Brutta battuta d’arresto per il Verona che cade al Partenio, vince l’Avellino per 2 a 0 che si tira fuori dalla zona retrocessione e al termine di una bella prestazione strappa tre punti a quella che fino a ieri era la capolista della Serie B, scalzata dal Frosinone vittorioso sul Carpi. Anche oggi la squadra di Pecchia ha dimostrato di non saper trovare la porta avversaria senza Pazzini, già nella prima frazione di gioco sono stati i padroni di casa a creare i maggiori pericoli nei pressi di Nicolas, ma è nella ripresa che gli uomini di Novellino mettono definitivamente la freccia quando Pisano trattiene platealmente Ardemagni (il migliore in campo) entro l’area di rigore, l’arbitro Serra non indugia un attimo e indica il dischetto, Paghera dagli undici metri spiazza Nicolas e porta in vantaggio l’Avellino che poco dopo raddoppierà in contropiede con Verde. La reazione degli scaligeri (che hanno giocato davvero male stando alle parole dello stesso Pecchia) è poca cosa, Radunovic non viene messo seriamente a dura prova dai centravanti di Pecchia, anzi saranno i padroni di casa ad andare vicini al terzo gol. Nonostante un maggior possesso palla (54% a 48%) e un maggior numero di tiri in porta (10 a 7), il Verona ha avuto davvero parecchie difficoltà a inquadrare lo specchio della porta.
Ai microfoni di Sky Sport il centrocampista dell’Avellino, Fabrizio Paghera, affida le sue sensazioni a caldo al termine della gara: “Devo ringraziare Daniele (Verde, ndr) che mi ha consentito di calciare il rigore dell’1 a 0, conosco molto bene Nicolas e quindi ero sicuro di poterlo battere e di trovare l’angolino giusto, mi ci è voluto davvero tanto coraggio e un pizzico di follia ma per fortuna è andata bene. stato un piacere stringerci attorno ai tifosi a fine gara, i nostri supporter non ci hanno mai lasciati soli nemmeno nei momenti più critici e quindi mi sembrava doveroso rendere loro omaggio”. Ai microfoni di Sky Sport l’ambasciatore dell’Hellas Verona, Luca Toni, si sofferma invece sull’episodio che lo ha visto suo malgrado coinvolto alla vigilia del match contro l’Avellino: “Un episodio davvero spiacevole: eravamo in macchina per recarci allo stadio quando all’improvviso siamo stati circondati da una quindicina di persone che evidentemente non ci hanno riconosciuti e hanno cominciato a prendere a pugni e calci la macchina sfondando i vetri, uno di loro ha colpito anche il presidente Setti con una bottiglia di birra. Un fatto gravissimo, all’interno della macchina potevano esserci anche donne e bambini, non so cosa possa passargli per la testa a questa gente, io ho avuto molta paura, è stato bravissimo il mio amico a uscire fuori da questa bruttissima situazione, il tutto con i vigili a venti metri di distanza che invece di darci una mano hanno inspiegabilmente fatto finta di nulla. vergognoso, nel 2017, avere paura di portare i bambini allo stadio, è stato un trauma per noi adulti e vaccinati, figuriamoci per loro”. Ai microfoni di Sky Sport l’allenatore del Verona, Fabio Pecchia, non ha tanta voglia di parlare dopo il KO contro l’Avellino: “Sui gol subiti non c’è stata reazione, la prestazione non è stata degna della maglia che portiamo e l’Avellino ha meritato di vincere. evidente che qualcosa non vada in trasferta, perché in casa riusciamo sempre a esprimerci su buoni livelli, cosa che invece non è successa oggi. Come dicevo anche a ottobre quando gli addetti ai lavori dicevano che avevamo già vinto il campionato, la stagione è lunghissima e la promozione dobbiamo ancora sudarcela. Vorrei essere davanti a tutti ma qualcuno sta facendo meglio di noi, buon per loro”. (Stefano Belli)