Non ha segnato ma è comunque entrato in gran parte delle azioni pericolose della sua squadra. Paulo Dybala, archiviato il 2-2 di Atalanta-Juventus, ha già in testa l’appuntamento di Champions League contro il Monaco. Ecco le parole della Joya argentina ai microfoni di Mediaset Premium, al termine del match di Bergamo: Il campionato non è finito per niente. Lo sapevamo prima di questa partita. Sicuramente se avessimo vinto avremmo dato un segnale importante alla Roma. Sapevamo che l’Atalanta aveva fatto bene contro tutti in questo stadio. Dovevamo fare di più di quello che abbiamo fatto.Mbappè? E’ un giovane che ha saltato tante tappe della sua carriera. Ha segnato tanti gol in Champions a 18 anni e ha sorpreso tanti. Dobbiamo stare attenti a lui mercoledì. Infine, una battuta a Sky Sport sulla possibilità di indossare la maglia numero 10: La maglia 21 per la Juventus è importante, fare quello che ha fatto Del Piero per il 10 non è semplice. Se la società un giorno mi chiederà di metterlo lo farò, ma non sarò io a fare questo passo per il rispetto della maglia. Spero di diventare una bandiera della Juventus come Del Piero”.
Andrea Conti è stato uno dei protagonisti del bel pareggio in Atalanta Juventus, lanticipo di Serie A finito sul 2-2. Lesterno dellAtalanta ha anche segnato e per Conti è il gol numero 7 in questo eccezionale campionato, sia a livello individuale sia a livello di squadra, sempre più vicina alla qualificazione in Europa League: Sette gol sono un bel bottino, ha confermato felice al termine della partita. Come conseguenza, Conti è finito anche nel mirino di tante big: Le voci fanno piacere, ma non so quanto siano vere, glissa Conti che per il momento preferisce rimanere concentrato sul campo per coronare nel migliore dei modi un campionato che sicuramente entrerà nella storia dellAtalanta. Conti preferisce parlare del tabù Juventus finalmente sfatato dopo 14 sconfitte consecutive (Coppa Italia compresa) per i nerazzurri contro i bianconeri, un punto fondamentale per lobiettivo europeo della Dea. Infine una lode per mister Gasperini, che ancora una volta ha preparato bene la partita, anche se nella ripresa cè stato da soffrire per i nerazzurri. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Il pari, il 2-2 imposto al 90 da Freuler e dall’Atalanta alla Juve, è soprattutto un risultato “storico” per la Dea, che non riusciva a contenere i bianconeri sul proprio terreno in Serie A addirittura dal 2003: dopo 10 KO di fila in campionato ed una vittoria (nel 2004) ma in Coppa Italia, i nerazzurri tornano a pareggiare dunque e lo fanno anche attraverso numeri abbastanza in equilibrio, a fine match. 57 a 43% il possesso palla a favore della Juventus, che fa meglio anche per tiri totali (12 a 9) mentre i tiri in porta sono 8 per parte: per questo pesano tanto le 7 parate di Berisha, fondamentale per i suoi, anche se le 5 di Buffon sono tutt’altro che superflue… Anche le palle gol sono quasi in parità, 11 a 10 per la Juve, con Higuain a fare la parte del leone: 3 le occasioni per il Pipita, meno efficace del solito al tiro! Tornando indietro di uno step, ecco su cosa focalizzare l’attenzione, per quanto ci riguarda: 48 i palloni persi dai bianconeri (contro i 25 dell’Atalanta), davvero troppi, un dato da approfondire per Allegri in vista della Champions; soprattutto, tanti i singoli dietro la lavagna per questo motivo, da Dybala (7) a Chiellini, Cuadrado e Khedira (6), servirà un’altra concentrazione contro il Monaco… Infine per sottolineare il grande momento di forma di Dani Alves, oltre al gol l’ex Barça è risultato il migliore anche per palle recuperate (5) facendo fare brutta figura a Spinazzola, nel duello a tutta fascia. Lui, senza dubbio, è pronto per la semifinale!
Gasperini ai microfoni di ‘Premium’ accoglie così il 2-2: “Sono molto contento, il pareggio è un risultato importante. Giocare un tempo in quel modo contro una squadra come la Juve è motivo di grande soddisfazione. Ma anche nella ripresa siamo stati bravi a recuperare… Abbiamo cullato il sogno di battere la Juve e comunque non era facile pareggiare questa partita. Non c’è nessuna squadra che può avere una classifica del genere per così tanto tempo se dentro allo spogliatoio non ci sono uomini dai grandi valori morali. Devo ringraziarli tutti, soprattutto quelli che hanno giocato meno. Gomez? Ha dimostrato anche stavolta tutta la sua qualità, è fortissimo”. La risposta di Allegri: “Rigore non concesso? A un minuto dalla fine eravamo in vantaggio e non abbiamo vinto. E’ una colpa nostra. Bastava restare attaccati alla gara ma siamo stati scollegati, abbiamo subito nel primo tempo ma una volta ribaltata dovevamo chiuderla. La Juventus di solito non prende mai gol in quel modo. Questo è un segnale di questo match che abbiamo giocato a fasi alterne. Abbiamo allungato di un punto sulla Roma e ora dovremo fare altre vittorie, non è ancora finita… Gli scudetti si vincono sempre alla fine. Questa partita ci servirà per capire come sarà la partita con il Monaco che gioca in maniera simile all’Atalanta”. (Luca Brivio)
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