Si avvicina Bayern Monaco-Atletico Madrid: Diego Simeone, forte del gol di Saul Niguez con cui ha vinto la partita di andata, sogna la seconda finale di Champions League in tre stagioni. La vigilia però è stata animata dal botta e risposta tra lui e Xavi, ex regista del Barcellona che ha vinto tutto, e simbolo del calcio spettacolo dei blaugrana. “Una grande non può giocare come l’Atletico di Simeone” ha detto Xavi, che ha sottolineato come non gli faccia per niente piacere vedere una squadra che si chiude in quel modo per tutta la partita (pur riconoscendo al Cholo grandi doti di leadership e il merito di contrastare le qualità degli avversari). La risposta di Simeone naturalmente non si è fatta attendere e, nella conferenza stampa che precede la partita, l’allenatore dell’Atletico Madrid ha detto a chiare lettere che “gli stili di gioco non mi interessano, conta soltanto vincere. Io lavoro per il mio club, che mi paga”.
Parole forti da parte di Simeone, che hanno anche spazzato via ogni possibile confronto tra il “guardiolismo” e il “cholismo”, due modi diametralmente opposti di intendere il calcio ma che, a ogni modo, hanno portato le due squadre a giocarsi una semifinale di Champions League.
Javi Martinez è in vantaggio su Benatia per fiancheggiare Jerome Boateng al centro della difesa bavarese; Alaba dovrebbe quindi partire a sinistra dirottando in panchina l’altro spagnolo Juan Bernat, partito titolare nella gara d’andata. A centrocampo un ballottaggio riguarda Xabi Alonso: Guardiola potrebbe spostare Vidal davanti alla difesa inserendo Ribery nel pacchetto offensivo; altrimenti spazio al regista iberico e panchina per l’esterno francese, come una settimana fa. Dovendo però recuperare è plausibile che l’allenatore del Bayern Monaco opti per una formazione più sbilanciata. Un’altra opzione è quella rappresentata da Coman, che contende il posto al più esperto connazionale Ribery mentre Douglas Cosa dovrebbe essere intoccabile dall’altra parte.
È sempre più vicina; ai bavaresi servono almeno due gol per ribaltare la sconfitta dell’andata e prendersi la finale di Champions League. Inevitabile che servano i gol di un certo Robert Lewandowski; l’attaccante polacco però sta attraversando una sorta di crisi realizzativa, se così si può chiamare. I gol stagionali sono 38, in 47 partite; una media straordinaria per uno dei migliori bomber in circolazione. Tuttavia, nelle ultime 15 partite giocate il polacco ha segnato soltanto 6 gol; non siamo in linea con il suo operato stagionale. Per di più 5 di queste reti sono arrivate in campionato, con una doppietta allo Schalke 04; in Champions League invece Lewandowski ha segnato soltanto contro la Juventus, pur se quella rete nel ritorno degli ottavi è stata decisiva per il passaggio del turno. A secco in 10 di queste 15 partite, il numero 9 del Bayern Monaco proverà questa sera a tornare decisivo per spingere la sua squadra alla quarta finale di Champions League nelle ultime sette stagioni.
Il grande dubbio in Bayern Monaco-Atletico Madrid, come abbiamo detto, è legato alla presenza di Diego Godin. Il centrale uruguayano ha saltato la partita di andata, ma ora è stato convocato da Diego Simeone; la sua leadership è indiscussa così come le doti di combattente al centro della difesa dell’Atletico. Uomo dei gol pesanti (segnò nella finale di Champions League di due anni fa), Godin sarebbe in campo senza discussioni se non fosse che l’Atletico deve ancora giocare partite importanti nella stagione: la trasferta di Levante e la partita casalinga contro il Celta Vigo decideranno molto probabilmente la Liga (i Colchoneros hanno gli stessi punti del Barcellona ma sono sotto nel doppio confronto), senza contare l’eventuale finale europea di San Siro. Insomma: Simeone deve anche considerare questi appuntamenti prima di prendere una decisione in merito all’utilizzo di Godin nella semifinale di ritorno di questa sera.
Nelle probabili formazioni di Bayern Monaco-Atletico Madrid ci sono giocatori che saranno assenti, e che puntano a recuperare per la finale (eventuale). Il Bayern Monaco deve ancora fare a meno di Arjen Robben: defezione pesantissima quella dell’esterno olandese, solo 22 partite stagionali (7 gol) e capace di segnare 115 reti in 219 presenze con il Bayern, al quale si è unito nel 2009 arrivando dal Real Madrid. Il suo recupero per la finale di San Siro, qualora Pep Guardiola dovesse arrivarci, sarebbe manna dal cielo per un Bayern che ultimamente ha fatto un po’ di fatica in zona gol. Fuori causa anche Holger Badstuber, mentre nell’Atletico Madrid non ci sono indisponibili, almeno nella lista dei convocati: Simeone ha portato in Baviera anche Tiago Mendes, il quale però non sarà comunque utilizzabile visto che non ha ancora totalmente recuperato dalla frattura alla tibia di dicembre, e che lo ha tenuto fuori fino a ora.
Vale un posto nella finale di Champions League; Diego Simeone potrebbe portare i Colchoneros a giocarsi la coppa per la seconda volta in tre anni. Nella formazione di questa stagione l’Atletico Madrid annovera anche tanti giovani che si stanno rendendo protagonisti, aprendo la possibilità di un ciclo lungo e duraturo. Su tutti Saul Niguez, classe ’94: cresciuto nel vivaio, è il matchwinner dell’andata e ormai un titolarissimo di Simeone, che lo aveva lanciato l’anno scorso con ottimi risultati (9 gol stagionali). Non solo: è un ’94 anche Oliver Torres, altro canterano che ha fatto esperienze in prestito con Villarreal e – soprattutto – Porto, ha un anno in meno Angel Correa che l’Atletico ha pescato nel San Lorenzo. E ancora: il difensore centrale Lucas Hernandez è addirittura un ’96 ma ha giocato 14 partite in stagione (tre in Champions League), Thomas Teye Partey (lui pure del vivaio) è un ’93. Non va poi dimenticato che è un ’93 anche Yannick Ferreira-Carrasco e che Koke, uno dei leader dell’Atletico Madrid, è un ’92.
Si avvicina; uno sguardo dunque a quali sono i migliori calciatori da una parte e dall’altra, dal punto di vista di alcune statistiche. Il più presente è Philipp Lahm: il terzino e capitano del Bayern Monaco ha giocato tutti i 1020 minuti che il Bayern ha disputato in questa edizione di Champions League. Solo un altro giocatore ha superato i 900 minuti e si tratta del portiere Manuel Neuer (930), poi a quota 854 troviamo Douglas Costa e a 852 Robert Lewandowski. Il quale è anche il bomber dei bavaresi con 8 gol, gli stessi realizzati da Thomas Muller. Per quanto riguarda l’Atletico Madrid, è il portiere Jan Oblak ad aver sempre giocato (1020 minuti), tre giocatori superano i 900 minuti e cioè Gabi (958), Antoine Griezmann (933) e Juanfran (930), appena sotto (899) Diego Godin. Griezmann è anche il giocatore che ha segnato di più (6 gol), seguito a sorpresa da Saul Niguez con 3 reti; da notare come solo questi due giocatori abbiano segnato più di una volta in Champions League.
, in programma alle ore 20:45 all’Allianz Arena, è valida per il ritorno della semifinale di Champions League 2015-2016. Si riparte dal gol – bellissimo – di Saul Niguez con cui l’Atletico ha vinto sei giorni fa al Calderon: un risultato che obbliga il Bayern Monaco a rimontare e a vincere almeno 2-0, o comunque con due gol di scarto, per assicurarsi un posto in finale a tre anni dall’ultima (vinta). Arbitra la partita il turco Cuneyt Cakir; andiamo dunque a dare uno sguardo più approfondito alle probabili formazioni di Bayern Monaco-Atletico Madrid.
Le quote Snai per Bayern Monaco-Atletico Madrid, ritorno della semifinale di Champions League, ci danno le seguenti informazioni: il segno 1 (vittoria Bayern Monaco) vale 1,63, il segno X (pareggio) vale 3,85 mentre il segno 2 (vittoria Atletico Madrid) vale 5,70 volte la somma giocata.
Pep Guardiola considera la formazione da schierare; all’andata ha lasciato in panchina Thomas Muller ma questa volta il tedesco dovrebbe essere regolarmente in campo, nel 4-1-4-1 e dunque al fianco di Thiago Alcantara che partendo da posizione avanzata sarà il regista della squadra. Da valutare i progressi di Jerome Boateng che in ogni caso dovrebbe rimanere fuori; dubbi quindi in difesa, Lahm e Alaba potrebbero giocare sugli esterni con uno tra Benatia e Kimmich ad affiancare Javi Martinez, pur se la fase difensiva del Bayern cambia spesso pelle e dunque fino all’ultimo non ci sarà la sicurezza dei giocatori in campo.
Arturo Vidal sarà invece nell’undici di partenza; probabile panchina per Xabi Alonso – ma dipenderà anche dal modulo. Sulle corsie laterali sono in quattro per due posti, anche se Gotze ha meno caratteristiche da esterno e Coman questa volta dovrebbe rimanere fuori, facendo spazio a Douglas Costa e Ribéry in attesa del rientro di Robben. Ovviamente sarà Robert Lewandowski a guidare il reparto offensivo; un gol nelle ultime cinque partite in Champions League per il polacco, il Bayern ha bisogno dei suoi gol se vuole raggiungere la finale.
Sorride Diego Simeone, che si presenta all’Allianz Arena con tutta la squadra a disposizione: c’è anche Tiago, che però non è ancora recuperato. Godin e Ferreira-Carrasco sono invece arruolabili: da valutare se Simeone deciderà di mandare subito in campo il suo difensore uruguayano, o se invece lo terrà ancora a riposo per non comprometterne la condizione in vista di un’eventuale finale (e della corsa al titolo della Liga). Savic dovrebbe essere ancora in campo dunque, con José Gimenez a fargli compagnia al centro dello schieramento; Juanfran e Filipe Luis agiranno sugli esterni. A centrocampo la solita abbondanza; Saul Niguez potrebbe nuovamente essere dirottato a destra, perchè in mezzo il Cholo ha l’idea di riaffidarsi ad Augusto Fernandez che farà coppia con capitan Gabi. Koke a sinistra ovviamente, l’alternativa è quella di portare a destra Ferreira-Carrasco che però, visto il tipo di partita che attende l’Atletico – difesa a oltranza, sostanzialmente – potrebbe essere una soluzione più che altro per il secondo tempo. Davanti ci sarà Fernando Torres, supportato da Griezmann; Vietto è pronto a dire la sua nella ripresa.
1 Neuer; 21 Lahm, 8 Javi Martinez, 5 Benatia, 27 Alaba; 23 Vidal; 11 Douglas Costa, 6 Thiago Alcantara, 25 T. Muller, 7 Ribéry; 9 Lewandowski
A disposizione: 26 Ulreich, 13 Rafinha, 32 Kimmich, 18 Bernat, 14 Xabi Alonso, 19 Gotze, 29 Coman
Allenatore: Josep Guardiola
Squalificati: –
Indisponibili: Robben
13 Oblak; 20 Juanfran, 15 Savic, 24 J. Gimenez, 3 Filipe Luis; 17 Saul Niguez, 12 A. Fernandez, 14 Gabi, 6 Koke; 7 Griezmann, 9 Fernando Torres
A disposizione: 1 Moya, 18 Jesus Gamez, 2 Godin, 10 Oliver Torres, 21 Ferreira-Carrasco, 16 A. Correa, 23 Vietto
Allenatore: Diego Simeone
Squalificati: –
Indisponibili: Tiago
Arbitro: Cuneyt Cakir (Turchia)
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