Dopo un digiuno che durava da tre gare, l’Avellino di Toscano (oggi assente per una colica renale che lo ha costretto al ricovero in una clinica) torna alla vittoria battendo quella che ormai è a tutti gli effetti una diretta rivale per la lotta alla salvezza, il Pisa di Gattuso (anche oggi a secco di gol), per 1 a 0. Il gol decisivo lo sigla il capitano della formazione irpina, D’Angelo, che grazie alla deviazione di Longhi che mette fuori causa Ujkani deposita il pallone in rete per i tre punti dei padroni di casa, grazie ai quali ora l’Avellino si è tirato fuori dalla zona calda della classifica, scavalcando lo stesso Pisa in graduatoria. Non è stata una bella partita al Partenio, anche a causa della pioggia che ha appesantito oltremodo il terreno di gioco, con i ventidue in campo che hanno commesso parecchi errori contribuendo a spezzettare i ritmi. Le due squadre si sono equivalse sul possesso palla (51% a 49% per il Pisa), a ulteriore conferma dei problemi palesati dalle due formazioni a trovare il gol anche il dato relativo al numero di tiri in porta (2 a 1 per l’Avellino), in effetti si sono viste davvero poche palle gol nell’aco dei novanta mintui di gioco. Il Pisa ha battuto 8 calci d’angolo contro l’unico corner che ha avuto a disposizione l’Avellino, ma la retroguardia irpina ha saputo disimpegnarsi bene sulle palle inattive.
Le parole del tecnico del Pisa, Gennaro Gattuso, in conferenza stampa: “Non mi piace accusare gli arbitri, ma da diverse gare avvengono episodi a nostro sfavore che non mi piacciono per niente. Per il resto continuiamo a non concretizzare le azioni che costruiamo, in alcuni frangenti sembra che vogliamo entrare in porta con tutto il pallone e a quel punto le cose si complicano, soprattutto se non ti chiami Messi o Cristiano Ronaldo. Rispetto all’Avellino non abbiamo giocato male, ma gli avversari hanno vinto grazie a un episodio anche se non è mai facile giocare al Partenio. Finché avrò la collaborazione dei miei ragazzi continuerò a lavorare, grazie alla mia carriera non ho problemi economici e posso permettermi di allenare senza avere la certezza dello stipendio a fine mese”. (Stefano Belli)