Autore del gol della vittoria nel match tra Sampdoria e Genoa, occorso ieri nella 28^giornata di serie A, Luis Muriel pare non volersi fermare a quota 10 gol con la sua maglia blucerchiata. Motore trainante della formazione di Giampaolo, al termine del match il colombiano fermato dai microfoni di Premium Sport ha dichiarato: non ci sono parole per descrivere quello che sto sentendo ora: sapevamo che se vincevamo oggi scrivevamo un pezzo della storia della Sampdoria. Sono infatti passati 60 anni prima che una squadra vincesse due volte il derby in un anno. E un emozione unica e aver fatto il gol-vittoria da ancora più allegria. Spero di diventare un idolo per i tifosi, ho dato tutto per questa maglia e continuerò a darlo finché rimarrò qui, darò tutto per questa squadra. Dal primo minuto ho sempre sentito la fiducia di questo tifo, mi godo con loro questo momento. Si non ho saltato neanche una partita, mi rende felice la continuità di partite e di prestazioni, la volevo dallinizio dellanno e ce lho fatta. Giampaolo? Lui è lartefice di tutto, dai fatti ho capito che è un allenatore che ci teneva al mio salto di qualità: sentendo questa fiducia non potevo che fare altro



Il protagonista assoluto del match tra Genoa e Sampdoria, concluso ieri al marassi con la vittoria del derby della Lanterna da parte di blucerchiati è stato senza dubbio Luis Muriel, autore della rete decisiva al 26 del secondo tempo. Il bomber colombiano pare letteralmente esploso in questa stagione 2016-2017 della serie A e potrebbe presto diventare un nome veramente caldo per il calciomercato estivo. Lo stesso tecnico della Sampdoria Giampaolo al termine del match ha confessato in conferenza stampa: presumo che Muriel ce lo vengano a chiedere, punto: è inutile star lì a parlare, anticipo i tempi e tutti sono preparati per quando succederà. Io presumo che qualcuno celo venga a chiedere, poi se dovesse rimanere sarei contentissimo. O non centro nulla con questo discorso, poi non so cosa farà Muriel o cosa farà il club, è un discorso a sé. E difficile programmare cose così nel calcio moderno, guardate Higuain: se lo portano via non dipende da me. Godiamo cdi questa vittoria, poi non so cosa succederà. Stessa cosa Schick, dico tanto per dire, m a lambizione del club deve essere sempre quella di migliorarsi.



Con il risultato di 1-0 il Genoa perde il tanto atteso match con la Sampdoria nella 28^ giornata del campionato di serie A: i blucerchiati sono riusciti nellimpresa di strappare la vittoria si allandata che al ritorno trovando il successo in entrambe le edizioni del Derby della Lanterna previste per questa stagione ufficiale 2016-2017. Al termine del match al marassi è toccato al tecnico dei grifoni Mandorlini dare risposta della prestazione dei suoi nella classica conferenza stampa post match: le sconfitte sono sempre dure, questa il doppio, perché comunque il derby è il derby: cera tanta gente e la squadra volve afre meglio. Volevamo fare il risultato, non perdere ma vincere, devi fare molto di più. Potevamo fare di più anche se loro in euforia del vantaggio. Sono un po scontento di questo ma mi è piaciuta la quadra nel primo tempo, hanno fatto tante cose buone: siamo stati condizionati dalle due ammonizioni e niente. Bisogna ripartire.



Settimo risultato utile consecutivo per la Sampdoria che finalmente sta cominciando a raccogliere tutto il bel gioco che ha seminato dall’inizio del campionato anche se in più di un’occasione i risultati non hanno premiato la squadra di Giampaolo, sicuramente una delle più interessanti tra le non big della Serie A. Grazie al successo nel derby i blucerchiati volano a 41 punti mettendo pressione alla Fiorentina per l’ottavo posto; il Genoa rimane fermo a quota 29 anche se i 4 punti raccolti nelle precedenti due gare hanno consentito alla formazione di Mandorlini di tenersi alla larga da brutte sorprese in chiave salvezza. Sostanziale equilibrio nel possesso palla (52% a 48% per la Sampdoria) così come nel numero dei tiri in porta (5 a 4 sempre per i blucerchiati), tuttavia è sulle occasioni da gol (10 a 5) che la squadra di Giampaolo ha costruito la sua vittoria, la Sampdoria è stata decisamente più pericolosa soprattutto nella ripresa e sull’1 a 0 in un paio di casi è andata vicino al raddoppio che avrebbe chiuso ogni discorso ben prima del novantesimo. Viviano con le sue 4 parate a contribuito al successo della squadra di Giampaolo, da annoverare anche la traversa colpita da Muriel che è stato sicuramente il più pericoloso nei pressi di Lamanna. I giocatori del Genoa hanno perso 30 palloni, e uno di questi ha originato il gol di Muriel, abile a ingannare Munoz sullo sciagurato passaggio in orizzontale di Ntcham. La formazione di Mandorlini ha fatto un massiccio ricorso ai lanci lunghi (34) con i difensori della Samp sempre attenti sulle palle alte, con Linetty che da solo ha recuperato 7 palloni.

Al termine della gara il centravanti della Sampdoria, Luis Muriel, che ha risolto la contesa con il suo gol-vittoria, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport: “Sono contento per la vittoria e orgoglioso di scrivere un pezzo di storia, erano 57 anni che la squadra non vinceva due derby nello stesso campionato. Nelle stracittadine la prestazione conta fino a un certo punto, il Genoa non ci ha lasciato giocare come volevamo e a un certo punto ci interessava solamente vincere infischiandocene della qualità delle azioni. La gioia e la soddisfazione hanno cancellato ogni fastidio, fosse per me adesso giocherei altri novanta minuti. Ne approfitto per ringraziare il mister che ha avuto tanta fiducia in me, spero di restare, non voglio assolutamente deludere questi tifosi”.

Le parole del tecnico della Sampdoria, Marco Giampaolo, ai microfoni di Sky Sport: “Sono io che dico grazie a Muriel, un giocatore capace di impreziosire le partite con il suo gran talento, ogni tanto ha delle battute a vuoto ma per noi rimane comunque un valore aggiunto a cui non farei mai a meno, anche se sono convinto che andrà via a fine campionato, se continua a giocare così bene sicuramente attirerà l’attenzione di qualche grande club. Per quanto mi riguarda la società blucerchiata mi vuole confermare alla guida tecnica della squadra e mi ha anche proposto un aumento di stipendio, sarà difficile per me dire di no alla loro proposta. Quando sono arrivato a luglio pensavo di allenare una squadra e invece mi sono ritrovato orfano di Soriano, Correa e Moisander, quindi alla fine è sempre il club a decidere. Ho una grande stima di Ferrero e lui di me, è stato l’unico presidente da quando alleno che mi fa dei regali”.

Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto anche l’eccentrico presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, irrefrenabile come al solito: “Da parte mia cercherò di cambiare il meno possibile questa squadra, ma Muriel è un predestinato e sarà difficile trattenerlo, in ogni caso voglio tranquillizzare Giampaolo che il mio obiettivo è quello di rafforzare la squadra per poter puntare in alto il prossimo anno, ma se non rinnova lo chiudo nello sgabuzzino. A parte gli scherzi, Marco oltre a essere un grande allenatore è un grande uomo e un grande lavoratore che insegna calcio facendo divertire il pubblico e i giocatori, e che soprattutto dopo 57 anni ha riportato la Sampdoria a vincere due derby nella stessa stagione, non posso non amarlo”.

Al tecnico del Genoa, Andrea Mandorlini, è toccato l’ingrato compito di rilasciare le seguenti dichiarazioni dopo la sconfitta bruciante nel derby: “Questa è la partita peggiore da perdere, l’avevamo preparata bene e nel primo tempo avevamo giocato meglio, nella ripresa non siamo partiti bene, non siamo riusciti ad aggredire gli avversari visto che avevamo qualche giocatore ammonito, poi c’è stato l’episodio del gol con Ntcham che ha sbagliato il passaggio per Munoz, mentalmente non c’è stata reazione e abbiamo perso gli equilibri senza sfruttare il tempo rimanente a disposizione per pareggiare i conti. I fischi del pubblico? D’accordo che avevamo vinto a Empoli ma era il derby la partita chiave, quindi posso capire la delusione dei tifosi, ci dispiace ma dobbiamo accettare il verdetto e ripartire, cercando di migliorare e sistemare le cose che non vanno”. (Stefano Belli)

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