Luomo della Coppa Italia è Senad Lulic. Due anni fa il gol nel derby di finale che diede il titolo alla Lazio, ieri sera la rete al San Paolo che ha permesso ai biancocelesti di superare il Napoli e tornare a giocarsi il trofeo. Il bosniaco ovviamente è stato grande protagonista ai microfoni della Rai appena dopo il fischio di chiusura dellarbitro Orsato; ha dichiarato che limportante è la finale, è quello che volevamo. Non potrò più segnare contro la Roma e decidere il titolo, ma questo importa poco. Dobbiamo andare avanti nella serie di risultati positivi. In finale cè la Juventus, capolista del campionato: E la squadra più forte d’Italia ha detto Lulic ma non è imbattibile e continuando così ce la giocheremo. Oggi – ieri, ndr – la partita è stata perfetta, personalmente voglio ritrovare la migliore condizione dopo il lungo infortunio.
Un equilibrio quasi inedito, incredibile nei numeri, rotto solo dall’ingresso che sconvolge la storia della Coppa Italia 2014/15 per la Lazio. E non solo. Lulic a parte, le statistiche di Napoli-Lazio sono il festival della parità, quasi paradossale: 50 a 50 la percentuale del possesso palla, 63,8 a 63,8 (!) quella dei passaggi riusciti, solo 10” 11’08” Napoli contro 10’58” Lazio di differenza nella supremazia territoriale. E si potrebbe proseguire anche con le palle giocate ed i falli commessi, tutti o esattamente combacianti o di poco differenti.
Concentriamoci allora sui due dati che posso risultare più beffardi per il Napoli di Benitez: sia l’attacco alla porta sia la protezione dell’area entrambi per 6 punti percentuali sono infatti a favore dei padroni di casa, che devono rammaricarsi, come abbiamo ripetuto in questo post partita amaro per i partenopei, proprio e soprattutto per gli errori sottoporta. I singoli infine: per quanto concerne le palle recuperate, svetta Britos a quota 36; il secondo è Biglia, con 28. Il regista della Lazio è in fuga invece nella classifica parziale dei passaggi riusciti, con 67. Gabbiadini, poi, è tra i 28 scesi in campo il singolo con più tiri verso lo specchio, 4. Toglierlo dal campo, anche per questo, non è stata certamente un’idea brillante.
Spazio alle interviste del post partita, ai microfoni di ‘Rai Sport’. Stefano Pioli: “Credo vada sottolineata la prestazione della squadra: abbiamo sofferto e lottato contro un avversario molto forte. Sono molto soddisfatto dei miei giocatori, non era facile vincere qui“. ‘Gazzetta.it’ sottolinea poi l’importanza dei cambi, sempre dalle dichiarazioni del post del tecnico biancoceleste: “Avevo tante possibilità di scelta, volevo rimanere equilibrato in avvio di gara per non subire l’avversario, sono partito con un vertice basso, e tanti giocatori importanti in panchina. Poi abbiamo capito che si poteva osare di più, e lo abbiamo fatto. Adesso abbiamo centrato un obiettivo importante, ma non abbiamo ancora vinto niente“.
E Rafa Benitez, con i soliti monosillabi dell’ultimo periodo, risponde appellandosi alla fortuna: “Al Napoli è mancato solo il gol. Complimenti alla Lazio, ma abbiamo avuto 7 occasioni. Arrivare in semifinale di Coppa Italia e ai quarti di Europa League non significa non aver fatto bene, gli episodi delle ultime partite li abbiamo visti tutti, siamo dispiaciuti al 100%. Non si può dire che la stagione è insufficiente: la squadra ha creato sempre tantissimo“.
Più netto il presidente Aurelio De Laurentiis: “Ho deciso che da domani e fino alla fine della stagione se non si cambia rotta la squadra starà in ritiro. Si deve cambiare registro e avere rispetto per i tifosi e la società. una decisione mia” riporta sempre ‘Gazzetta.it’.
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