all’utilizzo di Emanuelson.