Allo Stadio Artemio Franchi la Fiorentina ottiene meritatamente il successo sullo Slovan Liberec per 3 reti a 0. Il primo tempo, dopo una fase di stallo iniziale, si rivela molto vivace a partire dal quarto d’ora, quando Ilicic coglie il palo da fuori area sugli sviluppi di un corner battuto corto. Al 17′ gli ospiti sono costretti alla prima sostituzione del match a causa dell’infortunio capitato a Novorka, rimpiazzato da Nitriansky, realizzando poi l’unica vera occasione pericolosa al 21′, con Tatarusanu a salvare in calcio d’angolo il tocco sotto porta di Folprecht. I Viola riescono a passare in vantaggio al 30′, quando Ilicic trasforma dal dischetto il rigore procuratosi per fallo di Sukennik, mentre Kalinic, al 42′, realizza la rete del raddoppio approfittando dello scivolone difensivo di Coufal. Nella ripresa, Ilicic e Kalinic finiscono con l’essere meno precisi così come anche i cechi che subiscono persino il terzo goal di Cristoforo al 73′, bravo a trovare l’angolino basso in mezzo a due avversari. Nel finale, il capitano Gonzalo Rodriguez evita anche l’ultimo tentativo fermando il neo entrato Komlichenko a centro area. Con la vittoria di questa sera la Fiorentina si colloca in testa al gruppo J con 10 punti mentre lo Slovan Liberec rimane ultimo con un solo punto.



Match gradevole sicuramente per merito delle belle giocate realizzate dalla Fiorentina, agevolata però anche dalla caratura dell’avversario.

Fa il suo dovere ottenendo con merito i 3 punti a fronte di una squadra inferiore sia sulla carta che nei fatti.

Nonostante un buon inizio soprattutto sul piano mentale, la Fiorentina si rivela essere di un altro livello rispetto alle proprie possibilità.



Seppur non sempre supportato a dovere dai suoi assistenti, gestisce senza problemi una gara tranquilla.

Ecco le nostre pagelle di Fiorentina-Slovan Liberec con i migliori ed i peggiori del primo tempo. Allo Stadio Artemio Franchi di Firenze le formazioni di Fiorentina e Slovan Liberec sono da poco rientrate negli spogliatoi per l’intervallo sul 2 a 0 in favore degli italiani. Dopo un inizio di gara abbastanza equilibrato, Ilicic coglie il pallo al 15′ con un bel destro da fuori area ma gli ospiti rispondono con l’occasione per Folprecht sulla punizione in profondità di Bartl al 21′ e sventata in calcio d’angolo da Tatarusanu. Al 26′ Kalinic spara alto per i viola che passano in vantaggio al 30′ con Ilicic, bravo a conquistarsi, per fallo di Sukennik, e trasformare un calcio di rigore concesso al 29′. I cechi appaiono in difficoltà specie in seguito alla sostituzione di Hovorka, infortunato, con Nitriansky al 17′. Il raddoppio della squadra di Paulo Sousa arriva al 42′ quando Kalinic sfrutta al meglio l’errore di Coufal battendo facilmente il portiere Hladky.



Nonostante un inizio timido, prende in mano la gara concedendo poco o nulla agli avversari. Voto condiviso con Kalinic, lo sloveno colpisce un palo clamoroso, avendo calciato col il destro, suo piede debole, al 15′ e porta in vantaggio i suoi dal dischetto conquistando lui stesso il calcio di rigore. Arretrato a mezz’ala piuttosto che nella sua consueta posizione di regista offensivo, fatica perdendosi in mezzo al campo.

Inizia molto bene sia nei fatti che nell’atteggiamento ma paga gli errori individuali. Crea l’unica pericolosissima chance per i suoi, parata prontamente da Tatarusanu. Già ammonito, atterra malamente Ilicic nella propria area di rigore concedendo dunque la rete del vantaggio che lancia i viola. (Alessandro Rinoldi)

Si guadagna lo stipendio con una parata provvidenziale su Folprecht quando il punteggio era ancora di 0 a 0.
Un po’ arrugginito visto lo scarso impiego in campionato, carbura fino a diventare insuperabile. 
L’ex genoano ha visto raramente il terreno di gioco dal momento del suo arrivo a Firenze e questa sera è stato forse sollecitato troppo poco per giudicarlo.
Annulla senza distinzioni prima Markovic e poi Komlichenko, sostituto del primo.
Come diversi suoi compagni, cresce e si proietta in avanti nel finale.
Uomo ovunque del centrocampo, dà l’esempio ai compagni anche sul 3 a 0.
Parte a rallentatore per poi finire con una marcia in più rispetto agli altri. Realizza il bel goal che ha chiuso la partita. 
Sicuramente al di sotto del suo livello visto il ruolo di mezz’ala di questa sera.
Inizia bene salvo poi perdersi un po’ dalle sue parti.
Colpisce un palo al quarto d’ora e porta poi in vantaggio i suoi conquistando lui stesso il calcio di rigore trasformato. Viene sostituito da Vecino dopo aver cercato la doppietta anche ad inizio ripresa.
Tiene costantemente impegnata la difesa avversaria e realizza anche il goal del raddoppio da vero attaccante approfittando di un errore di Coufal.
Fatica ad entrare in partita ma viene aiutato dalla gestione dei compagni.
Prende il posto di Borja Valero al 79′ per tenere alto il baricentro.
Consente a Kalinic di rifiatare poco prima del recupero.

All. PAULO SOUSA 7 Si affida ad alcuni giocatori con pochi minuti nelle gambe e ne ottiene delle buone risposte.

La difesa non lo aiuta ma pasticcia come quando stende Kalinic fuori area.
Calcola malissimo l’intervento in occasione del 2 a 0 di Kalinic spianando la strada al croato.
Commette il fallo da rigore che vale il vantaggio dei viola venendo graziato dall’arbitro, visto che era già stato ammonito.
La sua partita dura pochi minuti a causa di un infortunio nelle prime fasi di gioco a contatto con Cristoforo e Kalinic. 
Uno dei pochi a farsi valere, prova a chiudere nel finale.
Cerca di supportare l’azione senza ottenere buoni risultati.
Si lascia chiudere nel mezzo da Borja Valero e soci ma è protagonista dell’unica occasione dei suoi in tutta la gara.
Vista la precisione sulla punizione del 21′, avrebbe dovuto cercare qualche cross in più per i compagni.
Non riesce a spiccare sulla trequarti dove perde i tempi giusti per gli inserimenti.
Prova a creare qualcosa in avanti specialmente quando i viola lasciano maggior spazio.
Non tocca nemmeno un pallone dimostrando la sua inferiorità rispetto al diretto avversario Gonzalo Rodriguez.
Prende il posto dell’infortunato Hovorka.
La smorfia di G.Rodriguez su un suo intervento nel finale la dicono lunga su quanto avrebbe potuto fare rispetto al poco concreto Markovic.
Il punteggio non si può più recuperare al momento del suo ingresso in campo ma avrebbe potuto cercare di segnare invece di provare giocate evanescenti che non è stato in grado di completare.

All. TRPISOVSKY 5 La squadra si perde subito dopo la sostituzione di Hovorka senza che riesca più a ridarle una quadratura tale da mantenere l’atteggiamento iniziale.

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