Oro Elisa Di Francisca, argento Martina Batini, bronzo Valentina Vezzali. Si rischia quasi di farci l’abitudine al dominio delle azzurre del fioretto femminile, ma sono sempre grandi emozioni. La tripletta stavolta è arrivata dagli Europei 2014 in corso di svolgimento a Strasburgo, ed è una prima volta a livello continentale. Può sembrare strano se si pensa che erano già arrivate triplette sia ai Mondiali sia alle Olimpiadi per quello che non a caso viene definito Dream Team, eppure mai era successo agli Europei. Un vuoto colmato grazie a tre diverse generazioni, dall’eterno mito Vezzali (40 anni) alla campionessa olimpica Di Francisca (31) fino alla Batini (25), il nuovo che avanza e che ci fa capire che il dominio potrà andare avanti a lungo. Senza dimenticare Arianna Errigo, comunque capace di entrare nelle prime otto nonostante un infortunio a un dito. In copertina però ci va Elisa Di Francisca, capace di vincere nell’occasione più importante dopo un anno difficile, in cui non aveva ancora vinto in Coppa del Mondo (cosa che invece era riuscita alle altre tre azzurre in gara), e di confermare il titolo europeo vinto l’anno scorso a Zagabria: “La tigre doveva venire fuori. In testa avevo tante cose, paure, ansie, tumulto. Poi sono riuscita a fare silenzio dentro di me, sono come andata in trance”. I risultati parlano chiaro: 15-3 alla Vezzali in semifinale, 15-5 in finale contro la Batini, che in semifinale battendo la russa Biryukova aveva posto fine alle speranze del resto d’Europa. Il commento finale è del c.t. Andrea Cipressa: “Sul podio qui c’erano tre generazioni, quest’anno mancava solo Elisa alla vittoria e ora c’è anche lei, sono felice. La grande forza di questo fioretto è che non è solo un’atleta che vince”.

Ancora una volta grande protagonista agli Europei di scherma, che quest’anno si stanno disputando a Strasburgo (Francia). Ieri infatti è arrivata la sorprendente medaglia di bronzo nella sciabola femminile della ventitreenne salernitana Rossella Gregorio, certamente non attesa ad un risultato così prestigioso, anche se nelle categorie giovanili aveva raccolto numerosi successi. Questa però è la consacrazione tra le seniores: “Sono felice ma non mi esalto, resto con i piedi per terra”. Di sacrifici ne ha fatti: si è trasferita da Salerno a Roma, ha cambiato maestro e ha accantonato almeno momentaneamente gli studi per dedicarsi a tempo pieno alla scherma. L’unica a batterla è stata in semifinale l’ucraina Olga Kharlan, numero 1 del ranking mondiale e poi vittoriosa anche in finale contro la russa Dyachenko per conquistare il titolo di campionessa d’Europa. Altra grande gioia è stata la vittoria di Beatrice “Bebe” Vio nel fioretto femminile paralimpico: una grande gioia per lei, la prima tra le “grandi” dopo i successi giovanili. Battuta in finale la russa Viktoria Boykava con un nettissimo 15-5. Adesso potrà festeggiare tingendosi i capelli d’oro, come esito di un patto con la madre di qualche settimana fa. Una meningite le ha fatto perdere braccia e gambe all’età di 11 anni, ma non l’amore per la scherma. Ma non è tutto, perché oggi ci giochiamo altre carte pesantissime: infatti è il giorno sia del fioretto femminile sia della sciabola maschile. In entrambi i casi schieriamo quartetti fenomenali. Naturalmente non possono mancare le regine del Dream Team, da Valentina Vezzali ad Elisa Di Francisca fino ad Arianna Errigo, senza dimenticare che pure la più giovane Martina Batini potrà fare grandi cose. In campo maschile puntiamo molto su Diego Occhiuzzi ed Enrico Berrè, anche se purtroppo va segnalato che Aldo Montano è stato bloccato già nei sedicesimi di questa mattina, condizionato da un problema muscolare che lo mette fuori causa anche per la gara a squadre.