In vista di Barcellona-Atletico Madrid, valida per i quarti della Champions League, studiamo una delle grandi sfide “a distanza” che caratterizzeranno il derby spagnolo del Camp Nou. Tra le file del Barcellona, il più atteso è come sempre il Pallone d’Oro Lionel Messi, che in questa stagione di Champions League ha siglato sei gol su cinque partite giocate. La Pulce si è anche reso protagonista di quattordici tiri nello specchio di porta, che lo rende sicuramente il più pericoloso. Passiamo all’Atletico Madrid, con il protagonista più atteso che sarà sicuramente Griezmann. L’attaccante ha siglato quattro gol in questa stagione di Champions League, su otto partite disputate, e si è reso protagonista anche di quindici tiri in porta nell’attuale stagione.
Non sono tanti i diffidati in Barcellona-Atletico Madrid: anzi, nelle formazioni della partita di Champions League se ne conta soltanto uno. Si tratta di Oliver Torres: l’esterno destro dell’Atletico Madrid però non sarà nemmeno in panchina, con che Simeone dovrebbe affidarsi ad Augusto Fernandez al centro dello schieramento, mantenendo largo Saul Niguez. Il giovane canterano non era al meglio per questa partita e dunque viene risparmiato; si proverà a recuperarlo per la gara di ritorno al Calderon. Nessun diffidato nel Barcellona; chiaramente un’espulsione porterebbe comunque alla squalifica per la sfida di ritorno, e ovviamente aumenta anche il rischio di avere qualche giocatore fuori per l’eventuale semifinale di andata.
Barcellona-Atletico Madrid sarà una partita che conterà molto anche sui panchinari, potenziali protagonisti nel secondo tempo. Nell’Atletico Madrid si punta molto su Angel Correa: ancora molto giovane (21 anni appena compiuti nemmeno un mese fa), i Colchoneros l’hanno acquistato nel maggio 2014 dal San Lorenzo, andando a pescare in Argentina come spesso accade loro (anche con Vietto e Kranevitter per esempio). Aveva appena vinto la Copa Libertadores da protagonista, ma nella prima stagione in Spagna Correa non è riuscito a esordire. Dopo aver vinto il Sudamericano Sub-20, contribuendo con 4 gol, finalmente è arrivato il suo momento: quest’anno Correa ha messo insieme 29 presenze e segnato 6 gol, uno dei quali in Champions League. Seconda punta naturale, nel 4-4-2 dell’Atletico Madrid ha trovato la sua collocazione come esterno di centrocampo, ruolo nel quale fa staffetta con Oliver Torres.
Analizzando le probabili formazioni di Barcellona-Atletico Madrid non si può prescindere dai possibili ingressi dalla panchina. Prendiamo il Barcellona: da pochi giorni è tornato a disposizione Rafinha Alcantara, che era fuori dai giochi dallo scorso 16 settembre quando, al 4’ minuto della partita contro la Roma, si era rotto il legamento crociato a seguito di un contrasto con Nainggolan. Quest’anno il brasiliano, fratello minore di Thiago Alcantara, ha giocato soltanto quattro partite (a parte quella contro i giallorossi) ed è un rientro fondamentale per Luis Enrique, che con lui guadagna un giocatore duttile in grado di agire a centrocampo (suo ruolo naturale) ma anche come esterno nel tridente offensivo. Per Rafinha le presenze totali con il Barcellona sono 42, con 3 gol; classe ’93, può ancora crescere molto e diventare una delle bandiere di questa squadra.
La storia di Barcellona-Atletico Madrid è piena di doppi ex: trattandosi di due delle migliori formazioni di Spagna, le due compagini si sono spesso e volentieri scambiate giocatori di grande livello. Per esempio Bernd Schuster, il centrocampista tedesco che a Barcellona ha giocato otto stagioni vincendo tre campionati, tre Coppe del Re e una Coppa delle Coppe, prima di andare all’Atletico Madrid (passando anche dal Real) e vincere due volte la Coppa del Re. Sempre in quegli anni ha vestito entrambe le maglie Julio Salinas, due stagioni nell’Atletico Madrid e sei nel Barcellona, dove prima dell’arrivo di Romario fu l’attaccante titolare nel Dream Team di Johan Cruyff. In tempi più recenti, a parte ovviamente Arda Turan, ricordiamo David Villa: tre stagioni a Barcellona con vittoria di Liga (due volte), Champions League, Supercoppa Europea, Mondiale per Club, Coppa del Re e Supercoppa di Spagna (due), poi una stagione all’Atletico mettendo in bacheca il campionato e giocando un’altra finale di Champions. Resta lui, con 59 gol, il miglior marcatore di sempre nella nazionale spagnola.
Nelle probabili formazioni di Barcellona-Atletico Madrid spicca su tutti un nome: quello di Arda Turan, grande ex della partita di Champions League. Turco di 29 anni, Turan era esploso all’Europeo 2008 quando aveva trascinato la Turchia in semifinale; cresciuto nel Galatasaray, ha giocato in prima squadra per sei stagioni prima di essere ceduto all’Atletico Madrid per 12 milioni. Con i Colchoneros, dal 2011, 178 partite e 22 gol; Simeone lo ha trasformato in un’arma tattica sulla fascia, non un esterno puro ma un giocatore bravissimo a stringere verso il centro per aiutare in fase difensiva. Il Barcellona se lo è assicurato per 34 milioni, ma Arda Turan non ha potuto giocare fino a gennaio per il blocco al calciomercato imposto dalla FIFA; da quando è tornato arruolabile ha contribuito con 17 partite e 2 gol, tutti nella Liga, A Barcellona gioca da mezzala sinistra nel 4-3-3 di Luis Enrique, ma all’occorrenza può anche sostituire uno dei due esterni nel tridente offensivo.
Sta per arrivare il momento di Barcellona-Atletico Madrid; un potenziale protagonista per i Colchoneros è senza alcun dubbio Koke, all’anagrafe Jorge Resurrecion Merodio. A soli 24 anni è già un leader: cresciuto nell’Atletico Madrid, ha giocato sempre con questi colori e dal 2009, anno della sua promozione in prima squadra, ha messo insieme 257 presenze (21 i gol). Un regista fatto e finito, che Diego Simeone ha avuto l’intuizione di spostare sulla corsia; in questo modo Koke ha più libertà di manovrare, lasciando al centro del campo quella battaglia fisica che è predominante nel gioco del Cholo. Non a caso il Barcellona aveva pensato a lui per sostituire Xavi, ma l’Atletico è stato irremovibile; da citare anche che Koke al Barcellona ha già segnato quest’anno, pur se poi i Colchoneros sono stati rimontati e battuti.
Si avvicina: scovare un possibile protagonista nelle probabili formazioni di questa partita di Champions League è anche piuttosto semplice, e riferendoci al Barcellona citiamo un giocatore come Javier Mascherano. Dopo la sconfitta nel Clasico, il Barcellona potrebbe rischiare il classico effetto “domino”: imbattuto da mesi – nuova striscia record stabilita dal club – lo schianto nella partita più sentita può essere devastante prima di una sfida così importante in Champions League. Ecco perchè c’è bisogno che i leader indichino la via: Mascherano, non a caso detto El Jefecito, ha giocato 272 partite con la maglia del Barcellona, ha 126 partite nelle coppe e 123 nella nazionale argentina. Un trascinatore se ce n’è uno: da lui e Iniesta, in particolare, deve venire il senso di rivalsa e di rivincita, per evitare di trascinare la sconfitta contro il Real Madrid anche questa sera, compromettendo le speranze di rivincere la Champions League.
, in programma questa sera alle ore 20:45, vale per l’andata dei quarti di finale di Champions League 2015-2016. Le due squadre si ritrovano in Europa, sempre a questo punto del torneo, dopo due anni; allora furono i Colchoneros ad avere la meglio ma in questa stagione i blaugrana hanno decisamente qualcosa in più. Trattandosi di un derby giocato sui 180 minuti, comunque, il pronostico è del tutto aperto; arbitra la partita il tedesco Felix Brych, andiamo a dare uno sguardo ravvicinato alle probabili formazioni di Barcellona-Atletico Madrid.
Queste le quote proposte dalla Snai per Barcellona-Atletico Madrid, andata dei quarti della Champions League 2015-2015: la vittoria del Barcellona (segno 1) vale 1,47; il pareggio (segno X) vale 4,25 mentre la vittoria dell’Atletico Madrid (segno 2) vi permetterà di vincere 7,50 volte la somma giocata.
Reduce dalla sconfitta nel Clasico, Luis Enrique fa la conta degli indisponibili: Mathieu e Adriano sono ai box come Sandro Ramirez, e l’impegno contro il Real Madrid – nonostante l’ampio vantaggio in classifica – ha impedito di fare un adeguato turnover. Difficile che il tecnico blaugrana ci pensi oggi: l’avversario è di assoluto livello, la competizione è il primo obiettivo stagionale e dunque in campo andrà la formazione migliore. L’unico cambio di fatto potrebbe essere quello in porta, secondo l’alternanza ormai consolidata che premia Ter Stegen per le partite di coppa; davanti a lui Dani Alves rimane favorito su Aleix Vidal e Jordi Alba sarà impiegato a sinistra, con Piqué e Mascherano a formare la coppia centrale. A centrocampo potrebbe esserci la sorpresa: Iniesta naturalmente è il candidato numero uno per giocare da mezzala sinistra, ma non è esclusa la presenza di Arda Turan nella formazione titolare, per le sue doti anche in fase difensiva e perchè giocare contro una squadra che conosce alla perfezione potrebbe rappresentare un valore aggiunto. Sergio Busquets, lui pure non al meglio, sarà il perno centrale nel centrocampo del Barcellona, con Rakitic a dettare i tempi dal centrodestra. Scontato il tridente offensivo: Messi, Suarez e Neymar hanno già superato i 100 gol stagionali e puntano a battere il record fatto registrare lo scorso anno (122 reti).
Nell’Atletico Madrid non ci sarà Tiago, assente da fine novembre per la frattura della tibia; Diego Simeone ha comunque trovato nel giovane Saul Niguez, già svezzato nella scorsa stagione, un sostituto ideale del portoghese e sarà dunque lui a partire titolare al fianco di Gabi, che come sempre sarà il cervello in mezzo al campo. Buone notizie per la difesa: sia Godin che Savic si sono allenati e sono dunque a disposizione del loro allenatore, resta da capire se Simeone intenderà rischiare il montenegrino al centro dello schieramento o se invece si affiderà ancora a José Gimenez (decisione che molto probabilmente verrà presa all’ultimo). Sugli esterni i dubbi sono ben pochi: da una parte Juanfran e dall’altra Filipe Luis, casomai Simeone potrebbe ritrovarsi con la coperta corta visto che Jesus Gamez è ancora in forse. Da valutare anche la presenza di Luciano Vietto: l’attaccante argentino ha sofferto di una gastroenterite e dunque potrebbe essere indisponibile, nel quale caso sarebbe ovviamente Fernando Torres ad affiancare Griezmann nel reparto offensivo. Per quanto riguarda gli esterni di centrocampo, l’unico certo del posto è Koke che partirà dalla sinistra: Oliver Torres resta favorito su Ferreira-Carrasco, che è appena rientrato in gruppo e si gioca qualche timida chance di partire titolare.
1 Ter Stegen; 6 Dani Alves, 3 Piqué, 14 Mascherano, 18 Jordi Alba; 4 Rakitic, 5 Sergio Busquets, 7 Arda Turan; 10 Messi, 9 L. Suarez, 11 Neymar
A disposizione: 13 Claudio Bravo, 22 A. Vidal, 15 Bartra, 20 Sergi Roberto, 12 Rafinha, 8 Iniesta, 17 Munir
Allenatore: Luis Enrique
Squalificati: –
Indisponibili: Mathieu, Adriano, Sandro Ramirez
13 Oblak; 20 Juanfran, 24 J. Gimenez, 2 Godin, 3 Filipe Luis; 10 Oliver Torres, 14 Gabi, 17 Saul Niguez, 6 Koke; 7 Griezmann, 9 Fernando Torres
A disposizione: 1 Moyà, 18 Jesus Gamez, 15 Savic, 21 Ferreira-Carrasco, 8 Kranevitter, 16 A. Correa, 23 Vietto
Allenatore: Diego Simeone
Squalificati: –
Indisponibili: Tiago
Arbitro: Felix Brych (Germania)