Il Siviglia vince l’Europa League 4 a 2 dopo i calci di rigore contro un Benfica che perde la sua ottava finale consecutiva. Gara combattuta e indecisa fino all’ultimo, le due squadre scendono in campo entrambe con la voglia di vincere la coppa e nel primo tempo sono gli spagnoli ad organizzare meglio la manovra subendo però i tentativi dei portoghesi, in particolare con Garay e gli inserimenti di Maxi Pereira, che sprecano molto come per il resto della partita. Oltre a perdere per infortunio Sulejmani intorno alla mezz’ora, al Benfica viene anche negato probabilmente un penalty nel finale della prima frazione ma l’arbitro tedesco Brych lascia giocare molto e sul prosieguo ci sono diversi dubbi per un nuovo episodio non ravvisato ai portoghesi e forse uno a favore del Siviglia. Rodrigo e Lima buttano via due pericolose occasioni e le Aquile sembrano poter segnare da un momento all’altro ma la partita si trascina e lo stesso copione si ripete ai supplementari, dove i cambi non danno la scossa, con addirittura il subentrato Marin costretto ad uscire dopo pochi minuti. I giocatori sembrano visibilmente stanchi e al momento dei rigori sono le parate di Beto a fare la differenza: Lima e Luisao segnano il primo e il quarto penalty ma Cardozo e Rodrigo appaiono vistosamente insicuri e l’estremo difensore ne intuisce le traiettorie. Per il Siviglia, invece, Blacca, Mbia, Coke e Gameiro, per la gioia finale, insaccano alle spalle di Oblak. Il trofeo è nelle mani del Siviglia, capitan Rakitic può alzare la coppa per la gioia degli andalusi mentre sul Benfica continua la maledizione del suo ex allenatore Guttmann.
Azioni pericolose e ripartenze repentine, peccato per i tanti errori commessi dai due attacchi.
Gioca bene nel primo tempo, orchestra meglio il gioco in generale anche se soffre un po’ le fiammate del Benfica, resistendogli bene. A fine partita forse bisogna riconoscere che meritavano qualcosa in più, visto anche un rigore netto negato, ma in attacco Rodrigo e Lima, Cardozo poi, sono troppo spreconi e ai rigori le insicurezze pesano. Almeno due episodi, Moreno su Lima quello più netto, a favore del Benfica non fischiati, forse uno per il Siviglia. Permette a Beto di avanzare ben oltre la linea di porta durante il rigore di Cardozo. Non all’altezza di una finale di Europa League.
Primo tempo: Dopo i primi 45 minuti è ancora 0 a 0 tra Siviglia e Benfica che si giocano la coppa dell’Europa League a Torino. Entrambe le squadre scendono in campo mostrando tutta la voglia di vincere ma il primo tempo, anche se abbastanza equilibrato, viene orchestrato leggermente meglio dagli spagnoli che però corrono più di un brivido sui tentativi portoghesi. Il talentuoso capitano Rakitic (voto 6,5) mette in difficoltà gli avversari con i suoi spunti anche se il centravanti Bacca (voto 5) non riesce ad imporsi tra i difensori di Jesus. Nel Benfica, costretto a sostituire Sulejmani al 25′ con Almeida dopo i brutti contrasti con Moreno e Fazio, sono da sottolineare i tentativi di Garay prima e gli inserimenti di Maxi Pereira (voto 6,5) poi che tengono in ansia gli spagnoli. Siqueira (voto 5,5) in basso a sinistra è propositivo ma un po’ confusionario e nel finale c’è un episodio dubbio su Gaitan, forse contrastato irregolarmente in area. (Alessandro Rinoldi)
Siviglia
Non sempre affidabilissimo in partita, alla fine le sue manone portano a casa la coppa ai rigori chiudendo la porta a Cardozo e Rodrigo.
Molto ancorato alla sua posizione di laterale basso destro, non commette sbavature e trasforma il terzo rigore per i suoi.
Salva sulla linea un goal già fatto, si batte come un leone con grandi anticipi.
Duro all’inizio, dopo la precoce ammonizione si placa e gestisce rendendosi anche pericoloso di testa sulle palle da fermo.
Tanta personalità, cerca di colpire anche da dove non te lo aspetteresti.
Partita di gran sostanza, trasforma il suo rigore con una fucilata ammirevole.
Chiude tutto con Mbia in sordina a centrocampo.
Fa registrare diverse conclusioni verso la porta ma troppo centrali per Oblak, con la sua esperienza ci si aspettava qualcosa di più.
Il più talentuoso dei suoi, la sua classe mette in difficoltà gli avversari con spunti importanti.
Bella gara per lui, sempre lucido e pungente, viene sostituito nei supplementari dopo aver corso tanto.
Con il potenziale espresso durante la stagione si pensava concludesse di più in porta ma è abbastanza abbandonato a se stesso, non sfruttando al meglio le occasioni quando riceve palla.
Entra al 78′ ma esce nel primo supplementare al 104′ forse per infortunio. Una sola iniziativa senza gioia.
Entra nei supplementari, il bomber francese trasforma il rigore matematicamente decisivo per chiudere i conti.
Pochi minuti per lui e cerca di pressare grazie alla sua freschezza.
All.EMERY 6,5 Sfortunato nel dover richiamare Marin, da poco entrato, non incide sul match con i cambi. La gara è difficile e si sbraccia per tutta la sera per tenere attenti i suoi. Sforzi premiati.
(Alessandro Rinoldi)
Benfica
Sempre attento, interviene bene ma non riesce a far bene come il collega al momento dei calci di rigore.
Inserimenti importanti ma conclusioni imprecise.
Il solito scoglio difensivo, trasforma anche il suo rigore ma non è lui il capitano che stasera alza la coppa.
Bene in difesa, sfiora il goal in un paio di occasioni
Molto propositivo ma anche confusionario, perde il controllo per 5 minuti in cui si fa ammonire poi resta cauto ed è meno audace in avanti per il resto del match.
Dopo i brutti contrasti con Fazio prima e soprattutto Moreno poi, deve uscire a soli 25 minuti dall’inizio del match.
Impreciso e sconclusionato. Non riesce a gestire correttamente il pallone.
Non sembra seguire gli ordini di Jesus e perde troppe palle.
Con il suo talento si pensava potesse fare la differenza stasera ma non è stato così. Forse c’era un rigore su di lui ma nell’occasione avrebbe potuto giocare meglio quella palla.
Butta via delle occasioni clamorose. Ci può stare che l’arbitro non gli abbia reso giustizia per il fallo di Moreno non fischiato ma sarebbe dovuto essere più preciso negli altri episodi.
Anche lui come il compagno getta al vento il potenziale vantaggio con in più la macchia di farsi parare il rigore.
Entra al posto di Sulejmani infortunato e lo fa rimpiangere perchè non spacca il match come si pensava potesse fare il compagno.
Il cannoniere d’esperienza di Jesus viene inserito solo dopo i 90 minuti e ai rigori si presenta palesemente insicuro, facendosi parare il tiro dagli 11 metri.
Entra nell’ultimo minuto dei supplementari, forse chiamato a battere l’ultimo rigore della serie al quale però i compagni non arrivano.
All.JESUS 6 A dir poco incredulo per le decisioni prese dall’arbitro, cerca di dare la carica ai suoi che sembrano poter riuscire a colpire ma alla fine paga le incertezze dei suoi giocatori.
(Alessandro Rinoldi)