Nessun gol, tante parate e tante occasioni per sbloccare una partita strana, incanalata fin dal primo tempo sui binari più propizi per il Cholo. E alla fine uno 0-0 ideale per l’Atletico Madrid. Riassunto estremo di una sfida di Champions che consegna a Simeone un altro quarto di finale, con tanti ringraziamenti in particolare alla fase difensiva e al proprio portiere… Oblak para così come Leno, anche lui all’altezza e gli attaccanti sprecano: dai dati dell’UEFA emerge soprattutto la grande distanza percorsa da entrambe (113 km per l’Atletico, 114 per il Bayer), un’intensità che porta a diversi errori in appoggio e a 57 recuperi per gli spagnoli (contro i 54 per gli ospiti). Tedeschi che si fanno preferire per tiri in porta (7 a 4) e per possesso palla (55 a 45%) ma come detto rimbalzano contro la muraglia biancorossa. I migliori in campo sono probabilmente i due estremi difensori ed il risultato non può che essere un pari senza gol: tutto tranquillo per i finalisti della scorsa edizione, che si ripresentano a Nyon con intatte ambizioni, nuovamente a braccetto con Real e Barça, un trio ormai caratteristico di queste ultime edizioni di Champions!
Dalla mixed zone del ‘Calderon’ ecco il commento del portiere del Bayer, Leno: “La fortuna non è stata dalla nostra parte stasera, basta riguardare le parate di Oblak… Credo sia stata un’ottima prestazione di squadra la nostra, un passo in avanti, positivo. Se dobbiamo trovare degli errori, bisogna guardare al match di andata; stasera invece abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari contro una big come l’Atletico. E possiamo andarne orgogliosi!“.
Tra le voci dell’Atletico, abbiamo scelto quella di Griezmann, che la tocca piano, come si usa dire in questi casi: “Credo che Oblak sia il miglior portiere del mondo, lo dimostra di partita in partita ed anche stasera credo si sia visto… Abbiamo avuto alcune occasioni, così come le hanno avute anche loro, quello che mi interessa e ci interessa però è solo il risultato finale, ovvero la qualificazione. Adesso chi capita capita, noi vogliamo tornare in finale e quindi bisogna trovare, prima o dopo, tutte le più forti“.
(Luca Brivio)