Juventus-Fiorentina vedrà in campo tanti giocatori importanti e che potrebbero decidere la partita in un modo o nell’altro; nè Conte nè Montella hanno ancora sciolto tutti i dubbi relativi agli undici iniziali. Il tecnico bianconero per esempio medita sul riposo da concedere a Fernando Llorente: al suo posto potrebbe giocare Osvaldo, che a quel punto sarebbe in coppia con Sebastian Giovinco e lo spagnolo in panchina. A centrocampo dovrebbe tornare in panchina Marchisio, non è però da scartare l’ipotesi che sia Pirlo a fare ancora turnover, con il Principino in campo. Per la difesa è ballottaggio Caceres-Ogbonna per sostituire probabilmente Bonucci, che dovrebbe stare ancora fuori; sembra invece scontato che lo schema sarà il 3-5-2, dopo che alla vigilia si era pensato di passare al 4-3-3. Montella invece ha dubbi legati alla spalla di Matri: Mario Gomez sarebbe la soluzione “pesante”, Ilicic quella più ovvia per non avere una formazione troppo offensiva in campo. Dietro torna titolare Tomovic, che però fino all’ultimo se la gioca con Diakitè; a centrocampo punto di domanda, con uno tra Pizarro e Aquilani che potrebbe rimanere fuori per fare spazio a Mati Fernandez senza contare che invece potrebbero giocare entrambi con Borja Valero, al momento l’unico certo del posto.
Si gioca questa sera Juventus_Fiorentina, a cinque giorni di distanza dall’episodio di campionato. Vediamo quali possono essere i protagonisti della partita, giocando anche con i corsi e ricorsi storici. Era la stagione 2007-2008 quando la Fiorentina andò a Torino e vinse 3-2, ultima volta in cui i viola hanno espugnato il campo della Juventus. A segnare il gol decisivo fu Pablo Daniel Osvaldo, allora giovanissimo: quella squadra, allenata da Cesare Prandelli, non aveva spazio per lui. Fu sacrificato, e quattro anni dopo ritrova la Fiorentina con la maglia della rivale più acerrima che all’epoca aveva castigato. Ai toscani ha già fatto gol con la maglia della Roma, lo scorso anno; oggi sogna di replicare, dall’alto dei due gol in due partite già realizzati in Europa League. Con i viola ha mosso i primi passi nel nostro campionato, con la Juventus potrebbe riguadagnare la Nazionale in vista del Mondiale. In due partite casalinghe contro la Fiorentina, Alessandro Matri ha realizzato due gol. Molto simili, due conclusioni di prima intenzione dentro l’area di rigore con il piatto destro. La prima decisiva, dopo il pareggio di Jovetic; la seconda a sigillare il 2-0, perdendo una scarpa e tirando con il piede nudo. Poi i bianconeri hanno deciso che il lodigiano potesse essere sacrificato: al Milan per 11 milioni di euro, e di lì a Firenze. Dove ha avuto un grande impatto con una doppietta all’esordio, ma poi non ha più segnato se non in Europa League. E allora, quale momento migliore per tornare al gol se non allo Juventus Stadium? A Torino avrà comunque una buona accoglienza: ha lasciato ottimi ricordi. Dovesse far male al popolo bianconero, però, le cose potrebbero cambiare.
Alle ore 21,05 torna l’appuntamento con Juventus-Fiorentina: dopo la partita di campionato della scorsa domenica, vinta 1-0 dai bianconeri, si gioca per l’andata degli ottavi di finale di Europa League. Tra una settimana scopriremo quale delle due accederà ai quarti: sorteggio amaro dunque, perchè potevamo portare tre squadre nelle prime otto e invece ne perderemo necessariamente una, pur se per contro possiamo dire che almeno una nostra rappresentante proseguirà la marcia. Grande rivalità tra Torino e Firenze: gli accadimenti del passato sono più vivi che mai, in Europa c’è il precedente della finale di Coppa UEFA 1990 vinta dalla Juventus, con la Fiorentina che giocò il ritorno sul neutro di Avellino. Questa sera arbitra l’olandese Kuipers.
“L’Europa League è una manifestazione bellissima”. Lo ripete come un mantra Antonio Conte, quasi come se volesse convincersi lui stesso che la Champions non esiste più e bisogna onorare questa competizione, che offre la finale casalinga. Il tecnico salentino ha ribadito il concetto del turnover, spiegando che “gestiremo giocatori e partite, le rotazioni sono fatte per vincere o provarci. Nemmeno in campionato c’è qualcosa di deciso”. E sulla Fiorentina: “In campionato non ha più grandi obiettivo e dunque può concentrarsi sulla coppa. Sono due squadre che esprimono un nel gioco, speriamo che sia uno spettacolo per il calcio. Scontro tra me e Montella? Non è una sfida tra primo e secondo” ha detto riferendosi alle votazioni per la Panchina d’Oro “io e Vincenzo siamo giovani e vogliamo far bene”. Esperimenti per questa sera: si va verso il tanto amato 4-3-3 che non è stato provato nel corso della stagione ma è un’idea fissa di Conte. Asamoah scala sulla linea dei terzini, Caceres si allarga a destra e c’è il centrocampo super dello scorso anno, quello con Vidal-Pirlo-Marchisio. Davanti la vera rivoluzione: Isla gioca in un ruolo che potrebbe davvero farlo esplodere, ovvero esterno offensivo. Insieme a lui possibilità più concrete per Llorente, con Giovinco largo a sinistra.
Va dunque solo in panchina Osvaldo, l’ex della partita: due gol in due gare di Europa League, è probabile che Conte gli dia comunque spazio nel secondo tempo per farlo rimanere in ritmo. Si riposa Barzagli, che durante l’anno ha accusato problemi di tendinopatia e sfrutta questa partita per arrivare in forma alla volata finale. Panchina anche per Lichtsteiner e Pogba, riserve di lusso che possono cambiare il ritmo della gara entrando nel secondo tempo.
Carlos Tevez non si è allenato: nulla di grave, nessun caso, semplicemente viene tenuto a riposo e non è stato nemmeno convocato, rientrerà per il Genoa in campionato. Sempre ai box Mirko Vucinic e Simone Pepe, che non sanno ancora se e quando potranno rientrare in campo in questa stagione.
Vincenzo Montella si è presentato in conferenza stampa spavaldo: “Vorrei vincere questa partita con più di un gol di vantaggio. Il secondo tempo di domenica è stato un ottimo passo in avanti. Segniamo poco in questo periodo, ma il modulo c’entra poco. Faremo degli accorgimenti e cercheremo di far gol e vincere, ma sappiamo che si gioca sui 180 minuti”. Per quanto riguarda la Juventus, il tecnico viola ha candidamente ammesso che “se in campionato sono così avanti ci sarà un motivo: se Conte in due anni ha fatto 40-50 punti più di me significa che è il più bravo. Non sempre però vince la storia”. Sulla formazione: “Gomez-Matri insieme è una possibilità, e sono contento di recuperare Borja Valero che è anche diventato papà, psero sia sereno. Mi piacerebbe ci fosse una bella atmosfera; la rivalità sportiva è il sale del calcio, ma sui cori dobbiamo fare qualcosa e dobbiamo farlo tutti”. Matri-Gomez non saranno in campo dal primo minuto, non entrambi: inizierà come previsto l’ex di giornata, con Ilicic che agirà alle sue spalle. Lo schema è il 3-5-2: Aquilani funge da schermo davanti alla difesa con Borja Valero che sarà il vero regista e Mati Fernandez l’incursore, sulle corsie Cuadrado e Pasqual. Dietro dovrebbe farcela Savic, che completa la linea con Tomovic e Gonzalo Rodriguez.
Mario Gomez rappresenta dunque la soluzione di lusso dalla panchina: sicuramente il tedesco entrerà nel secondo tempo, anche per fargli ritrovare il ritmo partita. Ci sono anche Ambrosini e Pizarro per il centrocampo: il primo deve mettere minuti nelle game e può risultare utile sulle palle aeree e per blindare il centrocampo, il secondo potrebbe dare una mano nella gestione della palla. Attenzione a Ryder Matos, che ha giocato tanto nel girone eliminatorio e ha messo insieme tre gol in Europa League.
Restano fuori dai giochi Giuseppe Rossi e Joaquin: il primo punta a recuperare per la finale di Coppa Italia e dovrebbe esserci al Mondiale, il secondo si è fermato ultimamente e non ce la fa per la convocazione questa sera. Montella dovrebbe comunque ritrovarlo per il campionato, al massimo per il ritorno di Europa League.
1 Buffon; 4 M. Caceres, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 22 Asamoah; 23 Vidal, 21 Pirlo, 8 Marchisio; 33 Isla, 14 Llorente, 12 Giovinco. All. Conte
A disp: 30 Storari, 15 Barzagli, 5 Ogbonna, 26 Lichtsteiner, 13 Peluso, 6 Pogba, 18 Osvaldo
Squalificati: –
Indisponibili: Pepe, Vucinic, Tevez
1 Neto; 40 Tomovic, 2 Gonzalo Rodriguez, 15 Savic; 11 Cuadrado, 14 Mati Fernandez, 10 Aquilani, 20 Borja Valero, 23 Pasqual; 72 Ilicic; 19 Matri. All. Montella
A disp: 25 Rosati, 5 Compper, 7 D. Pizarro, 21 Ambrosini, 66 J. Vargas, 30 Matos, 33 Mario Gomez
Squalificati: –
Indisponibili: Joaquin, G. Rossi
Arbitro: Kuipers (Olanda)
Secondo appuntamento in cinque giorni: alle ore 21,05 di domani si gioca Juventus-Fiorentina, andata degli ottavi di finale dell’Europa League 2013-2014. La scorsa domenica i bianconeri si sono imposti per 1-0 (gol di Asamoah) pareggiando così il conto delle partite stagionali; la sfida di domani vale solo il primo round, tra otto giorni si replica al Franchi e una delle due rivali andrà ai quarti di finale. Non c’è bisogno di stimoli particolari: Juventus e Fiorentina li trovano solo nel trovarsi faccia a faccia sul terreno di gioco, potrebbe anche trattarsi di un’amichevole e l’agonismo sarebbe garantito. Arbitra l’olandese Kuipers.
Non si possono tracciare troppe statistiche per la Juventus da Europa League: la competizione per i bianconeri è iniziata con i sedicesimi di finale, vista l’eliminazione dal girone di Champions. Per quello che può servire comunque la squadra di Antonio Conte ha raccolto due vittorie, entrambe per 2-0: Trabzonspor liquidato con una minima sofferenza all’andata (reti di Osvaldo e Pogba) e dominio al ritorno (Vidal e Osvaldo). Conte è soddisfatto soprattutto per due aspetti: l’inserimento di Osvaldo in squadra e il fatto che nonostante le fatiche europee la sua Juventus ha mantenuto il passo in campionato, prendendo 9 punti nel trittico Torino-Milan-Fiorentina e incrementando di 5 lunghezze il vantaggio sulla Roma. In più, in casa i bianconeri sono un rullo compressore: 14 vittorie su 14 in campionato, mentre in stagione, contando quindi anche le coppe, siamo a 17 vittorie e due pareggi. Per la partita di domani ci sono ancora dubbi di formazione: si va verso una conferma dei titolari, l’unico dubbio è rappresentato dagli esterni (potrebbe riposarsi Lichtsteiner, dovrebbe giocare Asamoah che è in grande forma) e dall’attacco, dove Osvaldo potrebbe sostituire Llorente. In difesa Caceres dovrebbe giocare in luogo di Barzagli, che soffre dall’inizio della stagione di tendinopatia e potrebbe riposarsi.
Vincenzo Montella è fiducioso: contro la Juventus per due volte ha sbagliato il primo tempo, ma ha poi dimostrato di sapersela giocare nella ripresa, in un caso addirittura rimontando nel giro di un quarto d’ora. Allora era passato al 4-3-3 distruggendo i bianconeri, ma il modulo che dovrebbe proporre domani è ancora il 3-5-2 nel quale certamente tornerà titolare Matri, probabilmente assistito da Ilicic. Dubbi su centrocampo e difesa; possibile l’inserimento di Ambrosini che non ha giocato in campionato, ci sarà forse spazio per Mati Fernandez mentre sicuramente sarà in campo Borja Valero che è fermo in Serie A per squalifica. Per il momento i viola hanno avuto una marcia trionfale in Europa League: girone dominato con cinque vittorie e un pareggio, poi l’Esbjerg è stato liquidato nel giro di un tempo (quello giocato in Danimarca), il 3-1 esterno (Matri, Ilicic e rigore di Aquilani) ha permesso una partita di controllo al Franchi, così tanto sonnacchiosa che è finita 1-1 (Ilicic per i viola). Adesso l’avversario è di quelli tosti, forse quello che maggiormente la Fiorentina avrebbe voluto evitare: di certo per la forza della Juventus, poi perchè in una competizione internazionale vuoi sempre evitare i derby che si possono rivelare imprevedibili.
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