Prima vittoria stagionale per il Vicenza di Lerda che torna al gol dopo un lungo digiuno, espugnando l’Arechi dove ha sconfitto la Salernitana per 3 a 2 al termine di un match davvero spettacolare. Ritmi elevati sin dalle primissime battute, con Raicevic che sfiora il gol di testa. Poco dopo ci prova Galano che viene anticipato dall’uscita di Terracciano. Ma la rete degli ospiti è nell’aria è arriva all’8′ con Signori che complice un intervento non proprio felice di Terracciano firma la rete dell’1 a 0. Passa meno di un quarto d’ora e il Vicenza raddoppia ancora con Signori che fa doppietta al termine di un’azione tamburellante dei suoi, nulla da fare per l’estremo difensore della Salernitana. Gli uomini di Lerda sembrano già avere i tre punti di taca ma arriva la reazione dei padroni di casa che prima accorciano le distanze con Della Rocca e poi, a inizio ripresa, ristabiliscono la parità con una punizione calciata magistralmente da Rosina. Poco più tardi la Salernitana sfiora anche il terzo gol con Donnarumma, ma a gelare l’Arechi ci pensa Di Piazza che a tre minuti dal suo ingresso in campo segna la rete del definitivo 3 a 2. Inutile l’assalto disperato dei padroni di casa nel finale, vince il Vicenza con il pubblico che contesta pesantemente il club campano, particolarmente preso di mira il tecnico Sannino e Donnarumma che quando è uscito dal campo ha ricevuto fischi anziché applausi. Le statistiche evidenziano come sia stata una partita bella ed emozionante quella disputata all’Arechi, con la Salernitana che vanta un 52% di possesso palla contro il 48% del Vicenza. I giocatori di Sannino hanno inquadrato la porta in 6 frangenti, quelli di Lerda per 5 volte, gli ospiti si sono dimostrati più cinici e precisi sottoporta rispetto ai padroni di casa. La Salernitana ha battuto 6 calci d’angolo contro i 2 del Vicienza. Due parate per Terracciano, quattro per Benussi, l’estremo difensore del Vicenza si è reso però protagonista di qualche sbavatura che per fortuna non ha impedito ai suoi di portare a casa i tre punti. (Stefano Belli)
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